Courmayeur: la frana avanza. Prima chiusa e poi riaperta la strada di accesso al tunnel del Monte Bianco

Il sindaco di Courmayeur: “Geologi attivi 24 ore su 24, verifiche costanti“. Quindi rassicura: “Nessun pericolo per i turisti”. Ieri un nuovo crollo con il distaccamento di circa 2 mila metri cubi di rocce e terra. Oggi Gabrielli farà un sopralluogo

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Aosta – Continua a scivolare a valle a una velocità media di quattro metri al giorno lo smottamento di pietre e terra dal Monte di La Saxe, sopra Courmayeur, che tiene con il fiato sospeso il villaggio La Palud (La Palude). Gli ottanta abitanti del piccolo centro – evacuati quasi due settimane fa per ragioni di sicurezza – non possono ancora rientrare nelle loro case. Secondo gli esperti la frana potrebbe interessare 400mila metri cubi di terra e c’è allerta per il rialzo delle temperature che probabilmente accelererà lo smottamento.

Alle 23.40 di ieri notte, Pasquetta, è stato chiuso il tratto l’ultimo tratto della A5 Torino-Aosta-Entreves, quello che da Aosta Nord porta al piazzale italiano di accesso al tunnel del Monte Bianco. I mezzi pesanti venivano fermati nell’area di Passy, sul versante francese, e ad Aosta su quello italiano. Nel piazzale italiano al momento del blocco non c’era alcuna autovettura, mentre in quello francese si era formata una coda di una ventina di autovetture e un camper.

Tuttavia, intorno all’1.00 di martedì, qualche minuto fa, il traffico è stato riaperto in entrambi i sensi e risulta attualmente regolare su entrambi i piazzali di accesso. Si potrebbe tuttavia registrare qualche rallentamento su entrambi i sensi di marcia di accesso al traforo del Monte Bianco, per l’elevato transito di mezzi pesanti, che andrà smaltito in qualche ora.

Tornando alla frana, alcuni massi hanno raggiunto l’alveo del fiume Dora di Ferret, ma senza causare danni. La frana non preoccupa le autorità: “Aspettiamo che accada con tranquillità e che la natura faccia al piu’ presto il suo corso“, ha detto la sindaco di Courmayeur Fabrizia Derriard, “al momento la situazione e’ stazionaria e monitorata continuamente. Siamo tranquilli perché la popolazione che vive nella zona interessata dallo smottamento è stata evacuata. E il resto del territorio è sicuro“.

Per oggi, martedì 22 Aprile, è confermato l’arrivo del capo della protezione civile Franco Gabrielli, che incontrerà i vertici della Regione e Franco Rocco, commissario per l’emergenza della frana di La Saxe. Sono previsti sopralluoghi, incontri e la consegna dei lavori per un vallo di nove metri di altezza e 750 di lunghezza, in minima parte già costruito, che dovrebbe contenere la frana, quando dovesse cadere, e limitare i danni nel caso di uno smottamento più consistente.

Il vallo di protezione – ha spiegato la sindaco Fabrizia Derriard – sarà lungo 750 metri con base di 20 e altezza massima di 9: è un’opera di protezione passiva per garantire la sicurezza della popolazione in caso di crollo. Ci vorranno cinque mesi per portare a termine i lavori, ma siamo organizzati per interventi di emergenza qualora la terra e i sassi ostruissero il flusso della Dora di Ferret e nel caso di una eventuale esondazione del corso d’acqua“.

La sindaco di Courmayeur ha assicurato peraltro le condizioni di massima sicurezza per i turisti presenti sul territorio, perché la frana interessa una porzione limitata e non c’è alcun “timore nelle altre zone“, ha detto. Il pericolo per il turismo e l’economia viene invece da una informazione non corretta che potrebbe circolare“, ha puntato il dito la sindaco Derriard, che però ha assicurato l’attivazione di una serie di misure affinché ciò non avvenga“.

La viabilità verso il traforo del Monte bianco era stata interrotta già ieri, lunedì di Pasquetta, per una ventina di minuti. Poi nella prima nottata, il traffico è rimasto bloccato dalle 23.40 all’una circa di oggi. Potrebbe anche accadere nel corso dei prossimi giorni che la situazione si verifichi altre volte.

Il nostro consiglio è di armarsi di santa pazienza e di partire con molto anticipo, nel caso si abbiano impegni in Francia o, al contrario, in Italia, perché l’accesso al tunnel del Monte Bianco potrebbe essere interrotto a singhiozzo. In ogni caso, è sempre bene consultare il sito internet del traforo del Monte Bianco (accessibile cliccando qui).

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