Le studentesse rapite in Nigeria vendute per 8 dollari ai miliziani di Boko Haram

I familiari denunciano l’indifferenza del governo. Il gruppo qaedista Boko Haram responsabile del ratto di massa

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Kano (Nigeria) – Otto dollari: questo il prezzo chiesto per ciascuna delle studentesse nigeriane rapite due settimane fa in Nigeria e vendute come mogli ai combattenti islamici nei vicini Camerun e Ciad. E’ quanto ha riferito un leader locale della città di Chibok, nel nord-est della Nigeria, dove il 14 aprile è avvenuto il sequestro di almeno 200 ragazze, portate via da uomini armati in piena notte da una scuola secondaria.

Familiari e abitanti della città hanno denunciato l’indifferenza del governo verso la vicenda e hanno condotto nei giorni scorsi ricerche nella vicina foresta Sambisa, noto covo dei miliziani islamici. Da parte loro, la scorsa settimana, le forze armate hanno riferito di aver ucciso 40 ribelli nei pressi della foresta, durante un’operazione di ricerca delle ragazze, senza però fornire ulteriori dettagli. I miliziani islamici del gruppo Boko Haram attivi nella zona hanno già sequestrato ragazze e donne nei loro attacchi a scuole, villaggi e città, ma questo rapimento di massa non ha precedenti. I miliziani usano le donne come facchini, cuoche e schiave del sesso.

(TMNews)