Alonso batte Hamilton nelle seconde libere del GP di Monaco: non è uno scherzo (solo un po’ di pioggia)…
Il turno pomeridiano del libere disturbato da una pioggerellina cominciata subito dopo le prove mattutine. Terzo tempo per Vettel. Rosberg 20° (perché serviva a poco consumare gomme?) e Räikkönen ultimo: cambio bloccato in terza e pausa forzata ai box
Montecarlo – Sulle strade del Principato di Monaco la seconda sessione di prove libere in vista del gran premio di domenica è stata disturbata dalla pioggia caduta prima del semaforo verde. Alla fine dei 90 minuti, Fernando Alonso è riuscito a staccare il miglior tempo pomeridiano, staccando di poco più di quattro decimi la Mercedes di Lewis Hamilton e di oltre cinque decimi la prima Red Bull, eccezionalmente quella del tetra-campione del mondo Sebastian Vettel.
La Ferrari di Alonso è sembrata molto a proprio agio con le Pirelli super-soft (banda rossa), al debutto stagionale, ma la lotta per il miglior tempo è stata confinata agli ultimi 12 minuti del turno, perché la pista umida aveva indotto l’uso delle intermedie (banda verde) fino ad allora (e per chi aveva deciso di girare). Fino a quel punto in testa c’erano Button e Magnussen, con le due McLaren, ma con tempo intorno all’1’31”, poco sopra il tempo di “cross-over”, ossia il tempo che giustificava il passaggio alle slick.
Alonso alla fine ha fatto uno stint di sei giri, migliorando in modo costante. Hamilton, con la bandiera scacchi già sventolata, è riuscito a staccare il secondo tempo, con Vergne apoco più di tre decimi.
Quinto tempo per Bottas, ancora il più veloce in Williams, seguito da Perez e Hülkenberg con le due Force India-Mercedes, Jenson Button e Kevin Magnussen – rispettivamente 8° e 10° – con in mezzo Ricciardo, con la seconda monoposto dei bibitari.
Problemi al cambio, bloccato in terza, per Kimi Räikkönen, costretto a passare ai box tutto il turno. Rosberg, invece, non ha lamentato problemi, forse ha solo risparmiato le gomme in vista del sabato con ultimo turno di libere e qualifiche sotto il sole, mentre domenica potrebbe anche piovere. A Montecarlo il meteo fa parte del gioco ancor più che altrove.
Digressione di Kvyat a St- Devote, con un lungo incruento, mentre Marcus Ericsson ha cercato di imitare Ayrton Senna al Portier, non potendo aspirare (a meno di cataclismi meteo) a imitare Ronnie Peterson, che onora con un casco celebrativo in occasione dell’anniversario della vittoria del 1973 proprio a Monaco. Tentativo di imitazione per fortuna non andato a buon fine, salva la monoposto e salvo il guard rail. E così sia…
Nonostante il tempo – che serve comunque a galvanizzare la squadra – Alonso non dovrebbe avere chance di vittoria a Montecarlo ed è una pena vederlo lottare in condizioni impari con le Mercedes. Ha ragione Montezemolo, quando dice che entrambi i piloti meritano una monoposto competitiva, ma non è certo con i gesti eclatanti e le dimissioni “spintanee” che si ottengono i risultati. serve lavorare a testa bassa e con poche pomeliche, modello “dream team” Todt-Brawn-Schumacher (+ un certo Domenicali, DS): la piramide delle vittorie, con tre angoli portanti (+ un contrafforte) memorabili. Una lezione dimenticata.
Domani pausa tradizionale del venerdì, si torna sulla scena sabato mattina con il terzo e ultimo turno di libere alle 12, poi qualifiche dalle 14.
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FORMULA 1 GRAND PRIX DE MONACO 2014 – Prove Libere 2
L’analisi del circuito di Montecarlo dal punto di vista delle gomme Pirelli

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