Deprecated: Hook custom_css_loaded is deprecated since version jetpack-13.5! Use WordPress Custom CSS instead. Jetpack non supporta più il CSS personalizzato. Leggi la documentazione WordPress.org per scoprire come applicare gli stili personalizzati al tuo sito: https://wordpress.org/documentation/article/styles-overview/#applying-custom-css in /customers/8/8/d/horsemoonpost.com/httpd.www/newsite/wp-includes/functions.php on line 6085 La Corte dei Conti individua la causa dell’evasione fiscale: ‘Prelievo fiscale eccessivo, sommerso pari al 21,1% del Pil’ | HORSEMOON POST
EconomiaIn Primo Piano

La Corte dei Conti individua la causa dell’evasione fiscale: ‘Prelievo fiscale eccessivo, sommerso pari al 21,1% del Pil’

La magistratura contabile nel rapporto 2014 sul coordinamento della finanza pubblica invita a una “riduzione della pressione tributaria”. Poi rileva: “È di oltre 50 miliardi l’evasione stimata nel solo 2011 per Iva e Irap”. Sul bonus di 80 euro: “È surrogato, serve riforma equa e strutturale”

20140604-corte-conti

In Italia il prelievo fiscale è “eccessivo e mal distribuito”. A rilevarlo è la Corte dei Conti nel Rapporto 2014 sul coordinamento della finanza pubblica. La magistratura contabile invita quindi a una “riduzione e riequilibrio della pressione tributaria” nel rispetto dei “vincoli di finanza pubblica”.

Sommerso pari a 21,1% del Pil – La Corte dei Conti rileva inoltre che nel 2013 in Italia il sommerso è stato pari al 21,1% del Pil, spiegando che è di oltre 50 miliardi l’evasione stimata nel solo 2011 per Iva e Irap.

Bonus 80 euro è surrogato – Quanto all’Irpef, secondo la magistratura contabile, ’’politiche redistributive basate sulle detrazioni di imposta così come scelte selettive rientranti nell’ambito proprio e naturale della funzione dell’Irpef, affidate a strumenti ‘surrogati’ (prelievi di solidarietà, bonus, tagli retributivi) sono all’origine di un sistematico svuotamento della base imponibile dell’Irpef finendo per intaccare la portata e l’efficacia redistributiva dell’imposta’’. “Tutte scelte – si aggiunge nel rapporto – che allontanano e rendono più difficile l’attuazione di un disegno equo e strutturale di riduzione e redistribuzione dell’onere tributario’’.

La condotta di finanza pubblica richiede ancora molta accortezza e grande disciplina” afferma il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, alla presentazione del rapporto. Ma, osserva, “rigore e disciplina segnano la politica di bilancio da almeno 4 anni”. Ecco perché “uno sforzo eccezionale” non può “realisticamente essere protratto troppo oltre in assenza di crescita economica”. “La Corte dei Conti – conclude – sostiene con convinzione la strategia di intervento” annunciata dal governo con le riforme.

(Adnkronos)