Sbarchi senza fine, tra la Sicilia e Taranto altri 2mila migranti. Martedì incontro Alfano-Fassino

Le navi attraccate a Palermo, Porto Empedocle e nella città pugliese. Tra gli immigrati ci sono molte donne e molti bambini. Nel capoluogo siciliano 11 sono stati trasferiti in ospedale. Mezzaluna Rossa: centinaia pronti a partire dalla Tunisia. Gasparri: “Chiediamo blocco Mare Nostrum

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Continuano gli sbarchi di immigrati sulle nostre coste. E’ attraccata al porto di Palermo la nave mercantile panamense con a bordo i 529 migranti soccorsi due giorni fa nel Canale di Sicilia. Tra loro anche 120 donne, una decina delle quali in stato di gravidanza, e 42 minori non accompagnati. Sulla banchina sono state sistemate dalla Croce Rossa e dalla Protezione civile delle tende per assistere gli immigrati al loro arrivo.

Le loro condizioni sono “complessivamente buone – spiega Antonio Candela, commissario straordinario dell’Asp, all’Adnkronos Salute – Sono stati tutti visitati e solo 11 sono stati trasferiti in ospedale: due donne in gravidanza per accertamenti; un paziente per ascesso al gluteo; uno per una frattura scomposta a una mano; uno per un sospetto sifiloma; uno per tosse insistente; quattro per ipoglicemia e tosse”.

“Al momento, da un punto di vista strettamente sanitario, non c’è nessuna emergenza – precisa – La situazione, da questo punto di vista, è sotto controllo”. ”Nel corso dei controlli – aggiunge Candela – abbiamo riscontrato anche casi di scabbia che però è un’infezione cutanea che non prevede ricovero. Va trattata e basta, cosa che abbiamo già provveduto a fare”.

La Caritas ospiterà 260 migranti, distribuiti presso i propri Centri di accoglienza straordinaria (Cas), ‘Centro Santa Rosalia’ e Punto Incontro Giovani. Per rispondere all’emergenza sono state aperte anche le porte della Chiesa San Carlo, dove sono state predisposte delle brandine per la notte. Un gruppo di immigrati verrà accolto, invece, nell’Oasi Giovani di don Puglisi, una struttura diocesana di Giacalone. Hanno dato, inoltre, la loro disponibilità all’accoglienza anche quattro chiese di Palermo, a cui la prefettura potrebbe fare riferimento in caso di necessità.

Mercoledì al Senato sarà discussa la nostra mozione con la quale chiediamo il blocco dell’operazione ‘Mare Nostrum’ davanti a una situazione disastrosa“. Lo ha anticipato ieri il vicepresidente del Senato, di Forza Italia, Maurizio Gasparri, che all’Adnkronos ha spiegato sia necessario l’intervento della “comunità internazionale, in Africa e nel Mediterraneo. L’Italia non può continuare a trasportare a sue spese questi immigrati, quasi andandoli a prendere nelle acque territoriali libiche“. Gasparri ha chiesto che “ora, al Senato si faccia chiarezza su queste vicende, con Lampedusa che è diventata un set per la propaganda civica della sinistra. Bisogna bloccare questa operazione ‘Mare Nostrum’. L’Onu e l’Europa nei campi in Africa distinguano chi scappa dai luoghi di guerra, da tutto il resto che sta assumendo dimensioni bibliche: alla fine, tutti si sposteranno verso l’Italia che assicura un trasporto gratuito e un’accoglienza automatica, con un meccanismo demenziale che favorisce anche i guadagni dei trafficanti di esseri umani e che invece va interrotto“.

Ma con il blocco dell’operazione ‘Mare Nostrum’, non si rischia di ricominciare a contare i morti nel Mediterraneo?“, è stato chiesto a Gasparri. “No, se li si blocca prima sulla terraferma – la risposta del senatore di Forza Italia – come a suo tempo fu fatto, firmando gli accordi con la Libia di Gheddafi, prima di una guerra sbagliata voluta da Sarkozy, Cameron, Obama e Napolitano mentre Berlusconi cercò di mettere in guardia dal vuoto che si sarebbe creato in quel Paese“.

Una voce che si è spesso levata in favore dell’operazione ‘Mare Nostrum’ è quella di Papa Francesco, della Chiesa e delle sue associazioni umanitarie, per le quali la prima emergenza è quella di salvare le vite umane. Cosa risponde? – è stato domandato a Gasparri. “Ripeto: per salvare le vite umane bisogna fare in modo che queste persone non partano. E riflettere sugli errori fatti in passato“, la risposta del vice-presidente del Senato, che poi tiene a sottolineare un aspetto importante. “Io sono cattolico, ma penso che questo commercio di persone sia poco religioso e non debba prestarsi a un ricatto morale. È facile per qualcuno parlare e scaricare sugli Stati laici la responsabilità, l’onere, il costo e il disagio di questa operazione. Di buone intenzioni – sottolinea – è lastricata anche la via dell’inferno… Spetta al Parlamento fare luce e dire con chiarezza come stanno le cose“, conclude.

(Adnkronos)