Michael Schumacher ha comunicato con cenni del capo ai medici, durante il trasporto a Losanna
Lo spostamento presso il CHUV di Losanna è avvenuto con straordinarie misure di sicurezza degne di un’azione spionistica
Losanna (Svizzera) – Continuano a emergere ulteriori particolari sul trasferimento di Michael Schumacher dal Centre Hospitalier Universitaire di Grenoble al CHUV di Losanna, in una cornice di sicurezza blindata. Ovvio che Schumacher non sia uscito dal coma e immediatamente portato in Svizzera, ma dopo cinque mesi di incoscienza è stato valutato il momento opportuno quando il quadro clinico ha consentito lo spostamento.
Per gran parte del viaggio – da 230 a 260 chilometri, a secondo del percorso scelto (rimasto finora segreto) – Schumacher è rimasto in stato di veglia, comunicando con cenni del capo ai medici. Secondo il quotidiano svizzero Blick, il trasferimento è stato predisposto in una cornice di sicurezza degna di un’azione di James Bond.
La ditta specializzata che ha effettuato il trasporto non sapeva chi fosse la persona da portare a Losanna, fino a che non Michael Schumacher non è stato caricato sull’ambulanza speciale, attrezzata per questo tipo di trasferimenti: all’atto della prenotazione del servizio è stato fornito un nome di “copertura”, falso, per evitare che in qualche modo la notizia filtrasse, scatenando la comprensibile ressa dei giornalisti di tutto il mondo.
I paramedici della ditta hanno dovuto consegnare al personale di sicurezza – che protegge la famiglia dal ricovero a Grenoble – i telefoni cellulari, per evitare che nel corso del viaggio avvertissero della personalità trasportata, cellulari riconsegnati all’arrivo a Losanna, quando l’ex pilota tedesco è stato portato la Clinica di Riabilitazione Neurologica del policlinico universitario della città svizzera. Il Blink ha confermato che Schumacher ha perso molti chili e che la valutazione trapelata negli ultimi tempi – una ventina – è realistica.
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