Nelle ultime libere del GP di Gran Bretagna, Vettel il più veloce sotto la pioggia. Spettacolo indecente

La limitata disponibilità di gomme da bagnato cassa lo spettacolo e offende chi si sobbarca spese e pioggia di chi va in circuito ad assistere a uno spettacolo sempre meno attrattivo e sempre più sintetico, limitato e contingentato. Montezemolo non minacci: è arrivato il tempo di promettere un (magari transitorio) disimpegno da questa F1. Se la goda Ecclestone…

Sebastian Vettel, primo nelle ultime libere del GP di Gran Bretagna (Foto Infiniti Red Bull Racing)

Silverstone – Spettacolo indecente a Silverstone, per gli spettatori accorsi sul circuito per assistere alle prove libere e alle qualifiche del Gran Premio di Gran Bretagna. Ma anche per quegli idioti che hanno acquistato il pacchetto di Sky, per guardare le gare della stagione 2014 di una Formula 1 immersa nel nulla e nelle invenzioni sintetiche per rendere spettacolare – o teleguidata? – una disciplina che sarebbe di certo più spettacolare con maggiore competitività tecnica, non con gli standard imposti e le limitazioni ai testi o allo sviluppo dei motori. Ne riparleremo, forse, perché questa F1 ci interessa sempre meno…(purtroppo).

Nell’ultima sessione di libere, la pioggia è stata la protagonista assoluta, una situazione non nuova in Inghilterra, ma la limitazione stretta di disponibilità delle gomme da bagnato ha spinto i top team – Mercedes e Ferrari, nella fattispecie – a girare poco, per salvaguardare le intermedie (banda verde) e le full wet (banda azzurra), che saranno utilizzate con molta probabilità durante le qualifiche, che dovrebbero svolgere sotto la pioggia.

Vettel e Ricciardo – che nella chance fornita dalla pioggia hanno una insperata possibilità di salire in prima fila – hanno girato con i due migliori tempi, davanti a Maldonado e Grosjean, Sutil, Kvyat, Magnussen, Button, Bottas e Räikkönen. A Seguire Verne, Gutierrez, Massa, Hülkenberg, Perez, Ericsson, Bianchi (uscito alla Stowe, sbattendo sulle barriere senza grosse conseguenze) e Kobayashi, l’ultimo pilota a realizzare un tempo.

Senza tempo Chilton (che arretrerà di cinque posizioni in griglia per la sostituzione del cambio…), Alonso, Rosberg e Hamilton. Un’offesa allo sport e agli spettatori. Naturalmente i quattro piloti non sono responsabili di questa situazione, di cui dovrebbe rispondere la FIA e l’organizzazione che regge la F1.  Una vergogna che meriterebbe forse un boicottaggio per una serie che raccoglie sempre meno consensi. Ecclestone non sembra avvedersene, i team altrettanto.

Siamo tra chi ha mosso critiche alla Ferrari, ma l’ultima proposta di Luca di Montezemolo – riunire gli stakeholder della F1 e anche il mondo dei nuovi media – è una proposta intelligente e innovativa, ma è stata rilevata con noncuranza.

Anzi, per tutta risposta, Ecclestone ha risposto indirettamente a Montezemolo minacciando (anzi: promettendo) di non rinnovare il contratto per il GP d’Italia a Monza. Forse sarebbe il caso che Montezemolo facesse altrettanto: invece di minacciare, prometta un disimpegno da questa F1. Forse il solo choc che può fare rinsavire molti. 

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.