Virus Ebola, una fonte dell’Ue smentisce l’ISS: non si può escludere che arrivi in Europa

Segnalato caso sospetto a Valencia, poi risultato negativo. Médecins sans Frontières: “Non abbiamo mai visto una simile epidemia”

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Bruxelles – L’Unione Europea è attrezzata per diagnosticare e curare i pazienti contagiati dal virus dell’ebola, ma la probabilità che l’epidemia che ha colpito l’Africa occidentale arrivi negli stati membri è “minima“. Lo ha assicurato una fonte di Bruxelles citata dall’agenzia TMNews. “Non si può escludere la possibilità che arrivi in Europa, ma l’Ue ha i mezzi per diagnosticare e contenere l’epidemia rapidamente“, ha affermato questa fonte a Bruxelles. “Un caso sospetto è stato segnalato a Valencia, in Spagna. In realtà si è rivelato negativo, ma il sistema ha funzionato. Il paziente è stato isolato e il laboratorio ha fornito rapidamente i risultati“, ha spiegato.

In qualche modo dall’UE vengono smentiti i toni tranquillizzanti espressi dall’Istituto Superiore di Sanità, tramite il direttore del Dipartimento Malattie Infettive, Giovanni Rezza, che ha manifestato ieri la tranquillità dell’ISS (e quindi del ministero della Salute) per l’epidemia in corso in Africa Occidentale.

L’Ue si è dotata di una rete di allerta e tutti gli stati hanno infrastrutture specializzate per curare queste patologie. “Il problema“, ha confidato un esperto che ha voluto mantenere l’anonimato, “è che nessuno sa quanto durerà questa epidemia“, che dopo essere scoppiata in Guinea si è diffusa in Liberia e in Sierra Leone, Paesi limitrofi dove sono stati accertati 1.201 casi, 672 dei quali mortali, secondo l’ultimo bilancio diffuso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).

A fronte del propagarsi dell’epidemia della febbre emorragica in Africa occidentale, la Commissione Europea ha stanziato ieri altri due milioni di euro di aiuti, che si aggiungono agli oltre 1,9 milioni già previsti nel bilancio.  I fondi allocati saranno distribuiti tramite l’Organizzazione Mondiale della Sanità, Médecins sans frontières, la Croce Rossa e la Mezzaluna Rossa.

Ieri il direttore delle operazioni di Médecins sans frontières, Bart Janssens, in un’intervista rilasciata al quotidiano “la Libre Belgique” ha lanciato nuovamente l’allarme sull’aggravarsi della situazione in Africa. “Questa epidemia è senza precedenti, assolutamente fuori controllo e la situazione non fa che peggiorare, per cui si sta nuovamente estendendo, soprattutto in Liberia e Sierra Leone, con focolai molto importanti“, ha detto Janssens, secondo il quale “se la situazione non migliora abbastanza rapidamente, c’è il rischio reale di vedere nuovi Paesi colpiti – ha avvertito – non si può escludere, ma è difficile da prevedere, perché non abbiamo mai visto una tale epidemia“.

(TMNews)