Ucraina, Londra alla Nato: “Rivedere le relazioni con la Russia”

Il premier britannico Cameron in una lettera in vista del vertice dei capi di Stato e di governo dell’Alleanza atlantica, che si terrà a Newport: “Mosca considera l’organismo come un avversario”. Appello ai 27 partner dell’Alleanza Atlantica ad aumentare le spese per la difesa, un appello già lanciato dagli Stati Uniti negli ultimi mesi. Da quest’orecchio l’Italia non ci sente, ostaggio di un pacifismo da accatto e dai vincoli di bilancio, che costringono il Paese in una posizione di retroguardia tra i grandi Paesi dell’Alleanza

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Londra – La Nato deve rivedere le sue relazioni di lungo periodo con la Russia, che continua a considerare l’Alleanza atlantica come “un avversario”. La sollecitazione strategica è arrivata ieri dal premier britannico David Cameron, che ai primi di settembre ospiterà a Newport, nel sud del Galles, il vertice dei capi di Stato e di governo della Nato, l’ultimo per l’attuale Segretario Generale dell’Alleanza, il danese Anders Fogh Rasmussen, che alla fine del mese prossimo lascerà il suo posto a Bruxelles al norvegese Jens Stoltenberg.

In una lettera inviata agli alleati, Cameron scrive che è necessario “rivedere il nostro rapporto di lungo termine con la Russia. Mentre la Nato ha solo cercato di essere un partner per la Russia, è chiaro che la Russia considera la Nato come un avversario”. Non solo, “dobbiamo accettare – osserva il premier britannico – che la cooperazione degli ultimi anni non è attualmente possibile a causa delle azioni illegali russe nei Paesi vicini della Nato e rivedere i principi che guidano il nostro rapporto” con Mosca.

“Nel 2014 – ha proseguito Cameron, che ospiterà il primo summit Nato nel Regno Unito dal 1990 – il mondo è diventato più imprevedibile che mai e ci incontriamo in un altro momento cruciale nella storia dell’Alleanza”. Un momento in cui la Russia ha violato le regole con l’annessione illegale della Crimea e con l’aggressiva destabilizzazione dell’Ucraina”, senza contare la sua posizione in Medio Oriente, accusa il premier britannico. Che poi esorta i colleghi a mettere a punto un piano d’azione per permettere alla Nato di rispondere alle minacce contro qualsiasi Paese membro “anche nel caso di poco preavviso”.

nato_wales_summit_horiz_colour_logo“Tutti gli alleati della Nato hanno già contribuito alla risposta dell’Alleanza a questa crisi – ha riconosciuto l’inquilino del n. 10 di Downing Street – e dovremmo metterci d’accordo su come possiamo sostenere una presenza robusta nell’est europeo, coerente con l’Atto fondatore Nato-Russia, per chiarire a Mosca che né l’Alleanza né i suoi membri saranno intimiditi”.

Infine, un passaggio della lettera di Cameron contiene un appello ai leader degli altri 27 Paesi perché “si impegnino nel modo più forte possibile per aumentare la loro spesa per la difesa“, un appello che è stato più volte lanciato in questi mesi dagli Stati Uniti, preoccupati per i tagli di bilancio in molti Paesi europei. Un appello che con difficoltà potrà essere ascoltato dall’Italia, stretta com’è da una parte dai vincoli di bilancio imposti dalla “mafia” europea, dall’altra dalle pressioni esercitate dalla sinistra terzomondista e pacifista d’accatto – a giorni alterni e a temi preordinati: la vicenda di Gaza e degli attacchi su Israele che non hanno mai avuto fine è illuminante – che limita l’azione internazionale politica e militare del Paese in posizioni marginali e di secondo piano, unica tra i grandi Paesi fondatori della NATO e dell’UE.

“Il summit in Galles – ha concluso Cameron la sua missiva ai colleghi dei 28 Paesi del Trattato Nord-Atlantico – dimostrerà che la Nato è un’alleanza solida, con forti partnership nel mondo che rafforzano la pace globale e la stabilità, creando un ambiente sicuro per la crescita delle economie”.

(Adnkronos)