Viaggiare sicuri: avvisi del 9 Settembre 2014
Avvisi di sicurezza redatti dall’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana
Avvisi diffusi il 9 Settembre 2014: Costa d’Avorio, Sierra Leone, Liberia, Ucraina, Burundi
Costa Avorio – Diffuso il 09.09.2014
Alla luce del diffondersi di casi di febbre emorragica (Ebola) in Guinea, Liberia e Sierra Leone si raccomanda ai connazionali di non recarsi nelle zone colpite dall’epidemia. Si raccomanda altresì – data l’elevata mobilità delle persone residenti nelle aree potenzialmente interessate dall’epidemia – di attenersi scrupolosamente alle seguenti norme igienico sanitarie: evitare di cacciare, manipolare e mangiare selvaggina; lavarsi le mani frequentemente con acqua e sapone o disinfettanti; evitare contatti con persone che presentino sintomi di febbre e sanguinamento. Si ricorda che la malattia si contrae attraverso sangue contaminato, sudore, escrementi, liquido seminale e cadaveri di persone morte per febbre.
Per maggiori informazioni sul virus e sulle misure precauzionali da adottare, si invitano i cittadini italiani che intendono recarsi in Liberia a consultare il Focus “Ebola” sulla homepage di questo sito.
Si rinvia anche al sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ http://www.who.int/csr/disease/ebola/en/ ove vengono forniti costanti aggiornamenti sulla diffusione del virus in Africa occidentale.
Si informa inoltre che la Costa d’Avorio ha al momento chiuso le frontiere terrestri con Liberia e Guinea, ed ha sospeso tutti i collegamenti aerei diretti con Freetown, Monrovia e Conakry. A tale ultimo riguardo, si raccomanda ai connazionali, qualora prevedano di effettuare spostamenti nella regione, di tenersi costantemente aggiornati sugli sviluppi delle misure di controllo alle frontiere.
A tutti coloro che dovessero recarsi in Costa d’Avorio si raccomanda una condotta vigile e prudente.
Dopo la grave crisi del 2010-2011 si registrano .… (leggi l’avviso completo)
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Sierra Leone – Diffuso il 09.09.2014
Dato l’aggravarsi della situazione sanitaria legata all’epidemia di febbre emorragica (EBOLA) si sconsigliano i viaggi nel paese.
Gli spostamenti all’interno del Paese potrebbero risultare difficoltosi a causa delle misure predisposte dalle autorità locali che in ragione degli speciali poteri accordati dalla proclamazione dello “stato di emergenza” potrebbero deliberare, come già successo in alcune aree del paese, la chiusura totale o parziale di intere regioni, nonché misure di coprifuoco più o meno durature.
Si segnala che i collegamenti aerei diretti da e per la Sierra Leone sono soggetti a continue modifiche da parte delle compagnie aeree che possono, anche con scarso preavviso, sospendere i voli in entrata e in uscita dal paese. Pertanto si raccomanda, in caso di spostamenti programmati nella regione, di monitorare costantemente gli avvisi relativi ai piani di volo del proprio vettore aereo.
Si segnala inoltre che un crescente numero di Paesi, tra cui la Costa d’Avorio dove ha sede la Rappresentanza diplomatico-consolare competente territorialmente, hanno adottato misure restrittive al transito presso i varchi di frontiera. Si raccomanda, anche in questo caso, di aggiornarsi costantemente sulla portata di queste misure.
Si segnala che nel Paese non è presente una Rappresentanza diplomatico-consolare italiana e, pertanto, l’Ambasciata d’Italia ad Abidjan (competente per la Sierra Leone) non potrà garantire ai connazionali una piena assistenza consolare.
Si consiglia comunque di contattare sempre, prima del viaggio, l’Ambasciata d’Italia ad Abidjan, attenendosi scrupolosamente ai suggerimenti forniti durante la permanenza. Si consiglia ai connazionali di registrare i dati relativi al viaggio sul sitoDoveSiamoNelMondo. Si raccomanda altresì – una volta in loco – di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo etc.).
Sanità
I casi di contagio da febbre emorragica (Ebola) sono stati segnalati nel distretto di Kailahun, di Kenema , Bombaly (Makeni) e nella stessa capitale Freetown. Le autorità hanno confermato un aumento del numero dei decessi, dei casi di contagio e dei casi sospetti. Le persone in entrata e in uscita dal paese sono sottoposte a controlli da parte delle autorità sanitarie . Alla luce di questi nuovi casi e del diffondersi del contagio in alcune aree della Guinea e in Liberia si raccomanda ai connazionali di non recarsi nelle zone colpite dall’epidemia e di prestare su tutto il territorio del Paese la massima attenzione. Si raccomanda altresì.… (leggi l’avviso completo)
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Liberia – Diffuso il 09.09.2014
Dato l’aggravarsi della situazione sanitaria legata all’epidemia di febbre emorragica (EBOLA) si sconsigliano i viaggi nel paese.
Gli spostamenti all’interno del Paese potrebbero risultare difficoltosi a causa delle misure predisposte dalle autorità locali che in ragione degli speciali poteri accordati dalla proclamazione dello “stato di emergenza” potrebbero deliberare, come già successo in alcune aree del paese, la chiusura totale o parziale di intere regioni, nonché misure di coprifuoco più o meno durature.
Si segnala che i collegamenti aerei diretti da e per la Liberia sono soggetti a continue modifiche da parte delle compagnie aeree che possono, anche con scarso preavviso, sospendere i voli in entrata e in uscita dal paese. Pertanto si raccomanda, in caso di spostamenti programmati nella regione, di monitorare costantemente gli avvisi relativi ai piani di volo del proprio vettore aereo.
Si segnala inoltre che un crescente numero di Paesi, tra cui la Costa d’Avorio dove ha sede la Rappresentanza diplomatico-consolare competente territorialmente, hanno adottato misure restrittive al transito presso i varchi di frontiera. Si raccomanda, anche in questo caso, di aggiornarsi costantemente sulla portata di queste misure.
Si segnala che nel Paese non è presente una Rappresentanza diplomatico-consolare italiana e, pertanto, l’Ambasciata d’Italia ad Abidjan (competente per la Sierra Leone) non potrà garantire ai connazionali una piena assistenza consolare.
La Presidente Ellen Johnson Sirleaf, insignita del Premio Nobel per la Pace, è stata investita, il 16 gennaio 2012, per un secondo mandato di sei anni a capo del Paese africano. Dopo gli scontri e le manifestazioni organizzate in occasione delle ultime elezioni.... (leggi l’avviso completo)
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Ucraina – Diffuso il 09.09.2014
La situazione complessiva in Ucraina, in particolare nelle regioni sud-orientali del Paese, rimane instabile, fluida ed imprevedibile.
Regioni di Donetsk e Lugansk
Il quadro resta particolarmente teso nel Donbass (regioni di Donetsk e Lugansk), reso ulteriormente instabile e problematico a seguito dell’intensificazione delle operazioni militari nelle ultime settimane e nonostante il regime di cessate-il-fuoco al momento vigente.
L’operazione anti-terrorismo, avviata dalle Autorità di Kiev per contrastare l’azione degli anti-governativi che hanno preso il controllo di una parte del territorio nel Donbass, prosegue con grande intensità e si registrano violenti combattimenti, con l’impiego di armi pesanti, mezzi blindati e incursioni aeree, in numerose località della Regione e nelle principali città, soprattutto nei due capoluoghi Donetsk e Lugansk e nelle zone limitrofe. I combattimenti militari hanno già causato diverse decine di vittime.
A seguito dell’intensificazione negli ultimi giorni delle operazioni militari e dell’avanzata delle forze regolari ucraine nel territorio occupato dagli insorti, i responsabili delle milizie anti-governative hanno introdotto la legge marziale nella città di Donetsk e proclamato in città un coprifuoco nelle ore notturne.
Nelle zone interessate dalle scontri si verificano, inoltre, frequenti episodi di fermo e detenzione da parte dei miliziani anti-governativi ai danni di giornalisti, forze di sicurezza e missioni di monitoraggio sia militari che civili internazionali (in particolare quelle OSCE).
La situazione rende estremamente difficoltosi gli spostamenti nella regione, sia in ingresso che in uscita. Il principale aeroporto della zona (quello di Donetsk), che ha riportato danni significativi negli sconti militari del 26 e 27 maggio scorsi, non e’ operativo. Il trasporto terrestre nella regione e’ soggetto a continue interruzioni e a rallentamenti dovuti ai numerosi posti di blocco eretti sia dalle forze governative che da quelle anti-governative. Le stazioni ferroviarie di Donetsk e Lugansk risultano solo parzialmente funzionanti.
Si segnala che Venerdi 5 settembre alle ore 18:00 è entrato in vigore il cessate-il-fuoco tra il Governo di Kiev e le milizie antigovernative nel Donbass. Il regime di cessate-il-fuoco risulta, ad oggi, essere generalmente rispettato dalle parti in causa. Tuttavia, si sono registrati scambi di accuse circa asserite reciproche, sporadiche violazioni del regime stesso, in particolare intorno alla città di Mariupol – dove si erano di recente verificati nuovi scontri tra le predette milizie e le Forze governative – e nei pressi dell’aeroporto di Donetsk.
In considerazione della situazione sul terreno che rende estremamente difficoltoso assicurare la normale assistenza consolare in un territorio in buona parte non piu’ sotto il controllo delle Autorità centrali di Kiev e interessato da operazioni militari sul vasta scala, e piu’ in generale del sensibile deterioramento delle condizioni generali di sicurezza nell’area – nonostante il menzionato cessate-il-fuoco attualmente vigente, da considerarsi precario ed esposto a possibili violazioni suscettibili di condurre ad una ripresa repentina degli scontri armati – si sconsigliano vivamente viaggi a qualsiasi titolo nelle regioni di Donetsk e Lugansk. Ai connazionali comunque presenti nella zona si consiglia di allontanarsi, almeno temporaneamente ed in attesa che la situazione possa normalizzarsi.
Altre regioni sud-orientali dell’Ucraina
A seguito di una manifestazione svoltasi lo scorso 2 maggio 2014, si sono verificati gravissimi incidenti e scontri tra filo-russi e filo-ucraini nella città di Odessa. Successivamente agli scontri di piazza un incendio e’ divampato nella sede dei Sindacati, in pieno centro città, causando numerose decine di vittime. La situazione resta molto tesa.
Disordini ed episodi di violenza si sono verificati nelle scorse settimane anche nella regione e nella citta’ di Kharkiv.
In considerazione pertanto della situazione di instabilità e del rischio di possibili nuovi incidenti, si consiglia di effettuare solo i viaggi ritenuti indispensabili nelle regioni di Kharkiv, Zaporizhzhya, Kherson, Mikolaiv e Odessa, limitando la permanenza al tempo necessario.
Ai connazionali comunque presenti in tutte le regioni orientali e meridionali del Paese (Donetsk, Kharkiv, Lugansk, Zaporizhzhya, Kherson, Mikolaiv e Odessa), si raccomanda di evitare in ogni caso gli assembramenti e le manifestazioni di protesta, in particolare quelle in prossimità dei palazzi governativi, e di mantenere la massima prudenza, tenendo presente che nell’attuale quadro caratterizzato da forte fluidità non e’ possibile escludere una repentina acutizzazione dello stato di crisi.
Kiev e regioni centro-occidentali
Per quanto riguarda Kiev, a seguito dello sgombero delle tende e delle barricate installate sulla piazza dagli attivisti della “Maidan”, la situazione nel centro della città è ritornata ad essere relativamente calma. La circolazione stradale ha ripreso un flusso normale sulle principali arterie centrali, riaperte al traffico dopo diversi mesi. Al contempo .… (leggi l’avviso completo)
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Burundi – Diffuso il 09.09.2014
Si sconsigliano viaggi a qualsiasi titolo nel Paese.
Resta alto il livello di guardia dovuto al persistere di una diffusa criminalità legata anche alle difficoltà economiche che il Burundi continua ad attraversare.
Il 7 settembre 2014, tre suore italiane sono state uccise all’interno del loro convento a Kamenge (Burundi) nei pressi della capitale.
Sussistono anche pericoli sporadici derivanti dalla presenza di bande armate, come nel caso dell’attacco armato (novembre 2011) ove furono uccisi una suora croata ed un cooperante italiano, mentre una religiosa italiana risultò gravemente ferita.
Si registrano inoltre episodi di attacchi ad opera di ignoti ai danni della popolazione locale nelle regioni rurali, in particolare nelle aree a Nord Ovest della Capitale al confine con la Repubblica Democratica del Congo (Rukoko), tra voci non sempre confermate sulla formazione di nuove bande ribelli. Si consiglia particolare cautela sulla strada che collega Bujumbura a Cibitoke, per la diffusa presenza di criminali armati.
La situazione politica rimane fluida. Si segnala inoltre che, per motivi di sicurezza, le Rappresentanze Diplomatico/Consolari del Burundi presenti in Italia o in altri Paesi hanno cominciato a subordinare l’emissione del visto di ingresso alla presentazione di una lettera di invito .… (leggi l’avviso completo)
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Ultimo aggiornamento 9/09/2014, ore 23:38:12