Libere 3 a Singapore, Alonso medita lo scherzetto alle Mercedes a Singapore? Forse non è tutta scena, ma…

…il caldo e la confermazione del circuito, che esaltano le doti di guida, favoriscono chi non ha niente da perdere in prospettiva campionato. Alonso cerca così di non farsi sfuggire l’occasione per riportare in alto la Ferrari, sarebbe un contentino per una stagione disastrosa. Ma un successo o un buon risultato fa sempre bene al morale. Secondo Ricciardo, terzo Rosberg, che dice a Toto Wolff: “non so perché”

GP SINGAPORE F1/2014

Marina Bay – Fernando Alonso è stato il più veloce nell’ultima sessione di prove libere del GP di Singapore, sul circuito cittadino di Marina Bay, mostrando che il miglior tempo realizzato ieri nella prima sessione non fosse tutta scena, quindi frutto della deliberata scelta di girare con poco carico di benzina per fare il tempo, ma una condizione che potrebbe verificarsi anche in qualifica e, perché no?, anche in gara.

Medita il colpo gobbo vero, il pilota spagnolo della Ferrari, che ha staccato di soli 51 millesimi Daniel Ricciardo, sulla prima Red Bull, e Nico Rosberg, leader della classifica mondiale con la Mercedes, che alla fine della sessione ha candidamente ammesso a Toto Wolff e a Andrew Shovlin, sui ingegnere di pista, di non sapere il motivo per cui non era stato il più veloce, come ha rivelato Ettore Giovannelli della Rai, leggendo il labiale del pilota tedesco.

Quarto tempo per un sorprendente Jean-Eric Vergne, con la prima Toro Rosso, seguito da Sebastian Vettel, con la seconda monoposto del team maggiore dei bibitari, qui vincitore delle ultime tre edizioni.

Al sesto posto Lewis Hamilton, staccato di poco più di 4 decimi, mentre le due Williams di Massa e Bottas sono staccate tra loro di quasi 3 decimi. Solo nono tempo per Kimi Räikkönen (Ferrari), seguito da Esteban Gutierrez (Sauber-Ferrari). Rispetto al fondo griglia in cui i due piloti del team di Grove erano precipitati ieri, Massa e Bottas hanno trovato un passo insperato, mentre Räikkönen sembra aver patito qualche difficoltà rispetto a ieri. 

Fuori dai primi dieci le due McLaren di Magnussen e Button.

La maggior parte delle squadre ha seguito il tipico programma del sabato, girando prima con la mescola più dura (a Singapore le soft, con banda gialla) e poi simulando la qualifica con le gomme più morbide (qui le super-soft, banda rossa).

Il meteo ha influenzato probabilmente lo svolgimento della sessione, perché la Mercedes ha ammesso che l’abbassamento delle temperature – rispetto a quelle attese – ha inciso sulle prestazioni, assicurando che per le qualifiche le regolazioni permetteranno ai due piloti delle frecce d’argento di tornare davanti a tutti.

A meno che la lotteria meteo non ribalti tutti i programmi e i dati finora raccolti, con una sessione di qualifica sotto la pioggia, in tutto o in parte. In tal caso, ogni risultato è possibile e la fortuna può giocare un ruolo importante.

All’abbassamento delle temperature molti piloti hanno addebitato qualche difficoltà di trazione e di tenuta delle coperture. Così Alonso, dopo una prima parte di sessione in cui i due piloti della Red Bull erano risultati i più veloci, ha atteso la seconda parte per provare il log run con le soft, con cui realizzava il quinto tempo (e probabilmente con margini di miglioramento) e dietro a Rosberg con la stessa configurazione.

Al contrario, Rosberg era tra i primi a provare la simulazione di qualifica, staccando il tempo di 1’47’’488, superato pero poi da Alonso e Ricciardo nell’ordine.

In difficoltà è apparso Lewis Hamilton, protagonista a metà sessione anche di un lungo alla curca 5, quando ha ripreso con difficoltà la monoposto lanciata verso la via di fuga (nella migliore delle ipotesi).

Svarioni anche per Maldonado (in curva 7), Kvyat (curca 5), Grosjean (curva 16), Chilton (curva 10).

Nella parte finale della sessione le prime gocce di pioggia sono apparse sul circuito di Marina Bay e, come anticipato, le qualifiche (previste per le 15 ora italiana) potrebbero essere influenzate.

Alonso ha la stessa monoposto avuta finora, ma ha approfittato dell’occasione fornita da una pista anomala, che favorisce le doti di guida, per sferrare un colpo di rabbia e orgoglio per rendere meno amara una stagione disastrosa, ma non per demeriti suoi. Un gesto che intende tacitare anche chi – a suo modo di vedere – influenza negativamente la vita e la serenità della Ferrari, mettendo in giro le voci di un prossimo arrivo di Vettel e di una sua partenza per la Red Bull o altri lidi.

Forse sarebbe il caso che la Ferrari dicesse parole chiare, al riguardo, perché Alonso – a parte la simpatia o l’antipatia umana – va tributato un riconoscimento oggettivo per il carattere finora mostrato: altri al suo posto avrebbero sclerato e abbandonato il Cavallino Rampante.

Ultimo aggiornamento 20/09/2014, ore 14:11:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

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