F1, Mercedes: “il piantone dello sterzo di Nico Rosberg è stato contaminato da una sostanza esterna!”

Si affaccia l’ipotesi del sabotaggio sul guasto accusato dall’elettronica della monoposto di Nico Rosberg nel Gran Premio di Singapore di domenica scorsa – Poi la precisazione: nessun sabotaggio

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Si affaccia lo spettro del sabotaggio interno nel team Mercedes di Formula 1, dopo il misterioso guasto di natura elettronica che ha fermato Nico Rosberg nello scorso Gran Premio di Singapore.

L’allora leader della classifica iridata, che partiva dalla seconda posizione, dovette arrendersi sulla griglia di partenza a una recalcitrante power unit che non voleva sapere di funzionare nel modo consueto, prendendo il via dalla pit lane dopo la sostituzione del volante, vera centrale di comando e controllo di tutta la meccanica, la trasmissione e l’unità di propulsione.

Al 14° giro – in occasione del primo (poi rivelatosi ultimo) pit stop – il definitivo ritiro, dopo il tentativo di sostituire nuovamente il volante. Ritiro che è costato a Rosberg la leadership mondiale.

Pochi minuti fa, con un comunicato pubblicato su Facebook e a pezzi su Twitter, da Brackley la doccia fredda: “una perizia legale ha rivelato che i circuiti elettronici del piantone dello sterzo (della monoposto di Nico Rosberg, ndr) sono stati contaminati da una sostanza estranea”, incipit della Maercedes.

In altre parole, è stata una manomissione?

Spiegano infatti da Brackley che la “contaminazione” sarebbe avvenuta durante le normali “procedure di manutenzione pre-evento in fabbrica e la sostanza trovata è usata in operazioni di manutenzione standard”, senza però specificare di quale sostanza si tratti.

Nella nota del team Mercedes si specifica che il materiale riscontrato nell’elettronica del piantone è in uso dal 2008 e “non ha mai dato alcun problema”. La “contaminazione non è stata visibile, né si è manifestata prima di domenica, quando Nico si è portato sulla griglia di partenza, sebbene lo stesso piantone dello sterzo fosse stato usato nel corso del week-end e la monoposto si fosse regolarmente avviata domenica mattina”.

Tuttavia, il risultato finale è stato che la sostanza ha causato “un corto circuito intermittente”, tale da impedire a Rosberg di manovrare la frizione, cambiare marcia e guidare le funzioni di settaggio della power unit. Il ritiro è stato conseguenzialmente scelto per motivi di sicurezza, proprio per l’impossibilità di manovrare la frizione.

Alla Mercedes non parlano chiaramente di sabotaggio, ma precisano che il team ha lavorato negli ultimi due anni sull’affidabilità e che tale sforzo continuerà in futuro. Così come in futuro saranno però sostituiti tutti i particolari coinvolti nel problema.

Certo, se a Brackley non avessero avuto qualche sospetto, difficilmente avrebbero sottoposto a perizia legale il particolare coinvolto, ma la scoperta rischia di sconvolgere la tranquillità vincente del team tedesco con base in Inghilterra, già urtato dalla diatriba in pista tra Hamilton e Rosberg.

Non è difficile prevedere uno spegnimento dei riflettori, dopo la rivelazione di questa sera, perché il messaggio (nel caso si trattasse di un “parlare a suocera, perché nuora intenda”) sarà arrivato a destinazione. Tuttavia forse la FIA dovrebbe approfondire la questione, perché se è stato un sabotaggio, questo implicherebbe uno scenario devastante per la credibilità residua della Formula 1 nella sua interezza.

Nel frattempo Daniel Ricciardo starà ridendo sotto i baffi che non porta…

Ultimo aggiornamento 26/09/2014, ore 23:30:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.