Roma, smentito il primo caso di ebola in Italia. Madrid, soppresso Excalibur, il cane della infermiera infettata

Ospedale Spallanzani: paziente nigeriano sospetto ricoverato ieri è affetto da malaria. In Spagna è stato soppresso Excalibur, il cane dell’infermiera ricoverata con il virus della febbre emorragica. Proteste degli animalisti. Le autorità: pericolo contagio asintomatico

20141008-ebola-smentito-caso-italia-655x372

Roma – Nessun caso di Ebola in Italia: il paziente nigeriano sospetto ricoverato ieri è affetto da malaria. Lo ha reso noto la Direzione Sanitaria dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma, da cui è giunta anche la precisazione che “il paziente nigeriano si è recato recentemente in Nigeria, non soggiornando in nessuna delle località interessate dal recente focolaio di malattia da virus Ebola in quel Paese. È rientrato in Italia il 2 ottobre con volo con scalo ad Addis Abeba, e già durante il volo ha cominciato a manifestare sintomatologia febbrile. Tale sintomatologia è aumentata nei giorni successivi, per cui ieri, 7 ottobre, si è recato al Dea dell’Ospedale S. Giovanni, da dove si e deciso il trasferimento all’Istituto nazionale malattie infettive, ma non come sospetto di Ebola, non presentando il paziente il criterio epidemiologico”.

Nella stessa giornata all’Inmi è stata subito fatta la diagnosi di malaria da Plasmodium falciparum, con elevata parassitemia e piastrinopenia ed è stata iniziata la terapia antimalarica. Questa mattina il paziente era senza febbre, vigile e le sue condizioni generali sono migliorate“, viene precisato. Sicché il paziente stesso non è stato inquadrato come “caso sospetto, non è stato sottoposto ai test per malattia da virus Ebola“.

20141009-excalibur-cane-320x262Nel frattempo, oggi a Madrid è stato soppresso Excalibur, il cane dell’infermiera spagnola che ha contratto l’ebola. Lo hanno deciso le autorità della Generalitat madrilena, che poi hanno informato la popolazione (nella foto a sinistra).

La sua eutanasia ha provocato violente manifestazioni degli animalisti nella capitale spagnola. Una petizione firmata da 374mila persone chiedeva la sua messa in quarantena, per evitare che fosse ucciso. Il cane – secondo le autorità locali – rappresentava un “rischio di trasmissione della malattia all’uomo“, ha spiegato una nota emessa 40 minuti dopo il prelevamento dell’animale dalla casa dell’infermiera. Successivamente il cane è stato addormentato e poi cremato, per abbattere ogni tipo di eventuale rischio diffusione della malattia.

Secondo le autorità sanitarie della regione di Madrid, i dati scientifici mostrano che “i cani possono essere portatori di anticorpi positivi del virus Ebola“, il che significa che “possono essere portatori di virus senza sintomi“, un rischio che in questo momento non si può correre.

(TMNews)