Siamo certi che Greta Ramelli e Vanessa Marzullo abbiano detto tutta la verità?

Circola questa foto in rete. Sarebbe utile che Greta e Vanessa dicessero dove è stata scattata e che ci raccontassero qualcosa di più, perché la gente – al di là di sentire un sollievo per il loro ritorno in patria – pensa vi siano alcuni aspetti oscuri…

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Greta & Vanessa

Anzitutto, è importante siano tornate a casa. Sane – almeno apparentemente – e salve (idem). Non mi iscrivo nel coro di chi si scandalizzarebbe se fosse stato pagato un riscatto. Il danno, in questo caso, non è meramente economico, perché il valore di una vita umana è inestimabile.

Semmai, penso che siano possibili in questi casi danni di natura politica e strategica, ma è tempo perso approfondire questo aspetto in un Paese in cui si scambia un comitato informale non costituito con atto pubblico con una Onlus o, peggio, con una Ong. Come se si potesse costituire una Organizzazione Non Governativa solo per virtù di una dichiarazione di volontà verbale, al più aprendo un profilo su Facebook. Ci vogliono altri passi.

Io penso che il danno più rilevante sia di ordine politico, soprattutto perché amplificato dallle dichiarazioni  gravi di un ministro degli Esteri – Paolo Gentiloni – che di queste due giovani filo-islamiste ha legittimato l’improvvisazione, l’assoluta violazione di tutte le regole riguardanti la cooperazione internazionale, la mortificazione del buon senso, la non curanza procedurale, l’evanescenza organizzativa e perfino una dose massiva di paraculagine.

Ognuno è libero di fare quel che crede, assumendosene la responsabilità. Ma essere presi per i fondelli in questo modo ha un non-so-che di masochistico. Una pratica che a me non è mai piaciuta, soprattutto se avallata da un Governo che mostra crepe di competenza preoccupanti.

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