Mattarella, prima volta a Palermo da Capo dello Stato. Con un volo di linea Alitalia e in fila con gli altri passeggeri

Non sono stati divulgate informazioni sul programma del presidente della Repubblica, perché a visita è privata e rientra nell’abitudine di tornare in Sicilia ogni 15 giorni. Per farlo ha scelto un mezzo di trasporto inconsueto per una personalità di così elevato rilievo costituzionale. Parte così la “Rivoluzione Sergiana” sul Colle più alto, sull’onda dell’esempio quale più alta forma di autorità? Vedremo… Intanto l’Alitalia twitta: “buon viaggio presidente”
Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con il comandante del volo Alitalia che lo ha portato a Palermo (Foto dal profilo Twitter dell'Alitalia)
Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, con il comandante del volo Alitalia che lo ha portato a Palermo (Foto dal profilo Twitter dell’Alitalia)

Palermo – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha lasciato oggi Roma per recarsi in visita privata a Palermo. Per la tratta ha utilizzato un volo di linea Alitalia da Fiumicino verso il “Falcone-Borsellino” del capoluogo siciliano, nonostante l’ufficio della presidenza della Repubblica sia tra gli organi costituzionali che hanno il diritto (e forse anche il dovere) di utilizzare voli di Stato militari con i velivoli del 31° Stormo 

È, infatti, la prima volta che un capo di Stato italiano preferisce un volo civile a un volo di Stato per una visita privata.

Non si conosce l’agenda di Mattarella in Sicilia, che non dovrebbe prevedere incontri pubblici, ma rientrerebbe nella scelta ventilata ai collaboratori di mantenere l’abitudine di rientrare in Sicilia ogni due settimane, come era solito fare da giudice costituzionale. In quanto privato, il viaggio – secondo la valutazione del Capo dello Stato – non necessita di volo di Stato.

Naturalmente la decisione di andare con un volo civile comporta rischi alla sicurezza del Capo dello Stato, ma certo non si può dire che la scelta non abbia un forte valore simbolico e il desiderio di non gravare sulle casse dell’Erario è una novità nel panorama politico e istituzionale italiano.

Ovvio che – come riporta l’agenzia Ansa – l’arrivo del presidente della Repubblica abbia suscitato curiosità all’aeroporto di Fiumicino, dove i passeggeri hanno visto l’illustre viaggiatore attorniato da un cordone di sicurezza opportunamente complesso. 

Il presidente di è imbarcato seguendo la  fila regolare con gli altri viaggiatori, tra cui la squadra giovanile del Napoli che giocherà a Palermo. L’Alitalia, via Twitter, ha salutato Mattarella: “Un passeggero normale, una persona speciale. Buon viaggio Presidente”. Chapeau!

È probabile che Mattarella si rechi a Castellammare del Golfo, dove nel locale cimitero sono sepolti la moglie e il fratello. Certo è che la zona di via Libertà a Palermo, dove il Capo dello Stato ha casa privata, è stata sottoposta a bonifica ordigni ed esplosivi, mentre sui palazzi circostanti tiratori scelti dei NOCS prenderanno posizione per tutelare la sicurezza del presidente della Repubblica, nel quadro di un sistema integrato di protezione. 

È il primo atto della “Rivoluzione Sergiana” introdotta da Mattarella per ridare vigore alle istituzioni, la cui credibilità è gravemente compromessa dagli scandali che colpiscono i partiti politici e dalle dinamiche parlamentari, che nelle ultime ore hanno assunto toni ancora più preoccupanti. 

Di certo Mattarella farà una disamina dello scenario parlamentare, anche alla luce dei colloqui che da martedì avrà con le forze politiche di opposizione, che hanno mosso rilievi nel metodo e nel merito delle riforme costituzionali promosse dalla maggioranza che sostiene il Governo Renzi. La prossima settimana potrebbero per questo esserci sorprese, ma senza chiasso. In pieno stile mattarelliano: gesti e parole ‘pesanti’, ma senza urla. Già questa è una rivoluzione.

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