‘Satisfaction’, brano icona dei Rolling Stones, compie 50 anni. Ammappete come passa il tempo…

Inno contro il consumismo e il capitalismo, il brano fu scritto da Mick Jagger e Keith Richards nel 1965 e pubblicato il 6 giugno dello stesso anno. Con qualche piccola contraddizione. Concerto evento il 24 Aprile al Teatro Centrale di Roma

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Una canzone divenuta negli anni manifesto di tutta una generazione di insoddisfatti, un inno contro il consumismo e il capitalismo, un invito a trasgredire le regole sociali e i diktat dell’epoca. ‘(I can’t get no) Satisfaction’, brano scritto da Mick Jagger e Keith Richards nel 1965, compirà mezzo secolo il prossimo 6 giugno.

Alzi la mano chi non ha mai canticchiato il refrain o intonato il famoso riff di chitarra, tra i più celebri della storia del rock, e che ha traghettato i Rolling Stones dritti verso il successo.

Leggenda vuole che il brano sia nato per caso, stando almeno a quanto afferma Keith Richards, che immaginò il riff di chitarra di ‘Satisfaction’ mentre dormiva in una stanza d’hotel. Al mattino, temendo di riaddormentarsi, il chitarrista incise il riff su una musicassetta, utilizzando un registratore portatile.

Come ha spiegato spesso nelle interviste, Richards udì il suo ormai famoso run di tre note in un sogno, e si svegliò borbottando ‘non posso ottenere alcuna soddisfazione‘, prima di riaddormentarsi profondamente. Il giorno seguente, quando riascoltò il nastro, si rese conto che aveva registrato due minuti di chitarra acustica seguiti da quaranta minuti di suoni prodotti dal suo russare. Richard non ebbe dubbi, la canzone era destinata al successo.

I Rolling Stones registrarono il brano il 10 maggio 1965 ai Chess Studios di Chicago, con Brian Jones all’armonica. Due giorni dopo, la band registrò nuovamente la traccia, utilizzando però un ritmo diverso e un effetto di distorsione sul riff di chitarra principale tramite un fuzzbox. Richard avrebbe voluto incidere ancora una volta la traccia con una sezione fiati per ripetere il riff, poiché voleva rendere ‘Satisfaction’ un brano alla Otis Redding, celebre musicista soul, ma gli altri Stones, e il manager Andrew Loog Oldham, insistettero per mantenere la versione chitarristica, nonostante il parere contrario di Richards.

Pubblicata il 6 giugno 1965, ‘Satisfaction’ è stata collocata dalla rivista specializzata ‘Rolling Stone’ al secondo posto tra le 500 migliori canzoni di sempre, mentre il canale satellitare Vh1 l’ha messa in vetta alle 100 migliori canzoni rock n’roll di sempre. Nel 2006, inoltre, ‘Satisfaction’ è stata aggiunta dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti nel ‘National Recording Regisrty’, la lista di brani che sono culturalmente, storicamente o esteticamente importanti da rappresentare la vita negli Stati Uniti.

Mezzo secolo e non sentirlo, un successo internazionale che ha incantato intere generazioni di fan e continua a sedurre schiere di giovani ammaliati dalle parole del testo, a metà tra la protesta cinico-frustrata di chi non ha ancora imparato a sentirsi soddisfatto, e il desiderio di continuare, nonostante tutto, ‘a provare, provare e provare’. Non con qualche contraddizione, vista la vita del tutto priva di moderazione dei componenti della storica formazione delle ‘Pietre Rotolanti’.

In occasione dell’anniversario di ‘Satisfaction’, il Teatro Centrale di Roma celebrerà il mito dei Rolling Stones con la band ‘Crystal Flowers’, in un concerto-evento fissato per venerdì prossimo, 24 Aprile. Nei 50 anni trascorsi, il brano non ha perso un briciolo della sua melodia frizzante e coinvolgente, diventando un mito della musica rock.

Amata dal pubblico e dalla critica, ‘Satisfaction’ resta una delle pietre miliari della storia della musica rock.

(Fonte: Adnkronos)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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