Kabul, attacco contro hotel usato come foresteria da personale diplomatico: almeno 5 morti, un americano

Oltre all’americano, anche un numero imprecisato di cittadini indiani sono morti nell’attacco iniziato alle 16 (ora di Londra), con un assedio durato molte ore. Non risulterebbero italiani tra le vittime, ma ancora non è del tutto chiara l’entità della strage. Nella struttura alberghiera era previsto un concerto musicale. Le forze speciali hanno disinnescato due giubbotti esplosivi


Kabul – Tre uomini armati hanno preso d’assalto mercoledì sera alle 20.30 (ora locale, le 16 GMT) il Park Palace Hotel, usato come foresteria da molti diplomatici perché vicino al ministero dell’Interno e all’ambasciata indiana.

Nell’assalto – compiuto nella zona di Kolola Pushta della capitale afghana – almeno un cittadino americano è morto e un numero imprecisato di cittadini indiani. Lo hanno confermato rispettivamente l’ambasciata statunitense e l’ambasciatore indiano su Twitter.

Dopo l’incursione, i tre assalitori hanno tenuto in ostaggio diplomatici per molte ore, prima di essere neutralizzati dai reparti speciali afghani. Tutta la zona del Park Palace Hotel era stata circondata da un cordone di sicurezza subito dopo, nel timore che vi fosse una seconda ondata di attacchi. Qadam Shah Shaheem, comandante del 111° Corpo dell’Esercito affghano ha dichiarato che la polizia, l’esercito e le forze speciali avrebbero salvato almeno 16 persone. Sembra che nella struttura alberghiera fosse previsto un concerto musicale e che questo fosse l’obiettivo reale dell’attacco, ma “per fortuna, la maggior parte degli ospiti non era ancora arrivata”, ha detto Shaheem.

Il capo della Polizia di Kabul, Abdul Rahman Rahimi, ha detto ai giornalisti questa mattina – secondo quanto riporta la Reuters – che almeno cinque persone sono state uccise e cinque sono rimaste ferite nell’attacco. Rahimi ha anche ammesso che uno degli attentatori è stato ucciso dalla polizia, ma ha dato pochi dettagli dell’operazione, che potrebbe essere in corso ancora mentre scriviamo questa nota.  

Amar Sinha, ambasciatore indiano in Afghanistan, ha twittato che le forze speciali afgane avrebbero disinnescato due giubbotti esplosivi, utilizzati dagli attentatori, evitando così una strage di proporzioni immani.  

Il Consiglio Ulemma, la più alta autorità religiosa in un paese profondamente conservatore, aveva più volte annunciato il proprio sostegno alle forze di sicurezza afghane che combattono i ribelli integralisti islamici talebani. I quali potrebbero essere dietro l’attacco di ieri, anche se al momento non è giunta alcuna rivendicazione.

I talebani hanno infatti intensificato gli attacchi da quando hanno annunciato la loro “offensiva di primavera” il mese scorso, dopo la maggior parte delle forze straniere hanno cominciato a lasciare il Paese.

Cacciati dal potere nel 2001, i talebani hanno combattuto per far cadere il governo sostenuto dagli Usa a Kabul. All’inizio di questo mese, attentatori suicidi hanno attaccato due volte degli autobus che trasportano personale appartenente all’ufficio del procuratore generale a Kabul, uccidendo almeno quattro persone.

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