F1, Monaco. Rosberg strappa la vittoria a Hamilton grazie a un pit stop demenziale e presuntuoso. Vettel 2°: “Forza Ferrari”

In una gara noiosa la svolta arriva al 74° giro, a causa dell’incidente di Verstappen a St. Devote. Confusione tra Virtual Safety Car e vera SC, poi la Mercedes decide un pit stop per Hamilton, che resta invischiato nel traffico e rientra 3° dietro Vettel. Alonso penalizzato senza fondamento, Ricciardo con lo stesso metro di giudizio meriterebbe il confino per tre mesi… McLaren, Button a punti. Williams, disastro

GP MONTECARLO F1/2015 - MONACO 23/05/2015 -  © FOTO STUDIO COLOMBO X PIRELLI (©COPYRIGHT FREE)


Monaco – Una gara noiosa, con qualche sprazzo di vitalità per 74 giri, poi 14 giri di follie. Il GP di Monte Carlo si può riassumere così. Dalla roulette di Monte Carlo esce il numero sei di Nico Rosberg, al terzo successo consecutivo nel toboga monegasco, come Graham Hill, Alain Prost e Ayrton Senna. Vittoria numero 10 in carriera per il pilota tedesco che a Monaco ha vissuto e vive da sempre.

Alla partenza, Hamilton non esita, Rosberg resiste a Vettel, Räikkönen non riesce ad avere la meglio su Kvyat e Ricciardo. Alla curva Mirabeau Hülkenberg si tocca con Alonso e i commissari sportivi si inventano di sana pianta una penalità di 5” per lo spagnolo, da scontare al primo pit e su cui la McLaren – con inusitata saggezza – è reticente fino all’ultimo. Hülkenberg sembra fuori corsa, ma riesce a tornare ai box e poi riprendere la corsa dopo la sostituzione dell’ala anteriore. Per Massa, invece, la gara finisce davvero, anche se rientra ai box, sostituisce la gomma forata e riprende per onore di firma: da togliersi il cappello.

Prima della partenza, per inciso, la botta l’ha presa Carlos Sainz, che ha pagato l’inesperienza con un mancato arresto al richiamo per verifiche durante le qualifiche. La sanzione è pesante, soprattutto sulle strade del Principato: partenza dai box. Però in Sainz che sangue di classe, arriverà 10° con molta intelligenza.

Così fluisce la gara, tra molti sbadigli e pensando alla 500 Miglia di Indianapolis, che di certo sarà più movimentata e divertente (sperando che si faccia male). Fino al 74° giro, quando Verstappen si arma di coraggio e cerca il sorpasso ai danni di Grosjean al limite dello spazio fisico o nel tentativo di sovvertirne le leggi (della fisica…). L’esito è disastroso, ma Santa Devota – che sorveglia dalla chiesa – evita che sia tragico, perché il pilota olandese dal pedigree frizzantino stacca la ruota anteriore sinistra e si infilza come un coltello nel burro nelle barriere tecniche poste a protezione del guard-rail.

Dopo qualche secondo di brivido, è chiaro che Max non s’è fatto niente, se non una ferita profonda nell’orgoglio, e il test sul funzionamento delle barriere è stato un successone. Non così la prontezza di Charlie Whiting, all’ennesima dimostrazione di appannamento mentale, che prima dispiega la Virtual Safety Car (VSC) poi, con qualche momento di esitazione, ci ripensa e manda la Safety Car in pista.

A quel punto si costruisce la confusione che manda nel pallone il box Mercedes, che richiama Hamilton ai box per un estemporaneo pit, in cui il campione del mondo in carica resta invischiato, sia per il traffico che per qualche esitazione in più nel cambio gomme. Nel rientrare in pista, sfruttando la parte interna della corsia di uscita dai box (in cui non vige il limite di velocità per la presenza della SC in pista), cerca un sorpasso di Vettel al limite di regolamento, affiancando il pilota della Ferrari per tutta la salita fino al Casino, dove si arrende all’evidenza e alla logica.

Alla ripresa della corsa, al 71° giro, è chiaro che Hamilton ha perso la gara, tranne che riesca a superare Vettel in due o tre giri e poi dal box Mercedes arrivi l’ordine di scuderia che rimetta ordine a un errore sesquipedale (ma che può capitare come in ogni attività umana: dovremmo ricordarcelo sempre).

Rosberg, al contrario, fino ad allora in difesa, riesce ad approfittare dell’inatteso regalo e allunga su Vettel, che marca a uomo Hamilton e ne impedisce il sorpasso.

Finisce con la terza vittoria consecutiva a Monaco per il pilota tedesco (al suo secondo successo stagionale, il 10° in carriera), che si riavvicina al rivale in classifica piloti. Vettel sale sul secondo gradino del podio, per cui avrebbe messo firma questa mattina, mentre Hamilton si prende tutto il tempo possibile per esprimere dentro la propria testa (c’è la registrazione radio, quindi si va con prudenza) tutto il florilegio di parolacce immaginabili. Poi arriva sotto il podio, si toglie il casco solo perché l’etichetta e il regolamento lo impongono, fa 300 respiri di training autogeno e pensa che ‘100 milioni di dollari valgono un rospo da mandare giù’. “Si vince e si perde tutti insieme, un errore può accadere”. Premio Monaco per la Pace. Amen.

Nelle retrovie, dopo la ripresa della gara, Daniel Ricciardo tenta di mandare sul guard rail Kimi Räikkönen, ma non ci riesce solo per la capacità di controllo del pilota finlandese: con lo stesso metro di giudizio usato per Alonso al primo giro, andrebbe mandato al confino nel deserto australiano per tre mesi. Invece, l’unica sanzione che si becca è una restituzione del posto tolto a Kvyat perché impossibilitato a superare Hamilton. Quando la Red Bull tarpa le ali, per dire…

Räikkönen, comprensibilmente adirato, sesto parte e sesto arriva, ma il traffico a Monaco, come a Palermo, è veramente un problema. Così pure Perez, che con molto cervello, porta alla Force India punti importantissimi, ma ancor più importanti sono i punti che Jenson Button porta alla McLaren-Honda, anche questi frutto di una gara intelligente e del concorso di molte fortune (tecniche).”Jenson santo subito”, ma anche Alonso non scherza: ritiro al 43° giro a St. Devote è un segnale. Riscoprire la fede, Fernandino, che smuove le montagne…

In ‘assetto’ miracolo il 9° posto di Nasr, che svolta un week-end nato malissimo per la Sauber, mentre per Sainz, come detto, andrebbe eretto un podio supplementare: 10° posto di rabbia, rgoglio e maturità. Bravo.

Peccato per Grosjean, speronato da Verstappen, e per Maldonado, con una gara durata solo cinque giri, prima della resa per noie al break-by-wire (frenata posteriore elettronica).

E a parte le solite Manor-Marussia, presenti per modo di dire, a Monaco bocciatura piena per le Williams, semplicemente inesistenti. Un saluto d’onore per Bottas e Massa, che hanno concluso solo per onore di firma, mostrando di essere professionisti fino in fondo, ma la mancanza di trazione meccanica è stata fatale per le monoposto di Grove.

Nelle dichiarazioni post-gara Nico Rosberg ha avuto l’eleganza di riconoscere le circostanze fortuite grazie alle quali ha portato a casa la vittoria. Tuttavia, per riprendere la corsa al titolo contro un competitivo avversario come Hamilton, non si potrà far affidamento sulla fortuna, occorrerà tirare fuori dal cilindro qualcosa in più.

Per le Ferrari – in evidente difficoltà – vale però l’Effetto Vettel: “Forza Ferrari”, sempre e comunque. Quando un pilota come Vettel grida via radio quella frase, a Maranello sanno di poter contare su una forza morale che spinge al miglioramento. E il sacrificio della risalita è più lieve. Non è poco.

Alla Mercedes si aprirà ora il processo all’errore. Capita, se ne facciano una ragione. Anche se sono tedeschi, ed è un limite (a volte).

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20150417-4_bahrain_flagFORMULA 1 GRAND PRIX DE MONACO 2015 –  GARA (classifica provvisoria)

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Primati
In prova: Kimi Räikkönen (2006), McLaren MP4/21-Mercedes, 1’13’’532 a 163,520 km/h di media
In gara: Michael Schumacher (2004), Ferrari F2004, 1’14’’439 a 161,528 km/h di media
Sulla distanza: Fernando Alonso (2007), McLaren MP4/22-Mercedes, 1h40’29’’329 a 155,551 km/h di media
Limite di velocità in Pitlane: 60 km/h durante prove, qualifiche e gara
DRS: Unico settore DRS a Monaco tra le Curve 19 e 1. Il punto di rilevazione del distacco 80 metri dopo la Curva 16 e il punto di attivazione 18 metri dopo la Curva 19

Timing ufficiale

Giovedì 21 Maggio 2015
Prove Libere 1: 10.00 – 11.30

Sky Sport F1 HD Canale 207: diretta – RaiSport1: diretta

Prove Libere 2: 14.00 – 15.30

Sky Sport F1 HD Canale 207: diretta – RaiSport1: diretta


Sabato 23 Maggio 2015
Prove Libere 3: 11.00 – 12.00 Sky Sport F1 HD Canale 207: diretta – RaiSport1: diretta
Qualifiche: 14.00Sky Sport F1 HD Canale 207: diretta – Rai2: diretta

Domenica 24 Maggio 2015
Gara: 14.00 (18.00 locali): Sky Sport F1 HD Canale 207: diretta – Rai2: diretta

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.