Elisabetta II a Westminster: un ‘Queen’s Speech’ di sapore thatcheriano. Stretta su immigrazione ed estremismo

“Referendum su Ue entro il 2017 e stretta su immigrazione”. Potranno votare i cittadini britannici, irlandesi e del Commonwealth maggiorenni e residenti in Gran Bretagna. Stop all’aumento delle tasse per 5 anni, elevata ‘No Tax Area’. La lezione di David Cameron all’UE: così si guida un’economia alla riscossa

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Londra – Il primo ‘Queen’s Speech’ della regina Elisabetta – che presenta il programma del gabinetto britannico – il primo non di coalizione dopo 19 anni, marcato Tories – ha offerto molti altri spunti. Con il discorso della Regina tradizionalmente si avvia l’annualità della legislatura alla Camera dei Comuni, di fronte ai membri della House of Common e ai Pari del Regno.

Tra le 26 proposte legislative delprogramma per la gente che lavora“, messo a punto dal governo di David Cameron ed esposto oggi a Westminster con richiami a Margareth Thatcher,  ci sono la devoluzione di poteri alla Scozia (e non solo), la lotta alle droghe, la limitazione del potere dei sindacati, nuove norme per l’immigrazione e contro estremismo e terrorismo.

L’APPARTENENZA ALL’UE

Confermato il referendum da tenersi “entro il 2017” e nel frattempo l’avvio di negoziati per rivedere i termini della partecipazione britannica all’Unione “a beneficio di tutti” gli Stati membri. Nei prossimi giorni Cameron viaggerà in Danimarca, in Olanda, in Polonia, ma soprattutto in Francia e Germania, dove ne discuterà con François Hollande e Angela Merkel. Italia? Non pervenuta.

Il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea si terrà entro il 2017. Lo ha annunciato la regina Elisabetta II di Gran Bretagna nel ‘Queen’s Speech‘ con cui tradizionalmente si avvia l’annualità della legislatura alla Camera dei Comuni con la presentazione del programma di governo del gabinetto guidato da David Cameron.

Al referendum avranno diritto di voto i cittadini britannici, gli irlandesi e quelli dei Paesi del Commonwealth maggiorenni e residenti in Gran Bretagna.

STOP AD AUMENTO DELLE TASSE PER 5 ANNI

Fra le misure fiscali annunciate, c’è anche lo stop all’aumento delle tasse sul reddito e alla contribuzione pensionistica “per i prossimi cinque anni“. Verrà innalzata la NO TAX AREA, ossia il livello di reddito non tassabile, che sarà portato a 12.500 sterline, per aiutare chi lavora alla paga minima di Stato, dalle attuali 10mila sterline annue.

ENERGIA

Le comunità locali avranno diritto di veto per le nuove ‘wind farm’, i grandi impianti di generazione eolica. Gli abitanti dei territori interessati dalla costruzione di centrali eoliche potranno anche discutere le modalità di finanziamento delle stesse. Il governo intende ridurre o eliminare i sussidi statali nei prossimi anni.

DEVOLUZIONE DEI POTERI

La devoluzione dei poteri – ma più correttamente il trasferimento dei poteri dallo Stato centrale ai governi regionali – non sarà concessa solo alla Scozia. Nel progetto dei conservatori al governo anche le altre nazioni britanniche (Inghilterra, Irlanda del Nord e Galles) avranno nuovi poteri, soprattutto in tema fiscale, ambientale e infrastrutturale. Il governo pensa anche a una legge che consenta “voti inglesi per questioni inglesi“, limitando quindi il voto dei parlamentari di Westminster eletti nelle altre tre nazioni per quanto riguarda temi e decisioni che interessino esclusivamente l’Inghilterra.

STOP ALLE ‘DROGHE LEGALI’

Se ne parla spesso nel Regno Unito. Le ‘droghe legali’ sono quelle non ancora bandite dalle norme britanniche, ma che in molti casi si rivelano molto pericolose. Possono essere comprate nei negozi o su Internet e spesso sono ritrovati di origine vegetale. Ma ora l’esecutivo promette: verranno tutte vietate. Il Regno Unito va contro la tendenza attuale verso la liberalizzazione di quelle cosiddette ‘leggere’.

FRENO AI SINDACATI

Le ‘Unionsnon potranno più finanziare i partiti senza il parere favorevole della maggioranza degli iscritti, in un evidente schiaffo ai laburisti che tradizionalmente beneficiano di questi finanziamenti. Una misura contenuta nel nuovo ‘Trade Unions Bill‘, anticipata già dal ‘Daily Telegraph‘.

Per gli scioperi nel settore pubblico, e in particolare nell’istruzione, nella sanità e nei trasporti, servirà il voto favorevole di almeno il 40% dei lavoratori del settore, che dovranno approvare l’astensione dal lavoro in maggioranza semplice, altrimenti lo sciopero sarà illegale.

Misure dal sapore decisamente ‘thatcheriano’, che hanno l’intento di proteggere “i servizi pubblici essenziali contro gli scioperi“, così come ha sottolineato la sovrana leggendo il testo del governo. Ma 

ESTREMISMO, INTEGRALISMO E TERRORISMO

Nuovi poteri verranno concessi al ministero dell’Interno, ma anche alle agenzie governative, come quella che regola le comunicazioni radiotelevisive. I predicatori ‘mediatici’ verranno banditi, i gruppi sospettati di appoggiare i terroristi potranno essere dissolti e gli edifici utilizzati per le loro riunioni potranno essere sequestrati e sigillati.

RIFORMA DELLA LEGGE SUI DIRITTI UMANI

Il governo rinvia il superamento dello ‘Human Rights Act‘, la legge voluta dai laburisti nel 1998 che recepisce la Convenzione europea dei diritti dell’Uomo, limitandosi ad avviare una consultazione per arrivare a una legge tutta britannica, il British Bill of Rights.

Questa legge dovrebbe consentire a Londra di contrastare immigrazione illegale e terrorismo, ad esempio con l’espulsione quasi automatica per gli stranieri che subiscono condanne penali, senza dover temere le sentenze della Corte di Strasburgo.

IMMIGRAZIONE

Un altro tema molto ‘caldo’ a livello europeo. “Introdurremo nuove norme per controllare l’immigrazione“, ha detto la Sovrana di Gran Bretagna, leggendo il testo del Gabinetto. I criminali stranieri non soggetti a pene carcerarie saranno inoltre controllati con braccialetto elettronico, “così sapremo sempre esattamente dove sono“, ha sottolineato Sua Maestà.

La regina Elisabetta ha enunciato che tra le misure introdotte dal Governo Cameron ci sarà l’introduzione del reato penale di “lavoro illegale”, che consentirà alle autorità di sequestrare gli stipendi dei lavoratori immigrati impiegati illegalmente.

Inoltre, è prevista la creazione di un ufficio di polizia specializzato, la chiusura delle agenzie di collocamento che impiegano solamente lavoratori provenienti dall’estero e l’obbligo per le banche di agire sui conti correnti degli immigrati irregolari. Secondo la regola ‘follow the money’, il Regno Unito cambia registro contro l’immigrazione clandestina. Da copiare.

Alle aziende che utilizzano manodopera straniera verrà invece imposta una nuova tassa sui visti dei lavoratori immigrati per finanziare programmi di apprendistato per i lavoratori britannici e dei Paesi membri dell’Unione Europea.

Il disegno di legge che il governo Cameron presenterà al Parlamento nei prossimi mesi estenderà a tutti i casi di immigrazione illegale il regime di estradizione immediata e la possibilità di ricorrere in appello solo dopo l’esecuzione della misura. Il che riflette sull’immigrazione la normativa già prevista per chi è accusato di reati penali gravi.

(Credit: agenzie) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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