Prima pagina choc su ‘Maroc Hebdo’: “Si devono bruciare gli omosessuali?” Dopo proteste, direttore ritira da edicole

L’interrogativo è sul titolo di un dossier pubblicato dal settimanale marocchino in un momento particolare per il Marocco. La decisione intervenuta questo pomeriggio

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Rabat – Il settimanale marocchino ‘Maroc Hebdo’ infiamma le polemiche, dopo la pubblicazione di un dossier richiamato in prima pagina da un titolo allucinante: ‘Si devono bruciare gli omosessuali?‘.

La pubblicazione del dossier interviene mentre in Marocco è in corso il dibattito sulla depenalizzazione dell’omosessualità nel Paese.

Tuttavia, le proteste montate su un titolo che forse voleva essere provocatorio, per spingere il dibattito su un aspetto sociale di grande rilievo anche in un Paese prevalentemente musulmano, hanno costretto il direttore del settimanale, Mohamed Selhami, a ordinare un clamoroso ritiro della pubblicazione dalle 20150612-maroc-hebdo-fbedicole e dal web.

Con un comunicato – pubblicato questo pomeriggio anche sulla pagina Facebook della testata edita a Casablanca –  Selhami ha spiegato che il numero 1122 del 18 Giugno 2015 di ‘Maroc Hebdo’ è stato accolto in modo non unanime. “Vive reazioni si sono manifestate mettendo in discussione il tema trattato dal nostro settimanale”.

“Tenuto conto delle reazioni particolarmente forti sui social network”, spiega Selhami, è stato deciso di “ritirare dalla vendita e dal sito internet questa edizione”. Questo perché, ha spiegato il direttore, il settimanale non ha una politica editoriale incline al sensazionalismo e non si distingue per essere provocatorio delle sensibilità dell’opinione pubblica.

Il reportage intendeva presentare – afferma il comunicato – ai lettori un “aspetto della società” marocchina che è “all’ordine del giorno” proprio per il tema oggetto della revisione legislativa, ma evidentemente il titolo particolarmente esecrabile ha però suscitato una reazione tale da rendere più ottimisti sull’evoluzione sociale in Marocco, un Paese in bilico tra modernità e islamismo, ma dove re Mohammed VI gioca un ruolo importantissimo per il futuro possibile in tutto il Nord Africa.

(Credit: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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