Tsipras a Merkel: domani nuove proposte. Fmi apre: pronti ad aiutare Atene. Il ‘teorema di Euclides’ in Grecia

Svolta oggi pomeriggio dopo il referendum di ieri. L’Eurogruppo si aspetta “nuove proposte” dalle autorità greche. Putin segue la situazione e chiede di incontrarsi con Tsipras. Il presidente greco Prokopis Pavlopoulos ha parlato al telefono con l’omologo francese, François Hollande, che stasera si vede con Angela Merkel per un bilaterale informale

La vittoria del 'No' al referendum in Grecia è su tutti i media del mondo (foto Afp/Adnkronos)
La vittoria del ‘No’ al referendum in Grecia è su tutti i media del mondo (foto Afp/Adnkronos)

Bruxelles – In una telefonata con Angela Merkel, il primo ministro greco ha informato la cancelliera tedesca che al vertice dell’Eurogruppo di domani Atene presenterà nuove proposte per superare la crisi del debito.

Nel frattempo, in Grecia proveranno ad affrontare la buriana con un nuovo ‘teorema di Euclide’: Euclides Tsakalotos è infatti il nuovo ministro delle Finanze greco. La conferma, dopo le indiscrezioni successive alle dimissioni di Yanis Varoufakis, giunge dall’emittente greca Skai TV. Il nuovo ministro delle finanze greco Euclide Tsakalotos aveva già preso il posto di Varoufakis come capo negoziatore con le ‘istituzioni’ creditrici lo scorso aprile: un PhD a Oxford nel 1989, dove si era anche laureato in politica, filosofia ed economia, un master all’università del Sussex, si presenta, e viene descritto, come l’anti Varoufakis, per lo stile riservato, la trasgressione nel vestiario che non va oltre una sciarpa gialla e nera e il velluto d’ordinanza, i toni moderati (e con leggero accento britannico, anche quando parla greco).

Nato a Rotterdam, cresciuto in Gran Bretagna, dove ha anche frequentato l’esclusiva St Paul School di Londra, Euclides Tsakalotos è tornato in Grecia con la moglie inglese solo nei primi anni Novanta. Il nuovo ministro ha 55 anni, ha avuto incarichi alle università del Kent e ad Atene, ed è deputato di Syziza dal 2012.

 Euclides Tsakalotos, nuovo ministro delle Finanze della Grecia, con il suo predecessore, Yanis Varoufakis (foto Adnkronos)
Euclides Tsakalotos, nuovo ministro delle Finanze della Grecia, con il suo predecessore, Yanis Varoufakis (foto Adnkronos)

Da Bruxelles l’Eurogruppo ha dichiarato di aspettarsi “nuove proposte” dalle autorità greche sul piano delle riforme, comunicando domani alle 13 una riunione in sessione straordinaria dopo il referendum in Grecia. Per il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, il risultato del referendum greco è “molto negativo per il futuro della Grecia. Per la ripresa dell’economia greca riforme e misure difficili sono inevitabili”. “Ora aspettiamo le iniziative delle autorità greche. L’Eurogruppo discuterà la situazione domani”, spiega.

Il Fmi “ha preso atto” dell’esito del referendum in Grecia. Sta “monitorando la situazione da vicino” ed è “pronto ad aiutare la Grecia se sarà richiesto”. Lo ha affermato in una nota il direttore generale del Fondo, Christine Lagarde.

Ad Atene, il giorno dopo la vittoria del ‘no’ al referendum, i leader dei partiti politici hanno partecipato ad un vertice cono il presidente della Repubblica Prokopis Pavlopoulos e il premier Alexis Tsipras. L’incontro è durato oltre sei ore. Panos Kammenos, leader di Anel, la formazione di destra che fa parte della coalizione di governo, ha riferito ai giornalisti che verrà a breve diffuso un “comunicato congiunto” nel quale i leader dell’opposizione assicureranno il loro sostegno a Tsipras nelle trattative con i creditori internazionali. Il documento, ha spiegato Kammenos, conterrà anche dei riferimenti alla richiesta di taglio del debito. Le posizioni della Grecia nei prossimi negoziati, ha spiegato il ministro della Difesa Kammenos, sono sostenute da tutti i partiti con l’eccezione del Partito comunista. “Il primo ministro andrà Bruxelles a negoziare a nome di tutto il popolo greco”, ha detto Kammenos aggiungendo che quella dell’accordo tra la Grecia e i creditori è “l’unica strada possibile”.

Il ministro dell’Economia greco Giorgos Stathakis, intervistato dalla Bbc, ha detto che le banche greche hanno sufficiente liquidità per “un certo numero di giorni” e ha ribadito che il partito di governo Syriza intende far rimanere il Paese nell’eurozona.

Dopo l’esito del voto greco oggi è partito un giro di consultazioni fra il presidente della Commissione europea e i leader dei Paesi dell’area euro. Il presidente dell’esecutivo Ue, Jean-Claude Juncker, “si sta consultando con i leader democraticamente eletti degli altri 18 Stati dell’area euro e con i capi delle istituzioni Ue”, si spiega dalla Commissione.

Il presidente greco Prokopis Pavlopoulos, riferiscono fonti del governo greco, citate dal sito Ekathimerini, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Francois Hollande.

La Commissione europea è “pronta a riprendere a lavorare” con le autorità greche, ma “non può negoziare un nuovo programma senza un mandato dell’Eurogruppo”, ha detto il vicepresidente della Commissione europea con delega all’Euro, Valdis Dombrovskis. Il programma di salvataggio dell’Efsf è “scaduto” lo scorso 30 giugno e “la nuova richiesta per un programma dell’Esm è stata ricevuta, ma finora l’Eurogruppo non ha dato mandato alla Commissione di iniziare a negoziare”.

La vittoria del ‘no’ al referendum greco “sfortunatamente amplia il divario fra la Grecia e gli altri Paesi dell’area euro“, ha detto Dombrovskis. “Il ‘no’ rende le cose più complicate”, ha spiegato. Le autorità greche “hanno perso troppo tempo e troppe opportunità”.

La Germania è pronta a nuovi colloqui con Atene, ma l’avvio dipende dalle nuove riforme che saranno proposte, ha dichiarato il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert, assicurando che “la porta rimane aperta”. “La Grecia è un paese della zona euro. Tocca alla Grecia rimanerci“, ha sottolineato.

Per il ministro delle finanze finlandese Alexander Stubb, uno dei falchi del rigore nell’eurozona insieme al collega tedesco Wolfgang Schauble, “i negoziati possono riprendere solo nel momento in cui il governo greco accetta di cooperare e di impegnarsi ad adottare misure per stabilizzare l’economia pubblica del paese e attuare le riforme strutturali richieste per la sostenibilità del debito”.

Intanto il presidente russo, Vladimir Putin, ha discusso con Tsipras del risultato del referendum di ieri ed “espresso sostegno per i greci che devono superare le difficoltà che il Paese si trova ora davanti”, rende noto il Cremlino, precisando che la telefonata è avvenuta “su iniziativa di Atene”. Putin e Tsipras hanno anche discusso “di alcune questioni relative all’ulteriore sviluppo della cooperazione fra Russia e Grecia”.

Mentre in Grecia il ministero degli Interni greco ha pubblicato i risultati definitivi, relativi allo spoglio di tutte le schede, del referendum di ieri: il ‘no’ ha vinto con il 61,31 per cento dei voti, al ‘sì’ il rimanente 38,69 per cento. L’affluenza alle urne è stata del 62,5 per cento degli aventi diritto.

(Fonte: Adnkronos) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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