Donnafugata Film Festival 2015: Stanley Kubrick protagonista nella giornata di chiusura

Dal 14 al 23 agosto numerose occasioni per godere della settima arte sotto il fascino irresistibile del castello di Donnafugata

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Sotto il fascino evocativo e immortale del castello di Donnafugata si avvia alla conclusione il Donnafugata Film Festival, di scena dal 14 al 23 agosto e giunto quest’anno alla sua VII edizione. Curato dal direttore artistico Salvatore Schembari, il festival si è avvalso della partecipazione speciale di Francesco Calogero. La parte più corposa del programma è consistito nello ZodiacFilmFest, con un calendario ricco di proiezioni di ieri e oggi, tra generi che spaziano dal documentario al muto, per poi concentrarsi su temi fissi o dedicarsi ai singoli autori.

Dopo un’apertura tra Hitchcock e Sean Penn, il 15 agosto ha aperto le danze con l’omaggio a Vittorio Caprioli, celebre attore e regista, protagonista del panorama cinematografico e teatrale italiano dal secondo dopoguerra fino alla morte, avvenuta nel 1989. Alla presenza del figlio, Carlo Caprioli, sono stati proiettati Leoni al sole (1961) e Parigi o cara (1962).

La giornata di domenica 16 agosto si è svolta all’insegna di Cecil B. DeMille, padre dell’epoca d’oro di Hollywood, grazie a kolossal del calibro di Cleopatra, Sansone e Dalila e I dieci comandamenti, e membro fondatore dell’Academy of Motion Picture Arts and Sciences. Durante la serata sono stati riproposti The Squaw Man (1914), The Cheat (1915) e Carmen (1915).

Parallelamente, all’Arena del fossato, sono stati proiettati due film per rendere omaggio al genio visivo e creativo di James Cameron, ovvero Avatar (2009) e il film capolavoro del genere fantascientifico Terminator (1984), che lanciò definitivamente la carriera di Arnold Schwarzenegger.

Dopo un lunedì 17 agosto decisamente più sobrio, nonostante la proiezioni di classici come Mean Streets di Martin Scorsese e Lo scatenato di Franco Indovina, la giornata del 18 agosto ha voluto ricordare il 79° compleanno di Robert Redford, riproponendo uno dei suoi ultimi film da regista, il polemico Leoni per agnelli, con Andrew Garfield, Meryl Streep e Tom Cruise.

Come da programma, si è svolto anche l’incontro con Daniele Ciprì, regista protagonista di una fiorente stagione per il documentario italiano e premiato a Venezia nel 2012 per il suo secondo film di finzione, È stato il figlio; Ciprì ha presentato a Donnafugata il suo ultimo lungometraggio, La buca, con protagonisti Rocco Papaleo e Sergio Castellitto.

La giornata di mercoledì può dirsi all’insegna dell’omaggio a Nanni Moretti, complice l’anniversario del suo 62° compleanno: suggestiva la proiezione del suo esordio in Super 8, Io sono un autarchico, per poi proseguire la serata con Caos calmo e Il portaborse, quest’ultimi con Moretti solamente in qualità d’attore.

Attesa per il 20 agosto la proiezione di C’era una volta in America, capolavoro di Sergio Leone e pietra miliare della storia del cinema, qui proposto nella sua versione estesa da 220 minuti. La giornata proseguirà con una serie di documentari dedicati al noto quartiere catanese San Berillo.

Dopo un 21 agosto senza un comune denominatore ben preciso, con la proiezione di film magistrali (è proprio il caso di dirlo) come The Master di Paul Thomas Anderson e Il mestiere delle armi di Ermanno Olmi, il 22 agosto proseguirà con una selezione del periodo inglese di Alfred Hitchcock: saranno riproposti The Pleasure Garden (1925), The Lodger (1927) e The Manxman (1929), per continuare poi con Caccia al ladro (1955). Non è l’unico riferimento al maestro del brivido del festival, la giornata d’apertura, infatti, aveva visto la proiezione de La donna che visse due volte (1958).

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La giornata di chiusura, il 23 agosto, sarà interamente dedicata alla filmografia (proiettata quasi per intero) di Stanley Kubrick: si comincerà al mattino con Il bacio dell’assassino (1955), Rapina a mano armata (1956), Orizzonti di gloria (1957) per poi proseguire con Arancia meccanica (1971), Shining (1980) e 2001: odissea nello spazio (1968). La serata sarà dedicata, poi, a Barry Lyndon (1975), Il dottor Stranamore (1963) e Full Metal Jacket (1987), per chiudere in “bellezza” con Lolita (1962).   

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