Migranti, la Danimarca cede: ripartiti i treni dalla Germania

L’Ungheria prepara l’esercito per presidiare i confini. Stati Uniti: ok ad altri profughi provenienti dalla Siria

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Copenaghen – I collegamenti ferroviari tra Danimarca e Germania, interrotti ieri di fronte all’afflusso massiccio di migranti, sono ripresi. L’annuncio è arrivato dalle ferrovie danesi, DSB: oggi saranno di nuovo in servizio i treni che collegano Flensburg, in Germania, con Padborg, nella parte meridionale della Danimarca e i convogli lungo la linea Flensburg-Copenaghen. Un centinaio di migranti ha intanto trascorso la notte nella stazione di Flensburg.

Un gruppo di circa 240 migranti sbarcati a Rodby, dove vengono traghettati i convogli ferroviari provenienti dalla Germania, hanno potuto proseguire oggi il loro viaggio: ieri erano state circa 200 le persone che all’arrivo nella città danese si erano rifiutate di scendere dai treni e di farsi trasferire nei centri di accoglienza, e avevano chiesto invece di proseguire il loro viaggio con destinazione la Svezia.

Alcune persone hanno tentato di scappare, ma sono state arrestate e trasferite in un centro di accoglienza. Nel porto di Padborg ieri è stato negato l’attracco a una nave della compagnia Scandlines, proveniente dalla Germania, con a bordo 100 rifugiati.

IN GERMANIA ARRIVATI FINORA 450MILA RIFUGIATI – Fino a martedì scorso, dall’inizio dell’anno, sono arrivati in Germania 450mila rifugiati, di cui 37mila solo nella prima settimana di settembre. A fornire il dato aggiornato è stato il vice cancelliere tedesco Sigmar Gabriel, in un intervento in Parlamento. “La Germania ha registrato fino a due giorni fa 450mila rifugiati – ha detto – Ad agosto erano 105mila e nel corso dei primi otto giorni di settembre 37mila. E’ possibile che a settembre ne avremo più di 100mila”.

“Questo dimostra, francamente, che la ripartizione dei 160mila rifugiati in Europa non è che un primo passo, una goccia d’acqua nel mare”, ha sottolineato Gabriel, in un riferimento alla proposta presentata ieri dalla Commissione europea per la redistribuzione di 160mila richiedenti asilo da Ungheria, Grecia e Italia. Nei giorni scorsi, la Germania ha detto di aspettarsi che fino alla fine dell’anno saranno 800mila i rifugiati che entreranno nel Paese.

BUDAPEST PREPARA ESERCITO PER GUARDIA AL CONFINE – L’esercito ungherese si prepara intanto a svolgere un possibile ruolo di guardia al confine meridionale del Paese. I militari hanno avviato le esercitazioni – secondo quanto riportato dalla Bbc – per prepararsi ad assistere la polizia alla frontiera, dove migliaia di migranti arrivano ogni giorno dalla Serbia.

Entro la prossima settimana è atteso l’arrivo di altre 40mila persone, molte in fuga da zone di conflitto e dirette – attraverso l’Ungheria – verso la Germania, l’Austria e la Svezia. Un numero sostanzioso è proveniente da Paesi non in guerra e sono da considerare migranti economici, che devono rispettare le leggi sull’immigrazione degli Stati in cui arrivano.

Ecco perché la Svezia è la meta preferita: la legislazione svedese in tema di accoglienza è la più aperta tra quelle degli Stati dell’Unione Europea, la dimostrazione che questa Europa unita costruita ‘a spizzichi e bocconi’ è inadeguata alla realtà contemporanea e ha in sé i germi dell’autodistruzione.

STATI UNITI: PORTE APERTE AD ALTRI PROFUGHI SIRIANI – Intanto gli Stati Uniti hanno reso noto che apriranno le porte ad altri profughi siriani e stanno studiando le modalità con cui ospitarli. Nel porto greco del Pireo sono arrivati altri 6.194 migranti a bordo di tre traghetti, tutti provenienti dalle isole dell’Egeo.

(Agenzie)

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