Hollande ai sindaci francesi: “grande coalizione contro l’ISIS”. Partita la portaerei ‘Charles de Gaulle’ da Tolone

Il presidente della Repubblica Francese ha incontrato oggi tutti i sindaci del Paese, per coinvolgerli nella decisione di dichiarare guerra ai jihadisti. La squadra navale della portaerei ‘De Gaulle’ comprende anche un sottomarino nucleare, due fregate britannica, una belga e una australiana

Parigi – La portaerei nucleare francese ‘Charles de Gaulle‘ (R91), ammiraglia della Marine Nationale e punta di diamante della marineria militare europea, è salpata oggi da Tolone per raggiungere il Mediterraneo orientale e partecipare alla guerra contro l’Isis. A bordo la squadra aerea imbarcata con 26 cacciabombardieri, che saranno attivati appena arrivati al largo del Libano.

Dopo i sanguinosi attentati di Parigi di venerdì, il presidente François Hollande “ha deciso di impegnare” il gruppo aeronavale “nel Mediterraneo orientale prima di farlo proseguire per il Golfo persico“, ha spiegato l’ammiraglio René-Jean Crignola, comandante del gruppo aeronavale.

La Charles de Gaulle e i suoi 26 caccia – 18 Rafale e otto Super Etandard – impiegherà solo alcuni giorni per arrivare al largo della Siria o del Libano. “Nei prossimi giorni l’arrivo sul teatro di guerra dei caccia dellaCharles de Gaulletriplicherà le capacità attuali di azione della Francia“, ha sottolineato Crignola, che comanda l’intera Task Force 476, comprendente:

  • un sottomarino nuclerare, di cui la Difesa francese non ha voluto precisare la denominazione;
  • la petroliera ‘Marne‘,
  • la fregata di difesa aerea ‘Chevalier-Paul(Classe Orizzonte);
  • la fregata antisommergibili ‘La Motte-Piquet(Classe Georges Leygues);
  • le fregate della Royal Navy britannica ‘HMS Defender” e “HMS St-Albans“;
  • la fregata belga ‘Léopold Ier‘;
  • probabilmente anche una fregata australiana al momento imprecisata.

Il 13 novembre 2015 la Francia è stata attaccata sul suo territorio dall’Isis che ha provocato centinaia di vittime. Il 16 novembre il presidente della Repubblica ha annunciato davanti al congresso l’intensificazione delle operazioni militari contro l’Isis in Siria“, ha ricordato Crignola.

La missione partita oggi è la terza nel Vicino e nel Medio Oriente negli ultimi due anni. Due giorni dopo gli attacchi di Parigi e di Saint Denis, l’aviazione francese ha bombardato massicciamente Raqqa, capitale de facto del sedicente Stato Islamico nel nord della Siria.

In un raid di vaste proporzioni – e senza precedenti rispetto ai primi attacchi francesi in Siria di fine settembre – dieci cacciabombardieri Rafale hanno sganciato 20 bombe a guida laser su centri nevralgici dell’ISIS, tra cui un posto di comando e controllo, un centro di addestramento e un deposito di armi e munizioni.

Continueremo a bombardare nelle prossime settimane. Non ci sarà nessuna pausa e nessuna tregua“, aveva insistito il presidente Hollande davanti a deputati e senatori lunedì scorso a Varsailles, in una seduta solenne dei due rami del Parlamento francese riuniti in Congresso. “La Francia è in guerra. Siamo in guerra contro il terrorismo jihadista che minaccia il mondo intero“, aveva detto.

La Charles De Gaulle è appena partita, ci permetterà di triplicare la nostra capacità operativa“, ha invece detto oggi il presidente della Repubblica francese, parlando ai sindaci francesi. Hollande ha spiegato che l’appello alla comunità internazionaleper un’azione comune per annientare lo Stato Islamicosulla base di una “coalizione molto ampia che possa dare un colpo definitivo” all’internazionale della ‘Guerra Santa’ (jihad).

Questo pur sapendo, ha aggiunto, che “ci sono differenze tra i Paesi” – tra cui l’Italia, non citata da Hollande. Il capo dell’Eliseo ha però ricordato che l’Daesh (definizione di Isis in arabo, ndr) è “un esercito che minaccia il mondo intero“.

La prossima settimana, ha ricordato ancora, Hollande si recherà a Mosca e Washington per incontrare i presidenti Vladimir Putin e Barack Obama per coordinare le azioni. La prospettiva è la creazione di una grande coalizione internazionale contro l’ISIS nello spirito della Lotta per la Libertà, cui si unirà la Russia.

A Obama e Putin è offerta una storica occasione di riavvicinamento di due Paesi cardine per la stabilità mondiale, in uno spirito che si avvicina a quello più volte evocato di ‘Pratica di Mare’, con imprevedibili e positive conseguenze anche in Europa centrale, dove potrebbe cadere l’impostura che ha portato al potere partiti neonazisti spacciati per democratici in Ucraina. Non a caso i fondamentalisti islamici hanno alzato il tono anche in quella parte di est europeo.

(Agenzie, foto Reuters/Russia Today) © RIPRODUZIONE RISERVATA

Se hai gradito questo articolo, clicca per favoreMi piacesulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie.


Save the Children Italia Onlus