Verona, Comune revoca concessione della Gran Guardia a Islamic Relief Italia: “motivi di ordine pubblico”

Dopo l’annullamento dell’appuntamento di Treviso, previsto per il 1° Dicembre, anche l’amministrazione comunale scaligera ferma la manifestazione di ‘beneficenza’ della controversa onlus. La presenza del predicatore di odio antisemita Omar Abdelkafy e di altri discussi personaggi probabilmente alla base della decisione

Verona – La giunta comunale di Verona ha revocato l’uso dell’auditorium del palazzo della Gran Guardia alla onlus Islamic Relief Italia, che ha organizzato un tour ‘benefico’ per la raccolta di fondi da utilizzare per interventi umanitari (incontrollabili) in Siria. Per questo motivo la “Notte della speranza”, in programma per lunedì 30 Novembre, è stata annullata (anche se rimane ancora sul sito della controversa organizzazione con base generale a Birmingham e fondata nel 1984).

La decisione intervenuta ieri è stata argomentata con “motivi di ordine pubblico” difficili da immaginare, se non fosse stata prevista la partecipazione del noto imam e teologo islamista egiziano Omar Abdelkafi, che – come riporta il quotidiano scaligero ‘L’Arena’ – per il responsabile del Centro Islamico locale è “persona equilibrata, moderata e un sapiente dell’islam che si è sempre espresso contro il terrorismo”. 

Di avviso diverso una parte consistente degli osservatori occidentali, che considerano le personalità invitate antisemite, vicine a movimenti terroristici come Hamas e contigue all’islamismo jihadista.

L’annullamento di Verona segue di poche ore lo stesso provvedimento che ha cancellato la tappa di Treviso, dove la Fondazione Cassamarca ha revocato l’uso del proprio auditorium ai responsabili locali dell’associazione ‘benefica’ islamica.

In un articolo su ‘La Nuova Bussola Quotidiana’ di oggi (qui), l’islamista ed esperta di Medio Oriente Valentina Colombo si chiede perché noti predicatori di odio, antisemiti e contigui a organizzazioni terroristiche possano essere presenti in manifestazioni ufficialmente benefiche. Ma le decisioni di Treviso e Verona per il momento chiudono il discorso, quanto meno per il Veneto che mostra di avere spina dorsale nel trattare un tema come merita.

In realtà, analisti di questioni mediorientali sospettano che organizzazioni ufficialmente benefiche (a prescindere da Islamic Relief) raccolgano in modo organizzato fondi da utilizzare in parte in attività di assistenza umanitaria verso le popolazioni sofferenti in varie parti del mondo (peraltro insieme a omologhe organizzazioni occidentali, ndr), ma anche per supportare attività che di benefico non hanno proprio nulla.

(Credit photo: Wikipedia) © RIPRODUZIONE RISERVATA

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