A Verona la Lega Nord manifesta per la scarcerazione dei “secessionisti” veneti

Il segretario federale della Lega, Matteo Salvini ‘minaccia’: “liberateli o lo faremo noi”

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Verona – La Lega Nord è scesa in campo per protestare contro gli arresti che mercoledì scorso hanno portato in carcere 24 secessionisti veneti. Più che in campo, in piazza, anzi in piazza dei Signori a Verona, in una città resa frizzante dall’apertura di Vinitaly, la più importante kermesse sul vino e il mondo della vinificazione del mondo.

Secondo le cifre della Questura un migliaio di persone – secondo la Lega molti di più – si è riunito sotto lo sventolio di bandiere con il Leone di San Marco e con la stella alpina, per chiedere la liberazione dei 24 secessionisti arrestati a seguito delle indagini aperte dal tribunale di Brescia, con l’accusa di terrorismo.

Dal palco ha tuonato il segretario del Carroccio, Matteo Salvini: o gli indipendentisti arrestati mercoledì (con modalità assai discutibili, in verità) saranno liberati o li libererà la Lega. “Siamo qua pacificamente ma non siamo dei fessi, o tornano a casa subito e qualcuno chiede scusa o li tiriamo fuori noi“, ha detto Salvini. Molti militanti  hanno preso a spunto il ‘tanko’, la ruspa che gli indipendentisti avevano “blindato” (e reso quasi inamovibile), per connotare la protesta con toni ironici e sarcastici: le carriole travestite da carro armato o i modellini di tank hanno reso evidente come quel “Tanko2” non fosse efficace neanche a svolgere il lavoro originariamente previsto dal costruttore, il movimento terra, figurarsi per svolgere le funzioni di mezzo di combattimento.

Insomma, tra il lusco e il lambrusco – vista l’atmosfera veronese di questi giorni – un pressante invito ai magistrati per liberare i combattenti per la secessione del Veneto con il claudicante incedere. Più che truppe da sbarco “San Marco”, truppe da tressette all’osteria. Molti i cartelli che hanno invitano alla liberazione degli arrestati.

Siamo qua per difendere la libertà di pensiero e di parola – ha detto il segretario del Carroccio, Matteo Salvini – La scelta della Lega è una scelta non violenta. Contrariamente a quanti la vorrebbero sotto terra noi vogliamo seppellire la Fornero sotto 500 mila firme“.Dopo oggi, ha aggiunto, l’appuntamento è per il 25 aprile. “Sarà la festa di San Marco, sarà la festa della nostra liberazione, vogliamo discutere di politica senza galera in mezzo. Questa è un’indagine sbagliata con milioni di euro spesi per trovare una ruspa“, ha detto. “Liberi subito. Le galere sono fatti per i delinquenti e i mafiosi, non per i padri e le madri di famiglia. Gli investigatori non hanno trovato nemmeno una fionda e sfido chiunque a chiamare carro armato quella ruspa spara-supposte“, ha aggiunto Salvini.

Anche il fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, è arrivato alla manifestazione che la Lega Nord ha convocato a Verona per chiedere la liberazione dei secessionisti veneti arrestati. Parlando coi giornalisti, il “Senatur” ha detto di “sperare” di vedere la Lega delle origini in piazza dei Signori. “D’altra parte Roma non mantiene mai le promesse quindi questa e’ la normale reazione“, ha detto, sottolineando che “questo è il mio popolo“.

Presente alla manifestazione anche Gianni Fava, assessore all’agricoltura della Regione Lombardia, presente a Verona anche all’apertura di Vinitaly.

(Credit: AGI, Lega Nord)