Caccia abbattuto, Erdogan a sorpresa: “vorrei non fosse successo”, “spero non accada più”

Putin però preme l’acceleratore per sanzioni economiche e commerciali contro la Turchia. Non è ancor adetto che la situazione precipiti, anche se l’incontro richiesto dal presidente turco a Parigi non è stato ancora negato ufficialmente

Ankara – “Vorrei che non fosse success-, ma è successo. Spero che una cosa simile non accada di nuovo”. Recep Tayyp Erdogan, presidente della Turchia, dopo i toni alti e le velate minacce, ha compiuto un retrofront improvviso, esprimendo per la prima volta rammarico per l’abbattimento del caccia Sukhoi 24 russo a opera di un F16dell’aviazione turca.

Secondo il Jerusalem Post, nel corso di un intervento pubblico nella provincia occidentale di Balikesi, il presidente turco ha aggiunto che la conferenza sul clima di Parigi potrà essere un’opportunità per smorzare le tensioni con Mosca. Per questo ha rinnovato la richiesta di un incontro col presidente russo, Vladimir Putin, a margine del vertice di Parigi, che inizia oggi a Parigi. 

Nel frattempo, il ministero degli Esteri di Ankara ha raccomandato ai cittadini turchi di evitare tutti i viaggi non essenziali in Russia alla luce dell’escalation di tensioni con Mosca.

Il ministero ha invitato a evitare i viaggi non urgenti “in attesa che la situazione si chiarisca“. Una decisione conseguente a quella decisa a Mosca, che ha invitato i cittadini russi in Turchia a lasciare il Paese, invitando poi a non compiere viaggi in Turchia.

Dalla Russia nessun cenno di Putin verso Erdogan, ma dal ministero degli Esteri hanno fatto trapelare che il presidente turco è considerato imprevedibile, sottolineando che le ultime parole quasi di scusa sono in netto contrasto con quanto minacciato prima, quando Erdogan ha invitato Mosca a “non scherzare con l fuoco”.

Intanto, in Russia sono state predisposte norme verso la Turchia, come la cancellazione dei voli charter; il bando all’impiego di cittadini turchi a partire dal 1° gennaio prossimo; bando o restrizioni sulle importazioni di prodotti turchi e bando o restrizione all’attività di compagnie turche; problemi per i turchi che lavorano in Russia, circa 87mila e per chi commercia con la Russia.

Deciso anche il rafforzamento dei controlli nei porti sul Mar Nero, ma anche sui trasp orti su gomma turchi che operano in Russia e sugli aerei turchi diretti in Russia. Bandita la vendita di pacchetti turistici per la Turchia, da da parte di tour operator russi. Dal 1°gennaio verrà sospeso l’accordo bilaterale sui viaggi dei turchi in Russia e il relativo regime di esenzione dai visti.

Queste sono le misure “per la sicurezza nazionale e per la protezione dei cittadini russi da azioni criminali e illegali el’applicazione di misure economiche straordinarie nei confronti della Turchia”, contenute nel decreto del presidente russo, Vladimir Putin, firmato questa sera, secondo le agenzie russe che ne hanno diffuso i primi particolari.

Si vedrà a Parigi se il richiesto incontro chiarificatore potrà aver luogo e se sortirà effetti, ma la tensione tra Russia e Turchia complica il quadro geostrategico e rischia di compromettere la strategia contro l’Isis.

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