Salone di Ginevra 2017, iniziato il count-down

Oggi la proclamazione dell’Auto dell’Anno 2017, con l’Alfa Romeo Giulia tra le finaliste. Domani e dopodomani i tradizionali press days, dedicati alla stampa e agli operatori di tutto il mondo, poi dal 9 al 19 Marzo l’apertura ai visitatori, che potranno vedere direttamente i 99 debutti. Accordo PSA-Opel in dirittura d’arrivo, ma anche il probabile annuncio dell’alleanza tra Tata e VW-Audi. Il mondo dell’auto è in grande fermento

Ginevra – sono le ultime ore di relativa quiete attorno al complesso del Palexpo di Ginevra, sede del tradizionale Salone dell’Automobile di inizio primavera, quest’anno giunto all’edizione numero 87 avendo sullo sfondo il raggiungimento dello storico accordo tra Gruppo PSA e General Motors per l’incorporazione della Opel/Vauxall, operazione che consente la nascita del secondo gruppo automobilistico europeo, dopo Volkswagen. E la casa di Wolfsburg potrebbe perfino annunciare durante la conferenza stampa l’avvio della cooperazione con il costruttore indiano Tata, strategico per lo sviluppo delle piattaforme a basse emissioni su cui il gruppo tedesco punta nel prossimo futuro.

Sul lago Lemano sono previste 99 anteprime mondiali e 27 europee, con l’Italia a giocare un ruolo di primo piano su entrambi i fronti.

L’Alfa Romeo Giulia è tra le finaliste per l’aggiudicazione del premio ‘Auto dell’Anno 2017’. Annuncio alle 15 di oggi pomeriggio, proprio dal Palexpo. Le sette finaliste sono Le sette finaliste sono l’Alfa Romeo Giulia, la Citroën C3, la Mercedes Classe E, la Nissan Micra, la Peugeot 3008, la Toyota C-HR e la Volvo S90/V90. Secondo alcun rumors tra gli addetti ai lavori, il Suv della Casa di Sochaux e l’Alfa Romeo Giulia sarebbero in lotta per la vittoria finale.  

Ma grande Italia protagonista a Ginevra, dove il debutto più atteso è quello della Ferrari 812 Superfast, la nuova berlinetta 12 cilindri che sarà “la Ferrari stradale più potente e prestazionale della storia“, come recita il comunicato di Maranello dello scorso 16 Febbraio. Sullo stesso segmento delle supercar, debutto atteso della Lamborghini Huracan Performante, fresca del record al Nürburgring, così come della Pagani Huayra Roadster.

Su un piano diverso si pone l’avveniristica Pininfarina Fittipaldi EF7, realizzata in collaborazione con il due volte campione del Mondo di F1 e due volte vincitore della 500 Miglia di Indianapolis, Emerson Fittipaldi. Alla one-off torinese, risponderà quella della Italdesign, che svelerà in anteprima la Zerouno, una berlinetta con motore V10 e cilindrata di 5,2 litri con cui la casa di Moncalieri debutta nell’esclusivo settore delle vetture per facoltosi collezionisti, prodotte in serie ultra-limitata. Fine per cui è stata fondata l’Italdesign Automobili Speciali, presentata proprio a Ginevra. Altra supersportiva capace di attirare gli sguardi, la McLaren 720S Super Series, da cui ci si attendono prestazioni ai vertici della categoria. 

Oltre alle hypercar, si parlerà italiano anche tra le auto ‘normali’.

FCA presenterà in anteprima europea l’attesissima Alfa Romeo Stelvio, il primo Suv della casa del Biscione dopo oltre un secolo di storia, che sfilerà nell’esclusiva ‘First Edition’. Dal fronte Jeep, anteprima europea anche per la Compass, un Suv compatto orientato a completare la gamma. Fiat presenterà la serie limitata della 500 dedicata ai 60 anni della iconica utilitaria, nata a Torino il 4 Luglio del 1957, realizzata solo in versione cabrio, con un’inedita verniciatura bicolore. Esordio ginevrino anche per la nuova Abarth 595 Pista e per la serie limitata e numerata Abarth 695 Yamaha XSR e la due ruote Yamaha XSR900 Abarth, nate dalla partnership tra Abarth e Yamaha Motor Europe.

Costruttori tedeschi, francesi e asiatici non giocheranno un ruolo secondario a Ginevra. La Opel probabilmente già durante il Salone entrerà ufficialmente nell’orbita del Gruppo PSA, e punterà i riflettori sul Suv CrossLand X, primo frutto della cooperazione industriale Psa-Opel già operativa da cinque anni. Suv in primo piano anche per il gruppo Psa, con il Peugeot 5008 da sette posti, il concept Citroen C-Aircross e il Suv premium DS7 Crossback. Uno sguardo al futuro la Peugeot lo getta con la Instinct Concept, un’interpretazione francese di shooting brake a guida autonoma.

In casa Renault riflettori puntati sull’Alpine 110, che segna il ritorno sul mercato dello storico marchio transalpino. Ma Renault prosegue nel rinnovamento di tutta la gamma e dopo Kadjar è la volta della sorella maggiore Captur adeguarsi ai nuovi stilemi del marchio

Dal gruppo britannico Range Rover-Jaguar, attesissimo il debutto del nuovo Range Rover Velar, che si colloca a metà strada tra l’Evoque e lo Sport. Attesa, ancora, per la Bmw Serie 5 Touring,

Porsche porta a Ginevra la Panamera Sport Turismo, declinazione “station” pronta ad inaugurare un nuovo segmento. 

Ford ha già svelato la nuova Fiesta, ma al Salone di Ginevra debutterà la Fiesta ST200, dotata di un motore 1.5 tre cilindri turbo.

Dall’Asia, detto del probabile accordo Tata-VW, Hyundai ha già confermato la presenza della i30 Wagon, mentre Infiniti, premium brand Nissan, presenterà la Q60 Project Black SLexus, che è l’omologo brand di Infiniti per Toyota,  sarà presente con la ibrida LS500h, mentre Mercedes, presenterà la lussuosa Classe E Cabrio e l’esagerata Mercedes-Maybach G 650 Landaulet. Cambia invece parecchio la nuova generazione di Suzuki Swift, al debutto europeo in vista della prossima commercializzazione. 

Altra citycar molto attesa è la Toyota Yaris, anche con una simpatica declinazione sportiva.

Arriveranno invece presto sul mercato la Volkswagen Arteon, prossima ammiraglia del marchio, che si posizionerà al di sopra della Passat, ma prima della Phaeton, di cui è atteso il debutto prossimamente la versione full electric e con autonomia di 500 km.

Sul fronte Volvo,  attesa seconda generazione di Volvo XC60, che prosegue l’offensiva di mercato del brand svedese. 

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.