Audi e-tron, ‘Road to Zero Emissions’ a passo di carica

A Cortina d’Ampezzo, Madonna di Campiglio e in Alta Badia consegnate le prime Audi e-tron in Italia, in ossequio alla vocazione ambientale e a una strategia di sviluppo della mobilità sostenibile. La strategia verso l’elettrificazione della gamma comprende partnership in tutta Europa: con Enel in Italia ed Austria per le infrastrutture stradali, con E.on in Ungheria per un impianto fotovoltaico all’avanguardia 

Verona – L’Audi e-tron, il primo SUV Premium della casa di Ingolstadt, è già disponibile nelle concessionarie italiane, ma ha un ruolo storico per la casa dei Quattro Anelli: è l’avanguardia di una ‘spedizione’ lungo la ‘Road to Zero Emissions’, l’elettrificazione della gamma che entro il 2025 (ossia domani…) vedrà ben 12 modelli completamente elettrici in listino. 

Uno sforzo che coinvolge tutto il Gruppo VW, come sapranno i nostri quattro lettori, che comporta una condivisione di valori col territorio. Audi è partner della FISI, Federazione Italiana Sport Invernali, e in questo ambito fornisce servizi di mobilità da sempre contraddistinti per efficienza e rispetto per l’ambiente. 

Nei giorni le Audi e-tron sono state consegnate alle località montane di Cortina d’Ampezzo, Madonna di Campiglio e Alta Badia, territori in cui vengono sviluppati progetti locali dedicati alla mobilità sostenibile. Audi è partner di Cortina d’Ampezzo, dal 2017 e – collaborando con i player locali come la Fondazione Cortina 2021 – porta avanti iniziative e progetti sul territorio nell’ottica di una riqualificazione territoriale e della promozione della mobilità sostenibile in vista degli appuntamenti futuri, come i Campionati del Mondo di Sci Alpino del 2021 e le Olimpiadi Invernali del 2026, per le quali la località dolomitica è ancora in corsa. 

Audi e-tron è l’auto ufficiale del Comune ampezzano, e per questo la casa dei Quattro Anelli è coinvolta direttamente nello sviluppo delle infrastrutture di ricarica sul territorio: grazie alla partnership con ENEL X sono già oggi disponibili dell’utenza locale e turistica due colonnine di ricarica con quattro postazioni. Nei giorni scorsi, il sindaco di Cortina d’Ampezzo Gianpietro Ghedina e il presidente della Fondazione Cortina 2021 Alessandro Benetton hanno potuto provare in anteprima l’Audi e-tron. 

Lo stesso è successo a Madonna di Campiglio, dove Adriano Alimonta, Presidente dell’Apt Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena e Joseph Masè, Presidente del Parco Naturale Adamello Brenta, sono stati tester d’eccezione della prima SUV full electric della casa di Ingolstadt, partner della città fin dal 2014. Un territorio che Audi intende supportare nella politica di efficientamento ambientale con la fornitura di una flotta di Audi e-tron a tutto il Parco dell’Adamello Brenta, che fa parte della Rete Europea e Mondiale dei Geoparchi sotto l’egida dell’UNESCO, come dimostrazione concreta della sinergia oggi realizzabile tra tecnologia avanzata e ambiente, anche per la promozione del turismo sostenibile che coniughi ambiente e sviluppo.

  • Audi e-tron (Antigua blue)
  

E ancora, anche con l’Alta Badia la casa di Ingolstadt ha intrapreso una collaborazione per lo sviluppo di un approccio sostenibile per tutto il comprensorio, testimoniata dalla partnership con il Consorzio Skicarosello Corvara, con Dolomiti Superski e con Alta Badia Brand, i cui presidenti – Andy Varallo, Sandro Lazzari e Andrea Pertot – hanno potuto provare in anteprima l’Audi e-tron sulle strade locali. 

Audi è impegnata nello sviluppo della mobilità elettrica a 360°, con un ruolo attivo che si traduce nella implementazione di partnership con produttori di elettricità, per lo sviluppo delle reti infrastrutturali e per la produzione stessa di energia rinnovabile. Rientra in questo quadro l’accordo con Enel X per l’integrazione dei servizi di ricarica nell’offerta di acquisto della Audi e-tron in Italia, ma anche il progetto EVA+ per la realizzazione di un’infrastruttura di ricarica veloce per veicoli elettrici lungo strade e autostrade di Italia e Austria in collaborazione con Verbund.

Audi AG è anche parte della joint venture “Ionity”, impegnata creare la rete di ricarica ad alta velocità più grande d’Europa. In Ungheria, la partnership con E.on consentirà la costruzione del più grande impianto fotovoltaico a tetto, che dal 2020 produrrà 9,5 gigawattora all’anno di energia rinnovabile. Un progetto che rientra nel più ampio programma della casa dei Quattro Anelli per rendere carbon neutral tutti gli stabilimenti entro il 2030.

L’impianto sarà installato presso i centri logistici dello stabilimento di Győr, e i lavori di costruzione inizieranno nel mese di agosto di quest’anno. La produzione di energia rinnovabile sarà avviata nei primi mesi del 2020.

Siamo impegnati nella razionalizzazione delle risorse e vogliamo ridurre drasticamente l’impatto ambientale dei nostri prodotti. Circa il 70 per cento del fabbisogno termico di Audi Ungheria è già soddisfatto dall’energia geotermica, ma il nostro obiettivo è ottenere uno stabilimento che sia totalmente carbon neutral. Tramite la realizzazione del nuovo parco solare, ci avviciniamo a grandi passi a questo risultato”, ha dichiarato Achim Heinfling, Amministratore Delegato di Audi Ungheria.

L’impianto realizzato da E.on utilizzerà le superfici di copertura dei due centri logistici, ciascuna di circa 80mila metri quadrati, un’estensione capace di ospitare 35.000 celle solari, che consentirà di produrre oltre 9,5 gigawattora (GWh) di elettricità, corrispondenti al fabbisogno annuale di 5.000 famiglie, riducendo le emissioni di CO2 di 6.000 tonnellate annue. Un passaggio fondamentale per rendere ecocompatibili gli impianti produttivi, come ha chiarito Peter Kössler, Membro del Board per la produzione di Audi AG, dichiarando che “Entro il 2030, tutti i nostri stabilimenti saranno a impatto climatico zero“, un obiettivo per cui il “ricorso alle energie rinnovabili è determinante”.

Insomma, Audi è lanciata a ….passo di carica elettrica nella ‘Road to Zero Emissions’. Ne vedremo delle belle…

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.