Deprecated: Hook custom_css_loaded is deprecated since version jetpack-13.5! Use WordPress Custom CSS instead. Jetpack non supporta più il CSS personalizzato. Leggi la documentazione WordPress.org per scoprire come applicare gli stili personalizzati al tuo sito: https://wordpress.org/documentation/article/styles-overview/#applying-custom-css in /customers/8/8/d/horsemoonpost.com/httpd.www/newsite/wp-includes/functions.php on line 6085 Criminalità, operazione “Ghost car”. La Polizia Stradale individua 15mila veicoli intestati a prestanome | HORSEMOON POST
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Criminalità, operazione “Ghost car”. La Polizia Stradale individua 15mila veicoli intestati a prestanome

Delinquenti, clochard, nomadi e perfino persone decedute da tempo risultavano intestatarie di auto e veicoli commerciali usati dalla criminalità per commettere reati in tutta Italia

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Roma – In queste ora è in corso in tutta Italia una poderosa operazione della Polizia Stradale, che ha scoperto oltre 15mila veicoli risultanti intestati a 14mila prestanome della criminalità. Oltre 10mila veicoli saranno radiati a seguito dei controlli.

L’operazione “Ghost car” ha consentito di individuare autovetture, di grossa e piccola cilindrata, e veicoli commerciali intestati in maniera fittizia e utilizzati per la commissione di reati. I veicoli sono stati usati per commettere reati e l’intestazione fittizia ha permesso per anni di sfuggire a ogni controllo e sanzione. Tra i veicoli sequestrati, anche Rolls Royce e Ferrari.

L’azione della Polizia Stradale ha evidenziato come il 70% dei veicoli intestati attraverso prestanome nel 2012 avessero circolato privi di copertura assicurativa. L’indagine delle forze dell’ordine ha consentito di appurare che intestatari fittizi dei veicoli fossero non solo esponenti della criminalità, ma anche clochard, nomadi e senza fissa dimora e perfino persone decedute da tempo.

I veicoli ”fantasma” potevano circolare senza pagare pedaggi autostradali, contravvenzioni e soprattutto potevano eludere i controlli delle forze dell’ordine quando venivano utilizzati per commettere anche gravi reati.

Alcuni di questi veicoli sono stati coinvolti in gravissimi incidenti stradali, come quello avvenuto nell’ottobre del 2011, in cui tre giovani persero la vita schiacciati contro il pullman del Torino Calcio.

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