Il siciliano “Salvo” trionfa alla Semaine de la critique a Cannes

Il noir italiano sulla mafia vince il Grand Prix ed il Prix Revelation al Festival di Cannes

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Un trionfo tutto italiano, anzi siciliano. “Salvo”, primo lungometraggio dei registi Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, ha sbaragliato la concorrenza, portando a casa i prestigiosi premi della Cinquantaduesima Settimana della Critica del 66° Festival di Cannes. Un noir indipendente che stravince questa edizione, aggiudicandosi non soltanto il Grand Prix du Jury, presieduto dal regista portoghese Miguel Gomes, ma anche il Prix Revelation, assegnato dalla giuria guidata da Mia Hansen-Løve.

Il film d’esordio dei due registi siciliani è ambientato in una Palermo infernale, di cui si vogliono raccontare le vicende sanguinose senza soffermarsi però solo sull’aspetto della criminalità. Salvo, il protagonista interpretato dal palestinese Saleh Bakri, è un sicario della mafia che uccide senza pietà. Un giorno si reca in casa dell’uomo a cui dovrà sparare e vi trova Rita (interpretata da Sara Serraiocco), sorella cieca della vittima, che inspiegabilmente riacquisterà la vista proprio durante il conflitto a fuoco tra i due. Il killer decide quindi di rapirla e portarla con sé, ma tra i due si instaurerà uno legame fortissimo, profondo e complice.

Non sarebbe corretto definirlo film di genere, in quanto gli elementi contenuti in questo noir indipendente sono parecchi: il dramma esistenziale si mescola al romanzo di formazione, in un contesto tipico del film d’azione. Quel che è certo è che Grassadonia e Piazza hanno cercato di raccontare un lato quasi fantascientifico del sicario mafioso: il senso di colpa, la sofferenza, il cuore che prende coscienza di sé di fronte a un “miracolo” divino.

La pellicola vede anche la partecipazione di Luigi Lo Cascio, nei panni di un bottegaio palermitano che nutre un sentimento ambiguo di attrazione e odio nei confronti del mafioso Salvo; un personaggio che, secondo gli autori, descrive perfettamente il rapporto tra il piccolo borghese palermitano e il potere.

Prima di aggiudicarsi i prestigiosi premi della Settimana della critica a Cannes, “Salvo” ha ricevuto altri premi nei cinque anni di lunga gestazione: nel 2008, il film ha ottenuto unamenzione speciale al Premio Franco Solinas per la sceneggiatura, mentre nel 2009 ha vinto i 140.000 euro del Production Award del TorinoFilmLab. Prodotto da Acaba Produzioni e Cristaldi Pictures, “Salvo” è coprodotto per la Francia da Mact Productions e Cité Films, mentre le vendite internazionali sono assicurate da Films Distribution. Sorprende però che il film non abbia ancora un distributore italiano. Si spera che, grazie alla visibilità di Cannes, possa finalmente arrivare nel grande schermo anche in terra natia.

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Claudia Fiume

Laureata in comunicazione con una tesi sul rapporto tra il reale e l'immaginario nel cinema, ho collaborato per alcune testate online come web content editor. Collezionista di immagini sul desktop e di ricettari disordinati su cui annotare imprese culinarie più o meno riuscite. Quando non faccio niente di tutto questo, twitto in modo compulsivo di tv, attualità e social media. Su THE HORSEMOON POST scrivo di tutto questo, ma anche di cinema e lifestyle.