Tecnologia

Ritorna la norma “ammazza blog”, multe salate per chi non rettifica

Scelta Civica ha depositato un progetto di legge con una norma che sta agitando la rete: l’obbligo di rettifica per i blogger. In caso di violazione, una multa che può arrivare fino a 16mila euro.

Decreto Ammazza Blog

Il blog non è una testata giornalistica e, spesso, per prendere le dovute distanze (e cautele), i blogger inseriscono questa formula: “Questo sito viene aggiornato senza alcuna periodicità e la frequenza degli articoli non è prestabilita. Questo sito non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale o una testata giornalistica ai sensi della legge n. 62 del 07/03/2001“.

Ma, se dovesse passare una proposta di legge depositata da Scelta Civica – il movimento dell’ex premier Mario Monti -, potrebbe persino essere superflua. Infatti, si torna a parlare di norma “ammazza blog” con lo scopo di arginare il fenomeno della diffamazione su internet su qualsiasi tipo di sito informatico.

Nella proposta, sottoscritta anche da tredici deputati del Centro, “le dichiarazioni o le rettifiche sono pubblicate entro quarantotto ore dalla richiesta, in testa alla pagina, prima del corpo dell’articolo, con le stesse caratteristiche grafiche, la stessa metodologia di accesso al sito e la stessa visibilità della notizia cui si riferiscono“.

In caso di mancato obbligo di pubblicazione della rettifica, il blogger rischierebbe una multa che va tra gli 8.000 e i 16.000 euro. In pratica, per chi si sentirà offeso da un post di un blogger – che, per sua natura, è un commentatore e non un informatore – potrà avvalersi non solo degli articoli del codice penale che fanno riferimento alla diffamazione e all’ingiuria ma anche dell’obbligo per il gestore del blog di rettificare quanto scritto entro due giorni.

La rettifica – uno dei doveri fondamentali di un giornalista -, pertanto, verrebbe estesa a chi giornalista non è, limitando di fatto la libertà di manifestazione di pensiero di chi, attraverso il blog, vuole liberamente dire la sua, considerato il pericolo di ricevere una batosta pecuniaria. Anche se è naturalmente vero che un blogger dovrebbe attenersi sempre ad un comportamento etico e ai fatti, quando pubblica un’invettiva contro chicchessia.

Bisognerebbe, poi, capire se la norma, firmata da Stefano Dambruoso e depositata il 6 giugno scorso, una volta approvata, possa essere applicata anche ai social network – perché Facebook e Twitter sono “siti informatici” – giacché il sistema delle reti sociali non prevede l’inserimento di una rettifica su uno status o su un tweet.

Staremo a vedere. Nel frattempo, la rete è già scatenata…

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Walter Giannò

Blogger dal 2003, giornalista pubblicista, ha scritto su diverse piattaforme: Tiscali, Il Cannocchiale, Splinder, Blogger, Tumblr, WordPress, e chi più ne ha più ne metta. Ha coordinato (e avviato) urban blog e quotidiani online. Ha scritto due libri: un romanzo ed una raccolta di poesie. Ha condotto due trasmissioni televisive sul calcio ed ha curato la comunicazione sul web di un movimento politico di Palermo durante le elezioni amministrative del maggio 2012. Si occupa di politica regionale ed internet.