Turismo nello spazio, arriva PayPal Galactic

Una nuova frontiera nei pagamenti “extra-terrestri” si apre grazie a PayPal Galactic, iniziativa che cerca di trovare risposte agli acquisti nello spazio.

Si affaccia all’orizzonte una rivoluzione “spaziale” per gli acquisti: tra qualche anno questo potrebbe non essere più fantascienza ma una realtà a portata di mano… e di portafoglio. Sì, perché potrebbe esplodere presto il turismo sulla Luna e in orbita, con prezzi che renderanno la propria vacanza “fuori dal comune”. A lanciare la sfida futuristica è John Spencer, fondatore e presidente di Space Tourism Society, colosso specializzato nel del turismo spaziale, in occasione del quindicesimo compleanno di Paypal. 

Nasce infatti PayPal Galactic, l’iniziativa che cerca di trovare risposta ai pagamenti “extra-terrestri”. Si tratta di una nuova frontiera di forte interesse per le grandi imprese soprattutto dal momento che lo sviluppo di iniziative spaziali “non ha problemi di soldi – precisa Spencer -. Dieci miliardari sono attivi nel settore del turismo spaziale. Anche il governo americano aiuta, con le autorità molto utili e propense alla commercializzazione del turismo spaziale. Stiamo costruendo una nuova industria”.

E persino Hollywood è in lizza per aprire i suoi studios nello spazio, insieme a molte Università interessate a condurre in orbita le loro ricerche. Ma non è finita. ”In cinque-dieci anni – dice Anuj Nayar, di PayPal – ci saranno i primi esemplari di ‘hotel spaziali’”. “Hotel, impianti – aggiunge Spencer – ma anche piste da ballo in orbita dovranno essere pagate e da qui la mossa di PayPal”.

Un programma, quello messo a punto da Paypal, che permetterà di dar vita ad un sistema ottimale per le transazioni galattiche. E David Marcus, amministratore delegato di Paypal, non ha dubbi: “Una cosa è chiara: noi non useremo contanti nello spazio. PayPal ha già portato avanti i pagamenti via Internet, sui cellulari e attraverso le frontiere terrestri. Siamo ansiosi di spingere i pagamenti dal nostro mondo al prossimo, e non solo”.

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Rosalia Bonfardino