Orrore in Siria, video mostra due prigionieri sgozzati dai ribelli

Guerra psicologica usata dalle due parti che si fronteggiano in Siria, sciiti e sunniti, Hezbollah contro Al Qaeda

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Immagini raccapriccianti e di inaudita violenza son state pubblicate sul sito ‘Syrian Documents’. Mostrano la brutale esecuzione per sgozzamento di due uomini, uno dei quali sarebbe, secondo il sito, il sacerdote francese Francois Murad, ucciso domenica nella provincia di Idlib, nel nord della Siria, ed erroneamente definito ”vescovo” dal portale.

L’identità delle due vittime non può essere verificata con certezza, vista la bassa qualità del video. Resta comunque impressionante la violenza con cui i due uomini vengono sgozzati lentamente fino al taglio completo della testa, sotto lo sguardo di un centinaio di uomini che esultano, urlano “Allahu akbar” (“Dio è grande”) e filmano la scena con i loro cellulari. In una zona di aperta campagna, un uomo mostra tre ‘imputati’, inginocchiati e incappucciati, e pronuncia la sentenza a loro carico. Alla scena sono presenti numerosi bambini e bambine, che serberanno a vita nelle proprie menti quella violenza assurda.

Uno dei tre viene risparmiato, perché non ci sono prove sufficienti a suo carico, gli altri due vengono condannati a morte per collaborazione con il regime di Bashar al-Assad. L’uomo, presumibilmente un militante del fronte ribelle al-Nusra, legato ad al-Qaeda, parla in arabo, ma è evidente che non è la sua lingua madre. Quindi si avvicina alla sua prima vittima – forse Murad, che il sito definisce erroneamente “vescovo” – e comincia a sgozzarla con un coltello, mentre la gente gli si stringe intorno, urla soddisfatta, filma la scena. Poi è la volta della seconda vittima, alla quale è riservata la stessa orribile sorte, che il video mostra nel dettaglio.

La Coalizione nazionale siriana accusa il regime di Bashar al-Assad di realizzare video shock “per gettare discredito sulla rivoluzione siriana”.  Un’inchiesta sarebbe stata aperta da parte degli insorti, per verificare la veridicità dei fatti. «Se verrà dimostrato che si tratta di una simulazione – hanno affermato in una nota gli oppositori – la Coalizione siriana, in collaborazione con il Consiglio militare siriano, arresterà i responsabili e si impegnerà affinché vengano sottoposti a un processo giusto».

Secondo i ”primi risultati” delle indagini della Coalizione, l’audio del video è stato probabilmente ”manomesso”. Nel comunicato gli insorti forniscono una ulteriore chiave di lettura. «Recenti informazioni indicano che il regime di Assad ha iniziato a realizzare simili video, su consiglio della Russia, per gettare discredito sulla rivoluzione siriana – si afferma nel comunicato diramato a Istanbul – Invitiamo chiunque abbia informazioni legate a questo incidente a riferirle agli organismi della Coalizione siriana nelle aree liberate.

Va ricordato che padre Pierbattista Pizzaballa, rettore della Custodia di Terra Santa, ha smentito categoricamente che una delle persone uccise barbaramente – secondo un preciso rituale già seguito da al Qaeda in Iraq e Afghanistan – sia padre François Mourad, ucciso invece a Ghassanieh, all’interno del monastero francescano.

Le foto pubblicate rispettivamente da Adnkronos (a destra) e AsiaNews (a sinistra) mostrano particolari diversi, con evidente ricorso alla manipolazione. Un ulteriore elemento di confusione nel ginepraio siriano, che può essere fermato solo con un accordo multilaterale e non con interventi a favore di una delle parti in lotta. Il contrario di quel che vuole fare Barak Obama.

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NOTA

Avremmo potuto pubblicare il video della decapitazione rituale eseguita in Siria, non importa da chi. Non lo abbiamo fatto per una precisa scelta, giacché riteniamo ogni pena capitale barbara. Figurarsi quella eseguita in modo terrorista. La presenza di quei bambini ci ha turbato in modo profondo. Su questo giornale quel tipo di video non li vedrete mai, a costo di qualche visita in meno. Pazienza.