“Turismo e acqua”: ecco il messaggio del Pontificio Consiglio

Un messaggio volto a promuovere un turismo ecologico, rispettoso e sostenibile per spingere politici, imprenditori e turisti a un “cambiamento di mentalità che porti ad adottare uno stile di vita diverso, caratterizzato dalla sobrietà e dall’autodisciplina”.

acqua

CITTÀ DEL VATICANO – Un turismo che si muova secondo criteri di green economy per dar vita a “un’economia il cui impatto ambientale si mantenga entro limiti accettabili”: è quanto auspicato dal Messaggio del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli itineranti, stilato in vista della Giornata mondiale del Turismo che, come di consueto, sarà celebrata il 27 settembre.

E sarà ”Turismo e acqua: proteggere il nostro comune futuro” il tema di quest’anno volto a “promuovere un turismo ecologico, rispettoso e sostenibile, che può certamente favorire la creazione di posti di lavoro, sostenere l’economia locale e ridurre la povertà”. Secondo le stime del Dicastero, infatti, lo scorso anno sono stati più di un miliardo i turisti internazionali, ma sono spaventose le cifre relative alla mancanza di risorse idriche: nel mondo, infatti, una persona su tre vive in un Paese a scarsità d’acqua, ma nel 2030 è probabile che la carenza colpisca quasi la metà della popolazione del pianeta.

“La Dottrina Sociale della Chiesa – si legge nel documento – insiste sulla validità e l’applicazione di questo principio, con riferimenti espliciti all’acqua” e la gestione sostenibile dell’acqua è una “risorsa naturale è una sfida di ordine sociale, economico e ambientale, ma soprattutto di natura etica, a partire dal principio della destinazione universale dei beni della terra, che è un diritto naturale, originario, al quale si deve sottomettere tutto l’ordinamento giuridico relativo a tali beni”.

E arriva dunque il monito del Pontificio Consiglio che invita “tutti coloro che sono coinvolti nel settore del turismo” a muoversi sulla base di una “forte responsabilità nella gestione dell’acqua”, per far sì che questo settore diventi “effettivamente fonte di ricchezza a livello sociale, ecologico, culturale ed economico”. Ma non manca l’appello anche a politici, imprenditori e turisti esortati a “cambiamento di mentalità che porti ad adottare uno stile di vita diverso, caratterizzato dalla sobrietà e dall’autodisciplina”.

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