DDL UE contro il fumo, a Palermo fa tappa “Save The Choice”
La protesta di “Save The Choice” contro il provvedimento dell’UE anti-fumo arriva anche nel capoluogo siciliano.
Tappa palermitana del tour nazionale contro la direttiva europea sui prodotti del tabacco, promosso da Save the Choice, comitato indipendente per la difesa delle libertà individuali, attivo in varie iniziative di sensibilizzazione e informazione della cittadinanza, tra cui la campagna per l’agenda digitale.
Proseguirà fino a domenica 21 luglio in città la raccolta di firme, via tablet, con invio immediato agli europarlamentari, per dire no al provvedimento, votato mercoledì 10 luglio dalla Commissione europea ENVI (Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare) e che prevedrà la vendita obbligatoria di pacchetti coperti per il 75% da immagini terrificanti, il divieto di utilizzo di copri pacchetti, il bando delle sigarette slim, al mentolo e nei formati elettronici e forti restrizioni alle e-cig.
Oltre 7mila le firme finora raccolte dal comitato, sia nelle piazze italiane che sul sito www.savethechoice.it e sui social media, Facebook, Twitter e Google Plus. La petizione è stata sostenuta da noti personaggi del panorama economico e sociale, dal politologo Edward Luttwak al presidente di Assoelettrica Chicco Testa, passando per il giornalista Filippo Facci e il parlamentare del Pdl Antonio Martino.
Il testo europeo sarà discusso e votato in sessione plenaria il prossimo 9 e 10 settembre. In caso di parere favorevole da parte del Consiglio dell’Unione Europea che rappresenta tutti i governi degli stati membri, l’Europa avrà soltanto qualche mese per adeguarsi alle nuove norme e applicarle. Con la conseguenza di subire in Italia, non soltanto, severe e controproducenti imposizioni che poco hanno a che vedere con la prevenzione, ma anche una perdita di molti degli oltre 200mila posti di lavoro nei settori della coltivazione del tabacco e nelle tabaccherie.
«A Bruxelles è prevalsa la linea più illiberale – ha dichiarato Annalisa Chirico, portavoce del comitato Save the Choice, a commento del voto di mercoledì 10 luglio- forse qualcuno pensa davvero che si possa estirpare il fumo vietando le sigarette al mentolo, o ricoprendo i pacchetti di sangue e denti marci? Ci auguriamo che ritorni il buon senso, in occasione del prossimo voto in plenaria. La criminalizzazione di un vizio in nome di una crociata ideologica assesta un duro colpo alla nostra libertà, con effetti economici del tutto negativi».
“Oggi tocca al tabacco, domani a quali prodotti?” è il claim che Save the Choice ha scelto per la sua petizione nazionale che, lontana dall’essere un’apologia del fumo, non è nient’altro che un’energica presa di posizione a favore dell’individuo e della libertà d’impresa e di consumo.
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