Si è aggravato il bilancio dell’incidente ferroviario di Santiago de Compostela: 77 morti, 140 feriti (video)

Il Papa si è unito al dolore dei pellegrini periti nella tragedia accaduta alla vigilia dei festeggiamenti per la festa di San Giacomo, annullati. L’Unità di Crisi della Farnesina: ambasciatore sul posto, esclusa presenza di gruppi di italiani. Al momento la pista più seguita è quella dell’incidente. Secondo “El País” il treno viaggiava a 190 km/h. Gaffe dell’ufficio stampa del Primo Ministro, Mariano Racoy, con un copia-incolla scandaloso

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Si è aggravato il bilancio delle vittime del disastro ferroviario accaduto ieri sera intorno alle 20.42 alle porte di Santiago de Compostela, località galiziana meta di pellegrinaggio mariano per la presenza del notissimo Santuario della Vergine Maria. Le vittime sono arrivate a 77, 140 i feriti, alcuni in condizioni molto gravi. Un bilancio pesantissimo.

Il treno, che viaggiava sulla tratta da Madrid a Ferrol, è deragliato nei pressi di una curva di solito affrontata a 60/80 chilometri orari, mentre si teme che ieri sera viaggiasse a ben 220 km/h. Secondo il quotidiano spagnolo “El País” il treno procedeva a 190 Km/h. Sul posto operano ancora i soccorritori dei vigili del fuoco, della Guardia Civile e dell’ADIF (Amministrazione delle Infrastrutture Ferroviarie), che con l’ausilio di gru stanno spostando i rottami del treno. La pista più accreditata per il disastro è quella dell’incidente, anche se la sicurezza con cui questa lettura dei fatti veniva propinata ieri sera andrebbe vagliata con più attenzione, per fugare ogni minimo dubbio su altre ipotesi più gravi. La velocità di marcia sembra essere sotto accusa, richiamando inevitabilmente l’errore umano. Per Samuel Juarez, delegato del governo in Galizia, secondo quanto riporta El Mundo, al momento dell’incidente il treno procedeva a 220 km/h in un tratto in cui la velocità massima consentita era di 80 all’ora.

Le immagini diffuse sui circuiti internazionali

Secondo alcune testimonianze al vaglio degli investigatori, il macchinista avrebbe pronunciato una frase significativa – «è deragliato, che faccio… che faccio» – che farebbe propendere per l’errore umano. L’uomo, che avrebbe riportato solo leggere ferite, sarebbe stato visto aggirarsi sul posto in stato di choc, subito dopo il disastro. Si tratta del più grave incidente ferroviario avvenuto nel Paese negli ultimi 40 anni.

L’Unità di Crisi della Farnesina ha reso intanto noto che l’ambasciatore in Spagna, Pietro Sebastiani, è sul posto con il console onorario, «per verificare l’eventuale presenza di italiani». «Non ci risulta, come riportato da fonti stampa, la presenza di un gruppo di italiani precisano dal ministero degli Esteri – stiamo verificando la presenza di eventuali connazionali. Le autorità locali non hanno ancora stilato la lista delle vittime». Secondo il quotidiano spagnolo El Mundo a bordo del treno c’era un gruppo di ragazzi italiani. “Le autorità spagnole – ha riporta il quotidiano spagnolo nell’edizione online – sono già in contatto con il governo italiano per contattare le famiglie“. Tuttavia questa circostanza al momento non ha trovato conferme.

Papa Francesco si è unito al dolore delle familiari delle vittime. «Il Papa – ha riferito il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, da Rio de Janeiro – è stato informato dell’incidente e naturalmente si unisce al dolore delle famiglie delle vittime». Papa Francesco, ha aggiunto padre Lombardi, ha invitato a «vivere con fede questo momento di dolore».

L’ufficio stampa del Primo Ministro Racoy è in queste ore sotto la bufera delle critiche, per la diffusione di un comunicato stampa di condoglianze redatto con il metodo del “copia/incolla”, che si riferisce nella chiusa al terremoto che lunedì ha colpito la città cinese di Gansu. Nella nota scandalosa al governo “si dice” «costernato per la notizia del deragliamento del treno Alvia nei pressi di Santiago de Compostela», ma poi esprime «le più sentite condoglianze per la perdita di vite umane e per i danni materiali che ha portato il terremoto che ha colpito questa sera la città di Gansu».

Ultimo aggiornamento del 25 Luglio 2013, ore 12.18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA