Razzismo contro la Sicilia su Facebook: messaggi farneticanti tifano per la scomparsa dell’isola

Si dice che la mamma degli idioti sia sempre incinta e pochi messaggi non sono la regola. Ma forse è il tempo – per i siciliani onesti – di chiedersi in cosa abbiamo sbagliato e cosa non facciamo per ribaltare il giudizio e il pregiudizio sulla nostra isola. La Sicilia vive una condizione che non risente di queste parole da manicomio, ma della realtà vergognosa in cui l’abbiamo ridotta noi siciliani

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Capita che una sera ci si imbatta in tre post sul social network più frequentato al mondo, scritti sicuramente da qualcuno che non sta bene. Nell’impossibilità di verificarne gli autori, ne oscuriamo le identità, anche per non fare pubblicità a questi idioti matricolati, che esprimono in modo farneticante idee razziste.

Nel primo post – scritto da una donna (ma non è del tutto certo sia un profilo reale) – si legge: «Cari siCULi! Per tutti quelli che vorrebbero fuggire da questa vostra terra bruciante, noi abbiamo un rifugio per voi. Una vera e propria oasi di relax, dotata di ogni comfort. Dai pasti bilanciati alle docce rilassanti, non vi mancherà nulla». Sotto viene riportata una foto che palesa quale sia il resort consigliato: il campo di sterminio di Aushwitz.

Nel secondo si dà conto dell’esistenza di un gruppo (rigorosamente chiuso): “ETNA, nuova eruzione: CANCELLERA’ SICILIA E SICILIANI?. Finalmente ci risiamo” dice la descrizione del gruppo “L’Etna si è risvegliata in un’eruzione di tutto rispetto. Sarà la volta buona che riuscirà a spazzare via quell’inutile isola ed il relativo inutile popolo? Attendiamo speranzosi…”.

Infine nel terzo post si può leggere un programma filosofico: «la sicilia» scrive il filosofo del piffero, maestro di  ortografia all’università dell’ignoranza, di cui trattiamo – «è il vero problema dell’italia (ignoranza in par condicio); se non esistesse a maggior parte della criminalità, della disoccupazione e degli idioti non esisterebbe. mi auguro che presto una grossa eruzione li uccida tutti sti infami. Non meritano d’esserere al mondo. La fine di pompei dovete fare. Minchioni miserabili».

Evidentemente si tratta di provocatori o, nella ipotesi migliore, di emeriti imbecilli, deliranti. In quella peggiore si tratta di un repertorio di razzismo ripugnante. Punto e a capo.

Da siciliani perbene quali noi siamo abbiamo il dovere di denunciare queste manifestazioni inneggianti l’Olocausto per un bis in salsa sicula: il solo riferimento alla Shoa ripugna – deve ripugnare – ogni persona perbene. Tuttavia, occorre fare una riflessione che vada al di là di queste insensatezze e chiedersi se ci sia qualcosa che i siciliani dovrebbero fare per far cessare – o ridurre al minimo sindacale – le critiche che piovono sulla Sicilia e sulle pessime pratiche d’uso nell’isola.

Analisi che andrebbe fatta – con la crudezza della verità che fa male – non per evitare che imbecilli matricolati esercitino l’apparato vocale e le capacità di digitazioni in discussioni dissennate, ma per migliorare la vita dei siciliani e la condizione della Sicilia, che dice con chiarezza una cosa: la regione con le maggiori potenzialità inespresse sta morendo soffocata da due mafie, lo Stato e il controstato. La prima mafia si presenta con le vesti di una pubblica amministrazione lenta, farraginosa, piena di inefficienze e di corruttele (provate da chi scrive…), dove la conoscenza personale fa fluire le pratiche, gli appoggi politici decidono le sorti di un’attività (anche questo provato di persona personalmente, direbbe il Catarella del “Commissario Montalbano”). Dall’altra la criminalità che opprime l’economia con una pressione altrettanto soffocante, ma con un’efficienza e una protervia impareggiabili e sfrontate.

Le banche e la criminalità sono gli unici centri di potere a detenere liquidità oggi, nel mezzo di questa crisi devastante. Ne deriva una propensione a uscire dai confini dell’isola molto più accentuata che in passato. Non è un caso se pochi giorni fa il Consiglio dei Ministri ha decretato lo scioglimento per infiltrazioni mafiose di Sedriano, il primo comune del nord Italia a subire tale onta.

Pensare che la Sicilia sia “il” problema italiano manifesta scarsa conoscenza della storia degli ultimi 200 anni e del continuo sequestro patito dalla gente normale – il “ppopolo” – da parte della cosiddetta classe dirigente, entro cui metterei anche la mafia: sempre classe dirigente è, anche se del controstato, dell’illegalità, dell’alleanza del diavolo.

Però è altrettanto fuorviante pensare che la Sicilia sia depositaria di torti dal “potere romano”, perché di quel potere è stato ed è partecipe una larga fetta di classe dirigente siciliana, adusa a cambiare schieramenti politici più che spazzolini da denti; incline al cerchiobottismo; ammalata di visibilite; impudente a scavalcare fronti politici con la stessa capacità acrobatica dei trapezisti del Circo Equestre. La conseguenza più diretta – negli ultimi due secoli – è stata che il popolo ha finito per copiare la maleducazione del potere, mutuandone vizi e intrallazzi, profittando del denaro pubblico con modalità spregiudicate, strafottendosene del bene comune al grido del detto popolare “cu mangia fa muddichi” (chi mangia produce quelle molliche di cui si ciba il popolo). Una semplificazione voluta e una scorciatoia etica per non ammettere, una volta e per sempre, che la Sicilia sta male perché i siciliani se ne fottono. Per quieto vivere o per noia.

La conseguenza più devastante per l’isola è che gli acrobati della politica, gli scambiatori di voti, i Cagliostro della partitocrazia e i professionisti dell’antimafia parolaia hanno finora prevalso, ma non ne ha beneficiato l’economia isolana che si deve scontrare (si veda l’ultimo rapporto Svimez) con numeri da panico, emigrazione da svuotamento di capacità, perché caratterizzata da fuoriuscita di cervelli medi (professionisti, insegnanti, imprenditori, il tessuto connettivo di un territorio), indispensabili a innovare. Gongolano i criminali che mandano i figli nelle università e che si preparano a diventare classe dirigente “pulita”, ma forti dei sistemi spicci delle consorterie di famiglia.

Su questo la Sicilia si deve interrogare e i siciliani dobbiamo riflettere. Andare dietro a certi imbecilli ci serva per ritrovare dignità di appartenenza, senso della realtà e voglia di riscatto. Nel “nodd” si incontrano più persone innamorate della Sicilia di quanta se ne incontrino nella stessa Sicilia. Eppure c’è sempre una meraviglia che si legge negli occhi di chi vorrebbe trasferirsi a vivere nel caldo mediterraneo della Trinacria: perché  una terra tanto meravigliosa ha così gravi problemi nel XXI Secolo?

Già, perché?

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20 pensieri riguardo “Razzismo contro la Sicilia su Facebook: messaggi farneticanti tifano per la scomparsa dell’isola

  • 04/11/2013 in 17:30:18
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    Personalmente ho segnalato ai signori di facebook piu’ volte la pagina, le foto porno e le immagini di violenza presenti nella pagina in questione. Ma pare che tutto cio’ non rappresenti nessuna violazione per i signori di facebook. Complimenti ai moderatori di facebook. Spero a questo punto che le forze dell’ordine riescano a far terminare quest’insulto grave gratuito

  • 29/10/2013 in 19:56:17
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    Sono siciliano. Bell’articolo, contenuti interessanti. Ma te lo chiedo per favore: cancella quel “più migliore”.

    Non prendertela a male, se si vuole rispondere all’ignoranza altrui non si possono commettere simili gravi errori, perché così facendo non si fa altro che dare ragione a questi deficienti, purtroppo.

    Grazie comunque per il tuo lavoro e continua su questa scia. Un caro saluto.

    • 29/10/2013 in 23:47:53
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      Ti ringrazio della segnalazione. Spiegherei perché e da cosa è uscito, ma sembrerebbe una scusa. Grazie, errore comunque grave, se di disattenzione lo sarebbe ancor di più.

  • 29/10/2013 in 18:50:05
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    Anzichè giocare a ping pong ossia commentando e rispondendo ai commenti, sud vs nord e quant’altro, dico solo che siamo tutti italiani e che se mi permettete siamo tutti nella m………….a .Sono anch’io siciliana ma non approvo certi commenti che i miei corregionali hanno fatto, si può esprimere la propria indignazione con correttezza e senza rasentare la trivialità.

  • 29/10/2013 in 15:23:27
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    ignoranti e basta! ma vi posso assicurare che ne sono rimasti pochi io sn siciliana e vivo al nord da 12 anni e posso dire che quando ti conoscono bene ti apprezzano e ti lodano piu di un conterraneo infatti a me guai chi tocca la mia sicilia ma guai chi mi tocca anche il veneto il succo e mai giudicare senza conoscere e soprattutto senza aver vissuto veramente in un posto sono idioti anche i siciliani che dicono che al nord sono tutti freddi ecc e pregiudizi soliti..

    • 29/10/2013 in 15:52:41
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      Ho lo stesso tipo di esperienza, Francesca. (VS)

  • 29/10/2013 in 14:37:01
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    il problema nn sono questi minchioni chi scrive queste idiozie sono persone vuote senza cultura che nn conoscono la storia e che dalleparole un bossi calderoli Borghezio ne fanno…. personalmente penso che a dare un immagine distorta della sicilia e dei siciliani siano tutte queste fiction che danno in tv…. questa estate un amica e’ venuta in vacanza sicilia….. nn nego che in chat mi sembrava un po preoccupata, mi chiedeva come erano le strade come doveva comportarsi ecc……….. quando ha finito le vacanze mi ha detto che ha passato una settimana bellissima e che vorrebbe tornare.

  • 29/10/2013 in 14:27:44
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    vorrei dire a questi porci un paio di cose….partiamo dal fatto lavorativo…qui noi abbiamo le raffinerie…i tumori e tutte le malattie del caso.Raffiniamo la benzina e ci costa piu di voi.Allo schifoso che ha scritto questa cosa farei notare solo che al nord c’è una delinquenza a livelli assurdi e gli immigrati la sono i padroni di tutto,qui in sicilia vendono accendini!!!la disoccupzione che c’è qui dipende da voi stronzetti che vi comprate le raffinerie e qualunque altra cosa qui in sicilia con le sedi legali nel vostro bel nord andando a lavorare in giacca e cravatta senza la sicilia e il sud sareste tutti a fare i muratori ma neanche quello perche non voglio offendere i veri muratori che si rompono la schiena tutti i giorni.Pensate di piu e parlate meno schifosi

    • 29/10/2013 in 15:47:42
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      Siccome sono siculo come lei, oltre che dirigere questo spazio, mi posso permettere di dire che lei argomenta in modo scomposto e poco educato. Sa, il siciliano è parte fondamentale dell’italiano, se lei non sa argomentare meglio, non è colpa di altri

  • 29/10/2013 in 14:09:48
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    Beh,da siciliano lo dico,e,non hanno tutti i torti.Siamo sempre pronti a sbandierare la nostra sicilianità,a tenere alto il nostro orgoglio ma,quando si tratta di fare qualcosa di concreto,facciamo spallucce e stiamo zitti.Tipically Siciliano.
    Qui abbiamo il mare,il sole,il cibo…si.Ma abbiamo comuni strapieni di infiltrazioni mafiose,lavoro che manca(un pò dovunque questo),problemi di microcriminalità molto elevati…senza contare disservizi e problemi di ogni genere.E’ totalmente inutile marciare su citazioni passate di artisti,filosofi e figure importanti,una volta la Sicilia era la chiave di tutto,ora siamo l’ultima ruota del carro,il bacino raccatta immigrati,il cuscinetto di sopportazione…siamo lo spettro di una regione.Da turista mi vergognerei per l’amministrazione e tutto,siamo veramente allo sfacelo.Invece di fare i combattenti delle cause perse su internet,bisognerebbe attivarsi per tutto il resto.Ma lamentiamoci,che in questo siamo campioni mondiali!

    • 29/10/2013 in 15:51:45
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      Il senso del mio articolo è questo. Di fronte a certe affermazioni farneticanti – quali quelle riportate – c’è solo da allargare le braccia. Però io penso che se è vero che ogni pregiudizio sia errato, non sempre sia altrettanto immotivato. Insomma, che noi siciliani siamo colpevoli del degrado della Sicilia. Non altri. Prima lo capiamo, prima operiamo per risolvere i problemi, in un’ottica di lungo termine. Da un giorno all’altro non è possibile.

  • 29/10/2013 in 10:25:43
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    E’ perfettamente inutile stare a spiegare a questa”gente” chi siamo noi siciliani!!
    Ricordiamoci di loro quando saranno colpiti da calamità naturali (terremoti e alluvioni) e “aiutiamoli” nello stesso modo!! bleah!!

  • 29/10/2013 in 08:45:42
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    Sono solo dei poveri ignoranti invidiosi.
    Qui abbiamo il mare, il sole, la cultura, e soprattutto… il cervello!
    Quello che a loro manca.
    Sarà stato qualche leghista (alcuni purtroppo esistono ancora) che nostalgico della vecchia idiozia della loro politica razzista ha dato sfogo ed ha esibito la sua ignoranza e demenzialità tipica.
    Non vale nemmeno la pena di commentare. Basta dire solo una cosa:
    “La Sicilia è la chiave di tutto” come diceva Goethe… Se avessero vissuto 1/4 delle vicessitudini siciliane quei palloni gonfiati non oserebbero parlare così… pazienza, tanto ormai sono rimasti in pochi e presto si zittiranno di vergogna.

  • 29/10/2013 in 07:37:18
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    Il vero cancro dell’Italia non è la Sicilia, perchè la criminalità esiste ovunque.Secondo me è l’idiozia e la vacuità umana.In Sicilia c’è la mafia, ma in tutta Italia pullulano forme di violenza estrema, tutto questo succede perchè le condanne per reati gravi sono irrisorie o inesistenti.Tutti delinquono perchè sanno che dopo qualche mese sono cani sciolti e liberi di continuare a nuocere.Il vero cancro dell’Italia sono i governanti che se la sono mangiata lasciandoci con le braghe nel culo.

    • 29/10/2013 in 11:28:43
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      COLORO che scrivono queste cose è solo gente frustrata con gravi problemi poveretti vivono nell entro terra del nord non conoscono il mare conoscono solo le montagne x cui essendo gente chiusa mentalmente guardano solo la tv e poverini commentano senza sapere ciò che scrivono fanno solo pena e tanta tenerezza uscite da queste montagne girate e poi commentate ok montanari

      • 29/10/2013 in 11:45:19
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        E dov’è scritto siano del nord gli autori di queste idiozie?

        • 29/10/2013 in 14:31:57
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          secondo lei uno del sud puo scrivere ste minchiate??

          • 29/10/2013 in 15:54:56
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            E perché al nord che hanno di meno della gente del sud? Io penso che l’ignorante sia il vero cittadino del mondo. Vogliamo commentare pregiudizi con altri pregiudizi? No, grazie

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