Ucraina, 500mila in piazza per l’Europa. Abbattuta e decapitata la statua di Lenin (con 24 anni di ritardo…)
Grande protesta a Kiev per la mancata firma dell’accordo di associazione con l’Unione Europea. Manifestanti chiedono le dimissioni di Yanukovich. Tymoshenko all’opposizione: “Non vi arrendete e non trattate”. Il presidente ucraino riceve le telefonate di Barroso e Ban. Catherine Ashton arriverà nel paese in settimana
Decine di migliaia di manifestanti si sono radunati in Piazza Indipendenza a Kiev contro il presidente filorusso Viktor Yanukovich. Nel cuore della città i dimostranti hanno abbattuto una statua di Lenin con l’aiuto, si legge sul sito “KyivPost”, di una fune d’acciaio. Quindi, l’hanno decapitata, al grido di “Yanukovich sei il prossimo” e intonando l’inno nazionale ucraino. I manifestanti, 500mila oggi, secondo gli organizzatori della protesta (per gli osservatori indipendenti circa 100mila), chiedono le dimissioni di Yanukovych, a giudizio loro colpevole di avere ceduto alle pressioni russe e non avere siglato l’accordo di associazione con l’Unione Europea.
L’ex premier ucraina Yulia Timoshenko mette in guardia l’opposizione guidata dall’ex campione mondiale di pugilato Vitali Klitschko rispetto ai rischi di una trattativa e di un accordo con il governo di Kiev. “Non si arrendano e non si siedano con loro al tavolo” negoziale, ha chiesto la 53enne ex premier in una lettera letta dalla figlia Yevguenia Timoshenko a Kiev davanti alla marea di manifestanti. “Yanukovich ha perso la sua legittimità nel momento in cui non ha firmato l’accordo di associazione con l’Unione Europea”, ha aggiunto la Tymoshenko, che sta scontando una condanna a sette anni di carcere. Anche la scorsa notte, nonostante il gelo, in migliaia hanno presidiato la Piazza dell’Indipendenza, divenuta il luogo simbolo della protesta.
Intanto, l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’UE, nonché vicepresidente della Commissione Europea, Lady Catherine Ashton, sarà in missione a Kiev in settimana “per sostenere una via d’uscita dalla crisi politica” in Ucraina. La Commissione europea, ha riferito di una conversazione telefonica tra il presidente José Manuel Barroso e Yanukovich.
Nel corso del colloquio, si legge in una nota, Barroso “ha ribadito la necessità di una soluzione politica alle tensioni attuali, attraverso il dialogo con l’opposizione e la società civile”. Il presidente della Commissione europea ha poi rinnovato l’appello perché vengano “rispettate le libertà civili e sia esercitato il massimo della moderazione”. Infine, Barroso ha riconfermato la volontà dell’Ue di firmare con Kiev l’Accordo di associazione – procedura sospesa dall’Ucraina nei giorni scorsi – una volta che saranno rispettate le condizioni poste da Bruxelles.
Yanukovich ha ricevuto una telefonata anche dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon che gli ha espresso la sua preoccupazione per la situazione nel Paese e lo ha invitato a mantenere un dialogo pacifico con l’opposizione. Yanukovich, riferisce un comunicato dell’Onu, ha assicurato a Ban che intende avviare una serie di consultazioni per ridurre la tensione nel Paese.
Credit: Adnkronos, Sergei Chuzavkov / AP, NBCNEWS.COM