Lo scandalo dei Pronto Soccorso al “collasso” in Italia
Invece di “posti letto” spesso ci sono “posti barella” o, più facilmente, posti in piedi. I medici dell’Anaao-Assomed indicano le cause di un’altra delle “perle” italiane
“Il dramma del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, dello stazionamento dei pazienti anche per giorni in attesa di ricovero in condizioni precarie, insicure e non dignitose, fino a certi casi limite, sta diventando l’unica caratteristica “nazionale” del Servizio Sanitario“. Lo affermano i medici associati all’Anaao-Assomed, puntando il dito su un fenomeno che riguarda molte regioni d’Italia, se non tutte, dove i posti letto di emergenza sono spesso sostituiti da “posti barella” o da “posti in piedi” (o a terra) tout court.
La causa di questo intollerabile stato di cose è “il taglio progressivo dei posti letto ospedalieri, specie nel settore pubblico, fino a livelli che ci relegano agli ultimi posti in Europa“, affermano i medici associati Anaao, tagli che arrivano “negli ultimi 10 anni a punte di oltre il 20% in Friuli, Basilicata, Liguria, Puglia, Sardegna“.
Questi tagli sono motivati dalla necessità di controllare la spesa sanitaria, schizzata a livelli incontrollabile, ma secondo l’Anaao la volontà è anzitutto di “rideterminare al ribasso le dotazioni organiche di medici ed infermieri e dalla miope politica di contenimento dei costi attraverso la drastica riduzione del turn over, fino al blocco completo nelle Regioni soggette a piani di rientro“.
A questi tagli non si è rimediato con “nuovi modelli organizzativi della medicina del territorio, per cui in tantissime aree del Paese, non vi sono adeguate alternative al ricorso all’ospedale ed i fatti di cronaca riportano sempre più spesso storie di pazienti che devono essere assistiti e curati in Pronto Soccorso in condizioni di promiscuità e precarietà“.
In questa situazione, a parte la sicurezza precaria di molte astanterie di “Pronto Soccorso” di nosocomi del Nord, del Centro e del Sud del Paese, i medici sono assaliti da un “senso di frustrazione, umana e professionale“, perché costretti a “dover lavorare in queste condizioni“, e motivati a “a promuovere azioni di forte protesta e denuncia a difesa del Servizio Sanitario Pubblico e dello stesso dettato deontologico“.
Per questo la Segreteria Nazionale ANAAO-ASSOMED ha intenzione di tenere desta l’attenzione del Paese “sulla drammatica condizione dei Pronto Soccorso” e “richiama Ministero e Regioni ad intervenire per garantire il diritto alla cura e quello a curare“.
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