Crisi Ucraina. Nato: i russi sono pronti a blitz in 3-5 giorni. Rasmussen: “Errore storico”

Il Comandante Supremo delle Forze Alleate in Europa ha descritto la situazione a est dell’Ucraina come ”estremamente preoccupante”: i militari russi sono dislocati ai confini con l’Ucraina. Il silenzio della Russia è preoccupante. Il Segretario Generale della NATO ha rinnovato il monito: “Mosca ritiri le sue truppe e rispetti gli obblighi internazionali”

20140402-saceur-north-atlantic-council-for-mins-660x438

Brussels – Altro che ritiro, la minaccia militare al confine con l’Ucraina resta sul campo. La Russia ha dislocato ai confini con l’Ucraina tutti i militari e le capacità che le sarebbero necessari per mettere a segno un’incursione di proporzioni significative nel sud o nell’est del paese nell’arco di tre-cinque giorni. Lo ha spiegato al Wall Street Journal il Comandante Supremo delle Forze Alleate in Europa (SACEUR, Supreme Allied Commander in Europe, ndr), il generale Philip Breedlove, descrivendo la situazione come estremamente preoccupante” perché la “forza russa è in un elevato stato di prontezza operativa e potrebbe muoversi in ogni momento” (Russian force is in a high state of readiness and could move at any time).

“Abbiamo zero indicazioni che (il dispiegamento militare, ndr) si stia ritirando o ritornando nelle caserme”, ha aggiunto Breedlove, che ha spiegato come la NATO non possa “confermare in ogni modo, aspetto o forma che stia andando fuori dall’area di potenziale scontro“.

Per dare la misura delle dichiarazioni, il Comandante Supremo Alleato ha fornito alcune indicazioni. Le 40mila unità dell’esercito russo ammassate al confine con l’Ucraina “includono reparti di supporto per attività aeree e di elicotteri, ospedali militari da campo e reparti equipaggiati per la guerra elettronica“, dotazioni che non costituiscono il bagaglio indispensabile per mantenere la sicurezza di un’area, ma per attaccare massivamente qualcuno che si ritiene come nemico.

Meetings of the Foreign Ministers at NATO Headquarters in Brussels - Press Conference NATO Secretary General Anders Fogh Rasmussen
Anders Fogh Rasmussen, Segretario Generale della NATO, nel corso della conferenza stampa conclusiva del Consiglio Nord Atlantico svolto a livello di Ministri degli Esteri dall’1 al 2 aprile a Brussels (Foto NIDS/NATO Multimedia Library)

Questo scenario è stato commentato dal Segretario Generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, durante la conferenza stampa di chiusura del Consiglio del Nord Atlantico a livello di Ministri degli Esteri, tenutosi al Quartier Generale dell’Alleanza Atlantica il 1° e il 2 aprile. “Non esiterei a definirlo un errore storico” se la Russia dovesse intervenire in Ucraina, ha commentato Rasmussen, che ha poi aggiunto di condividere “realmente le preoccupazioni espresse dal SACEUR“, ribadendo di non aver visto “alcuna significativa riduzione” nella presenza delle forze russe al confine con l’Ucraina. “Sappiamo anche che le Forze armate russe sono in stato di massima allerta – ha aggiunto il numero uno dell’Alleanza – Questo è veramente motivo di grande preoccupazione“.

Se i russi dovessero intervenire, ha avvertito ancora Rasmussen, “questo porterebbe a un ulteriore isolamento internazionale” di Mosca, “avrebbe conseguenze enormi per le relazioni tra la Russia e il mondo occidentale, sarebbe un errore di calcolo con enormi implicazioni strategiche“. Quindi ha rinnovato il monito a Mosca perché “ritiri le sue truppe e rispetti gli obblighi internazionali, avviando un dialogo costruttivo con il governo ucraino“.

Secondo Rasmussen le dichiarazioni russe sulla crisi Ucraina lasciano pensare che Mosca “voglia ristabilire una sfera di influenza sullo spazio ex sovietico“. Il numero uno dell’Alleanza ha poi fatto sapere che da Mosca non è arrivata alcuna reazione alla decisione di ieri della Nato di sospendere la collaborazione con la Russia.

VIKTOR YANUKOVICH E L’ANNESSIONE DELLA CRIMEA– ”Una tragedia” per l’Ucraina. Così l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich, fuggito in Russia alla fine del mese scorso, ha definito l’annessione della Crimea alla Russia. In una intervista rilanciata dall’emittente russa Dozhd Tv, Yanukovich ha assicurato di poter convincere il presidente russo Putin a discutere le condizioni per cui la penisola potrà riunirsi all’Ucraina. Dichiarazioni che si commentano da sole.

OBAMA E GLI AIUTI – Nel frattempo, il presidente Obama ha espresso la propria soddisfazione per il “via libera” del Congresso Americano al piano di aiuti a favore dell’Ucraina. Il testo comprende anche un sistema di sanzioni mirate allo scopo, ha spiegato la Casa Bianca, di “imporre costi a individui o entità responsabili di atti di violenza contro la popolazione ucraina o responsabili di atti che stanno pregiudicando la pace, la stabilità, la sovranità o l’integrità territoriale” del Paese.

(Credit: Adnkronos/Ign)