Cuba, il regime comunista dichiara il “Venerdì santo” giornata festiva

Assecondata una richiesta formulata due anni fa da Benedetto XVI

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L’Avana – Il regime comunista cubano ha decretato ufficialmente il Venerdì Santo della Pasqua cattolica come festività nazionale, assecondando così una richiesta formulata da Papa Benedetto XVI nel marzo del 2012, in occasione del suo viaggio apostolico nell’isola caraibica.  Lo ha annunciato il quotidiano ufficiale Granma.

L’assemblea nazionale ha adottato a dicembre il nuovo codice del Lavoro che istituisce il Venerdì santo di ogni anno come giornata festiva nazionale“, riporta il quotidiano del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba (Pcc), nell’avvicinarsi della Settimana Santa cattolica.

Nel corso della sua visita a Cuba, alla fine di marzo 2012, Benedetto XVI aveva chiesto al presidente cubano Raul Castro di inserire il giorno della Passione di Gesù Cristo nella lista dei giorni dichiarati festività nazionale. Raul Castro, succeduto al potere a suo fratello Fidel nel 2006, aveva accettato di dichiararlo festivo per il 2013 in via “eccezionale“, in attesa che parlamento si pronunciasse sull’argomento.

In un regime monolitico come quello cubano, comunista ortodosso, la decisione assume un valore di particolare importanza sulla via dell’apertura dell’isola al mondo. La fede cristiana è forte nei cubani, nonostante l’ostracismo di Stato.

(Credit: TMNews)