Ucraina nel caos, Nato in stato di allerta: ritorna il clima della “Guerra Fredda”

L’Alleanza Atlantica rafforza la presenza di navi e aerei a oriente, timori per un allargamento delle tensioni ai Paesi membri della NATO

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Brussels, Nato HQ – Tensione altissima in Ucraina, alla vigilia di cruciali colloqui a quattro di domani, a Ginevra. Nel giorno in cui anche il presidente russo, Vladimir Putin, ha avvertito che il Paese è sull’orlo della guerra civile, le forze ucraine e quelle filo-russe hanno mostrato i muscoli in un quadro di grande incertezza.

Alla luce della crisi, la Nato ha annunciato che rafforzerà “nel giro di alcuni giorni” le difese aeree, navali e terrestri nell’Europa orientale. Il segretario generale, Anders Fogh Rasmussen, ha riferito che saranno schierati più aerei nei cieli orientali, più navi nel mar Baltico e nel Mediterraneo orientale e altri uomini e mezzi sul terreno nei Paesi alleati più esposti.

Nell’est dell’Ucraina i militari di Kiev sarebbero entrati a Kramatorsk, teatro martedì di sanguinosi scontri, ma sono stati bloccate dai civili. Alcuni miliziani filo-russi sono entrati in mattinata a Kramatorsk, a bordo di sei veicoli blindati ucraini, con la bandiera russa che sventolava sul primo mezzo della colonna. Secondo i media russi, a bordo c’erano anche militari ucraini che avevano deciso di cambiare casacca e allearsi con i separatisti russi, ma Kiev ha smentito. Più tardi, sarebbe scoppiata una battaglia a un posto di blocco all’ingresso di Slaviansk.

Intanto due militari ucraini, un ufficiale dell’intelligence e un soldato, sono stati presi in ostaggio da separatisti filo-russi a Krasny Luch, nella regione orientale di Lugansk, una trentina di chilometri a nord della frontiera con la Russia. E gli attivisti filo-russi hanno proclamato la “Repubblica Popolare di Odessa” nell’omonima regione dell’Ucraina sud-occidentale.

Con la situazione sul terreno sempre più critica, le autorità di Kiev hanno spedito il ministro della Difesa, Mykhailo Koval, nelle regioni in fibrillazione del sud-est e sono tornate ad attaccare la Russia, che a loro dire innalza un “nuovo muro di Berlino”.

Domani, nella consueta maratona radio-tv a reti unificate, Putin sarà “intervistato” sui temi principali in agenda, primo tra tutti la crisi in Ucraina; e quest’anno per la prima volta saranno connessi pure gli abitanti della Crimea, la penisola ucraina annessa alla Russia il mese scorso. Adesso la speranza è riposta nei colloqui a quattro d domani a Ginevra,quando si siederanno allo stesso tavolo gli emissari di Mosca e Kiev, ‘mediatì da Ue e Usa. Mosca ha detto che “per ora” i colloqui rimangono in piedi.

(Credit: AGI)