Juncker, 300 miliardi in tre anni “Euro non divide, protegge”. Poi la “fiducia”

Discorso all’Europarlamento nel giorno del voto di elezione al vertice della Commissione Europea. Su 751 aventi diritto al voto, i votanti sono stati 729, con 422 voti a favore (maggioranza assoluta 376), 250 contrari, 47 astenuti e dieci schede bianche. Junker ha “ringraziato” Marie Le Pen per non votarlo, poi una battuta a Nigel Farage

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Strasburgo – Via libera del Parlamento europeo alla nomina di Jean Claude Juncker come presidente della Commissione Europea: in sessione plenaria, l’assemblea ha votato a maggioranza perché l’ex premier lussemburghese, popolare, designato dal Consiglio europeo in seguito ai risultati delle elezioni dello scorso 25 maggio, fosse capo del prossimo esecutivo.

Juncker ha ottenuto 422 voti a favore, superiori alla maggioranza assoluta di 376 voti su 751 eurodeputati. I votanti sono stati 729, i contrari 250, gli astenuti 47 e le schede nulle 10. Il suo predecessore Josè Manuel Barroso aveva ottenuto, il 16 settembre 2009, 382 voti a favore su 736. “Con questo risultato si chiude un processo storico – ha detto il presidente Martin Schulz – un’importante tappa strutturale per le istituzioni europee”.

Il neopresidente della Commissione Europea si è impegnato a realizzare un piano per la crescita e l’occupazione da 300 miliardi di euro in tre anni. Il programma della nuova commissione per la crescita e l’occupazione sara’ pronto “entro febbraio 2015”, ha detto Juncker, che ha difeso l’euro tra le contestazioni dei parlamentari euroscettici presenti: “La moneta unica non divide, ma protegge l’Europa”.

A queste parole del presidente designato della Commissione europea, Jean Claude Juncker, davanti all’Europarlamento di Strasburgo, dal settore euroscettico del Parlamento europeo si sono levati fischi e proteste. La risposta al gruppo di Nigel G. Farage è stata netta: “Che ne sarebbe dell’Inghilterra senza l’Europa?”, ha detto, in inglese, reagendo ai fischi e alle urla provenienti dal settore euroscettico dell’Europarlamento. I fischi erano in reazione all’importanza dell’Europa e della moneta unica per la pace nel vecchio continente.

“Oggi l’Europa, grazie a chi ci ha preceduto è un continente che consente a chi ci abita di vivere in pace”, ha proseguito in francese. La politica estera europea, sostiene Juncker, deve essere piu’ forte e piu’ unita, e il prossimo, “o la prossima”, alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza Ue non dovra’ farsi comandare dai ministri degli Esteri nazionali. “Il suo portafoglio – ha detto riferito all’Alto rappresentante – è molto ampio e sara’ quindi necessario affiancarlo con responsabili per i vari settori”. Juncker si è anche soffermato sull’Ucraina, insanguinata dal conflitto dei separatisti filo-russi nelle regioni dell’est: “Penso che sia un popolo europeo e che l’Europa sia il suo posto”.

“Grazie onorevole Le Pen, grazie di non votare per me”. Così il presidente designato alla guida della Commissione Europea ha reagito, sorridendo, all’annuncio di voto contrario della leader del Front National al Parlamento Europeo. “Non voglio il sostegno di chi respinge, di chi esclude”, ha aggiunto.

Una battuta Juncker l’ha riservata anche al leader degli euroscettici Nigel Farage: “il voto segreto è stato concesso a lei, mister Farage, perché i suoi elettori non vengano a sapere che ha votato per me. Io non l’avrei fatto”, ha aggiunto riferendosi allo scrutinio segreto deciso per il voto di oggi.

(AGI)