India: novizia di 17 anni stuprata da tre uomini in istituto religioso di Bangalore

L’arcivescovo di Bangalore, monsignor Bernard Moras, ha denunciato il gravissimo episodio. Continuano così le persecuzioni anti-cristiane in India, nel silenzio dei media tradizionali e della politica italiana ed europea. I cristiani sono silenti, quindi perché inimicarsi gli indiani? 

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Città del Vaticano – Una pre-novizia di 17 anni è stata stuprata a Bangalore da tre uomini nell’Istituto delle Suore della Santa Natività. L’aggressione risale a mercoledì e la denuncia è stata fatta ad AsiaNews dall’arcivescovo di Bangalore, monsignor Bernard Moras secondo il quale “tale atto disumano e barbaro compiuto su questa ragazza, negli ambienti di un convento, è da condannare nel modo più fermo possibile.

La sua violenza colpisce ciascuno di noi”. Trovata in stato di incoscienza, la giovane è stata ricoverata in ospedale. Bangalore è stata appena scossa dalla notizia dello stuprio di una bambina di sette anni nel bagno di una scuola da parte di un guardiano e di un insegnante di educazione fisica.

L’aggressione è avvenuta poco dopo l’ora di pranzo. La vittima era sola nella sua stanza al piano terra dell’istituto a Hennur, quando qualcuno ha suonato il campanello.

Lei è andata ad aprire: tre uomini le hanno spruzzato in faccia una sostanza chimica, lei è svenuta. L’hanno trascinata fuori, l’hanno stuprata e sono fuggiti via, lasciandola in stato di incoscienza. Tutto è avvenuto nel giro di 10 minuti. Ieri la vittima ha sporto denuncia e la polizia ha registrato un caso in base alla sez. 376 del Codice penale indiano (“stupro”, da un minimo di sette anni al carcere a vita).

“Questo crimine – spiega ad AsiaNews monsignor Moras – è doppiamente crudele: perché colpisce una donna, e perchè questa ragazza aveva il desiderio di consacrare la sua vita a Dio. Invece è stata violata nel modo più brutale possibile. La scorsa notte ho pregato a lungo, per questa giovane, per la sua comunita’ religiosa, per la sua famiglia, per il nostro Stato e per l’India”. “Nelle nostre scuole – sottolinea il presule – insegniamo valori morali alle persone e il rispetto della dignita’ delle donne. Questo atto è una macchia vergognosa per la dignita’ delle nostre donne, della societa’ e della nazione. Chiediamo giustizia per tutte le vittime”.

(AGI, AsiaNews)