Viaggiare sicuri: avvisi del 4 Agosto 2014

Avvisi di sicurezza redatti dall’Unità di Crisi del Ministero degli Esteri della Repubblica Italiana

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Avvisi diffusi il 4 Agosto 2014: Benin, Norvegia, Federazione Russa, Sudan, Malaysia

Benin Benin 

SICUREZZA

In generale, si consiglia di evitare o limitare il più possibile gli spostamenti notturni, in particolare, nelle aree rurali e in quelle interne. Si raccomanda di effettuare viaggi adottando idonee misure precauzionali ed organizzative dovute alle non sempre buone condizioni stradali, alle precarie condizioni igieniche e sanitarie e alla situazione di sicurezza suscettibile di mutamenti.

Anche se il Benin non  é stato finora direttamente interessato da fenomeni di matrice terroristica, che affliggono la contigua area saheliana e la confinante Nigeria, è opportuno che i connazionali che vi si recano mantengano un elevato livello di vigilanza. A questo fine si suggerisce di soggiornare in luoghi non isolati ed adeguatamente protetti: in particolare, si consiglia di verificare la presenza sul luogo, a seconda degli specifici contesti, di guardiani privati o di unità di polizia, nonché l’esistenza nella struttura abitativa di locali protetti mediante porte corazzate o cancellate metalliche, non accessibili ad eventuali aggressori.

Ai connazionali che dovessero recarsi in Benin, si raccomanda di contattare, prima di intraprendere il viaggio, l’Ambasciata d’Italia ad Abuja (ambasciata.abuja@esteri.itconsolare.abuja@esteri.it  www.ambabuja.esteri.it; Tel: 00234 (0)9 4602970/1/2; per le sole emergenze 00234 (0)8035235848), e il Consolato Generale d’Italia a Lagos (consolato.lagos@esteri.itwww.conslagos.esteri.it; Tel: 00234 (0)1 4485751/4485696; per le sole emergenze 00234 (0)8025366205 e 00234 (0)8129121606), attenendosi ai suggerimenti forniti.

Si informa che può essere contattato anche il Consolato Onorario d’Italia a Cotonou ai numeri telefonici 00229 21313006, 00229 97891090 e 00229 90913585 e agli indirizzi di posta elettronica consul@consolatoitaliabenin.net, secretariat@consolatoitaliabenin.net e v.gobbo@edilbtp.com.  

Norway Norvegia 

In coincidenza con il periodo estivo e con il maggior afflusso di turisti, si registra soprattutto nella capitale, in particolare nelle vicinanze delle stazioni ferroviarie e metro, negli aeroporti, nei pressi delle maggiori attrazioni turistiche e negli alberghi (in particolare nelle aree di ricezione e nei ristoranti) un aumento degli episodi di microcriminalità (furti e borseggi, in particolare). Si raccomanda pertanto a coloro che si recano nel Paese di prestare attenzione mantenendo un atteggiamento vigile.

Si raccomanda altresì – una volta in loco – di recare con sé copia dei propri documenti e titoli di viaggio, conservando gli originali in luoghi custoditi (albergo, etc.).

La Norvegia condivide con il resto dell’Europa il rischio di una esposizione, quantomeno generale, al terrorismo internazionale(ATTENZIONE: si consiglia di leggere  il report integrale qui)

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Russia Federazione Russa

Si continuano a sconsigliare i viaggi nelle Repubbliche del Caucaso del Nord, del Daghestan, della Cecenia, dell’Inguscezia, e nei Distretti del Territorio di Stavropol prossimi al confine amministrativo con Daghestan e Cecenia, aree interessate da ricorrenti azioni di gruppi armati, scontri a fuoco con le Forze dell’Ordine ed atti terroristici.

Si raccomanda la massima prudenza in caso di viaggi, da effettuarsi, solo se strettamente necessari, nelle Repubbliche di Kabardino-Balkaria, Karachaevo-Circassia e Ossezia del Nord, nelle quali si sono registrate negli ultimi anni attività di gruppi armati ed azioni terroristiche . (Si veda in proposito la sezione “Zone a Rischio” alla voce Sicurezza della Scheda).  Per i viaggi nelle zone più remote della Russia (ad esempio Kamchakta o alcune aree della Siberia) si raccomanda di dotarsi di telefono satellitare, comunicandone il numero alla partenza a familiari o persone di contatto.

La Regione di Rostov, pur essendo abitualmente sicura, sta risentendo sensibilmente  del conflitto in Ucraina Orientale, essendo al confine  con la zona del Donbass. Esiste una situazione di  pericolo in tutta la zona di confine(ATTENZIONE: si consiglia di leggere  il report integrale qui)

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sud_sudan Sudan

Gli Accordi di Pace tra Sudan e Sud Sudan, firmati nel settembre 2012 e nel marzo 2013, ed i recenti positivi sviluppi per quanto attiene alla loro implementazione con i vertici tra i due Presidenti di settembre/ottobre 2013, possono essere considerati elementi incoraggianti per quanto riguarda la stabilità in Sudan.    Il conflitto in corso in Sud Sudan non ha finora avuto un impatto negativo su tale processo.

In tutto il Paese, tuttavia, persiste un generale clima di tensione, dovuto ad alcune criticità connesse, oltre che ai rapporti con il Sud Sudan, al conflitto in Sud Kordofan e Blue Nile ed alla perdurante crisi in Darfur. In quest’ultima regione, la cui situazione di sicurezza ha registrato un peggioramento nel corso degli ultimi mesi: si registrano frequenti episodi di banditismo con il forte rischio di sequestri di persona (anche a danno di operatori umanitari), oltre che periodici scontri tra forze governative e ribelli.

Si sconsigliano, pertanto, viaggi a qualsiasi titolo in tutto il Darfur.

E’ inoltre ancora instabile la regione di confine tra Sudan e Sud Sudan, specialmente negli Stati del Sud Kordofan e del Blue Nile,dove è tuttora in vigore lo stato di emergenza e continuano a registrarsi scontri tra le Forze governative ed Unità del “Sudan People’s Liberation Movement / North – SPLM/N”, probabilmente affiancate da miliziani del movimento darfuriano “Justice and Equality Movement”. 

Anche in considerazione del   conflitto   in Sud Sudan, si sconsigliano pertanto viaggi a qualsiasi titolo in dette aree, ivi inclusa la zona di confine tra Sud e Nord Kordofan.

E’ egualmente sconsigliato recarsi nella regione di Abyei, sempre oggetto di contesa tra Sudan e Sud Sudan, dove permane elevatissimo il rischio di scontri.

Per tutte le predette zone sono in vigore restrizioni di accesso che valgono anche per il personale umanitario.

Per quanto concerne la capitale Khartoum, le condizioni di sicurezza sono migliori anche se – in considerazione delle violente manifestazioni contro le Ambasciate di Germania, Regno Unito e Stati Uniti verificatesi nel settembre 2012,  delle manifestazioni di protesta dello scorso mese di settembre e della situazione di tensione collegata al quadro regionale ed ai conflitti interni  – si raccomanda un atteggiamento di rafforzata attenzione e prudenza.

Si consiglia vivamente di evitare assembramenti, specie durante i fine settimana e dopo la preghiera del venerdì, mantenendo comportamenti rispettosi della cultura e della religione locale (anche nell’abbigliamento).

 Ai connazionali che intendano viaggiare o restare sotto la propria responsabilità nelle aree predette (Darfur, Sud Kordofan, Blue Nile e Abyei), si raccomanda(ATTENZIONE: si consiglia di leggere  il report integrale qui)

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Malaysia Malaysia 

SICUREZZA

La costa orientale del Sabah è stata – e continua ad essere  – teatro di gravi episodi di violenza a danni di turisti occidentali e non.

Nel periodo febbraio-marzo 2013, vi sono stati scontri sanguinosi tra le forze di sicurezza malesi e gruppi armati infiltrati dalle Filippine. Il Governo malese ha  istituito nel marzo 2013 una zona di sicurezza (Eastern Sabah Security Zone–ESSZONE), che comprende le province di Kudat, Kota Marudu, Pitas, Beluran, Sandakan, Kinabantang, Lahad Datu, Kunak, Semporna e Tawau.

A novembre 2013 sull’isola di Pom Pom si è verificata l’uccisione di un turista di Taiwan. Dall’inizio di aprile 2014 ad oggi si sono registrati numerosi rapimenti di turisti e lavoratori stranieri nella zona.

Nel luglio 2014 si è verificato un attacco armato sull’isola di Mabul, contro le Forze dell’ordine preposte a vigilare l’Isola. Durante gli scontri un poliziotto è stato ucciso ed un altro è stato rapito.
Malgrado le Autorità locali abbiano incrementato le misure di sicurezza nell’area del Sabah, non si possono escludere il ripetersi di episodi di violenza, inclusi casi di rapimento. Si consiglia pertanto di evitare viaggi verso tutte le isole che si affacciano sulla costa orientale del Sabah da Kudat a Tawau. L’Avviso è da intendersi valido anche, ma non limitatamente, per le isole di Kapalai, Lankayan, Ligan, Mabul, Mataking Pom Pom e Sipadan.
Attualmente, nei distretti della costa di Tawau, Sandakan, Lahad Datu, Kinabatangan, Semporna e Kunak, è in vigore il coprifuoco dalle ore 18.00 alle ore 06.00(ATTENZIONE: si consiglia di leggere  il report integrale qui)

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Ultimo aggiornamento 4/08/2014, ore 20.28