Algeria, decapitazione di Herve Gourdel: identificati jihadisti sospettati jihadisti della barbarie

Il ministro della giustizia algerino, Tayeb Louh, ha annunciato la svolta nelle indagini. Continuano le ricerche dei miliziani di Jund al-Khilifa, gruppo affiliato all’Isil siro-iracheno. Alle ricerche dei terroristi partecipano unità del Commandement des opérations spéciales (COS) francese

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Algeri – Le autorità algerine hanno identificato i jihadisti sospettati del sequestro e della successiva decapitazione del turista francese Herve Gourdel. Lo ha dichiarato il ministro della Giustizia, Tayeb Louh, martedì, nel commentare l’andamento delle indagini per l’atroce delitto. 

Il cinquantacinquenne francese, appassionato di trecking, fu sequestrato il 21 settembre scorso da miliziani jihadisti del gruppo Jund al-Khilifa (Soldati del Califfato), un gruppo legato allo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, mentre percorreva i sentieri di un parco nazionale della Cabilia, nell’Algeria orientale. In realtà il gruppo islamista sembra essere Al-Qaeda nel Mghreb Islamico (AQMI), che si sarebbe dato una nuova denominazione in ossequio al rinnovato legame con il sedicente “califfato” islamico in Siria e Iraq.

Gourdel era stato decapitato il 24 settembre, dopo che la Francia aveva lasciato trascorrere il termine imposto dai sequestratori per abbandonare la Coalizione Internazionale contro l’Isil, una delle richieste per salvare la vita alla guida alpina originaria di Nizza. 

“Le indagini preliminari hanno reso possibile l’identificazione di alcuni membri del gruppo terroristico che ha commesso questo crimine”, ha dichiarato Louh alla televisione algerina. Il dossier del sequestro e dell’uccisione di Gourdel è stato affidato a un giudice di Algeri, specializzato nella lotta al crimine organizzato e al terrorismo, ha confermato lo stesso ministro, il quale ha anche confermato che sono stati spiccati dei mandati di cattura per i ricercati, mentre è ancora in corso la determinazione del luogo in cui è avvenuta la decapitazione ripresa in video, poi pubblicato sul web. 

I Rafale dell’Armée de l’Air hanno bombardato l’Iraq per la prima volta il 19 settembre scorso, distruggendo un deposito logistico dei jihadisti dell’Isil. Anche di fronte a una minaccia così atroce, il presidente Hollande ha mantenuto la barra dritta e ha dato ordine di continuare le operazioni.

Commandement des Opérations Spéciales (COS)

La Francia contrastò l’operazione americana in Iraq nel 2003, soprattutto per l’avversione personale di François Chirac verso gli americani. Ma questa volta, contro l’Isil, la Francia è stato tra i primi Stati ad aderire alla Coalizione Alleata per debellare la minaccia imperialista islamista costituita dai jihadisti dell’Isil, inviando sei caccia Rafale e quasi mille soldati in una base degli Emirati Arabi Uniti, da cui partono le incursioni contro le milizie nere. 

Secondo indiscrezioni provenienti da ambienti dell’intelligence francese, alla ricerca dei responsabili del barbaro assassinio di Gourdel partecipano anche alcune unità del Commandement des Opérations Spéciales (COS) francese, gli incursori assaltatori di esercito, marina e aviazione, specializzate in operazioni segrete e di massima responsabilità in territorio ostile.

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