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Hamilton si aggiudica la prima pole position del GP di Russia e si lancia verso il secondo titolo iridato

Ma Nico Rosberg non è lontanissimo: solo due decimi esatti. Bottas vanifica la pole con un’esitazione all’ultima curva. Button, tomo tomo…è quarto in griglia, davanti all’idolo locale Kvyat su Toro Rosso. Ricciardo salva la Red Bull. Vettel e Massa eliminati in Q2 e Q1. Ferrari in grande difficoltà: Alonso 8° e Räikkönen 9°

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Sochi – Il terzo GP di Russia, dopo 100 anni dalla precedente edizione, avrà Lewis Hamilton in pole position. Questo l’esito delle qualifiche appena conclusesi sul circuito semi-permanente di Sochi, la città sul Mar Nero sede delle ultime Olimpiadi invernali. Per Hamilton è la 38^ pole position della carriera, la settima stagionale.

Al termine della canonica ora per determinare la griglia di partenza, il britannico campione del mondo nel 2008 ha posto la sua Mercedes sulla via per portarlo al secondo titolo, ma il compagno di squadra Nico Rosberg – primo contender per il titolo 2014 – non sarà un avversario di secondo piano. Il suo secondo posto a soli due decimi mostra che domani la battaglia sarà senza esclusione di colpi, con Valtteri Bottas pronto ad approfittare di una defaillance di una (o di entrambe) le Frecce d’Argento.

20141008-tous-avec-jules#17-300x150Un colpo non riuscitogli in qualifica, per un’esitazione all’ultima curva – in cui è andato larghissimo – che è costata al finlandese della Williams la pole. Un quarto posto straordinario per Jenson Button, che invece dimostra di avere ancora le qualità di pilota d’attacco ma con giudizio. In caso di bagarre, il pilota della McLaren è sempre una sicurezza di interpretazione intelligente della gara. L’altra monoposto di Woking, con Kevin Magnussen, è sesta.

Tra le due McLaren si è piazzato l’idolo locale – ma residente a Roma – Daniil Kvyat, straordinario interprete della pista con l’italianissima Toro Rosso. Il suo prossimo compagno di squadra, Daniel Ricciardo, ha conquistato una insperata settima posizione, relegando le due Ferrari di Alonso e Räikkönen all’ottavo e nono posto. Vergne, con la secondo monoposto di Faeza, chiude la Top Ten e spera in un buon risultato per trovare un sedile per il prossimo anno. Lo merita.

Subito un colpo di scena nella prima eliminatoria, con Massa alle prese con problemi all’Ers e, di conseguenza, impossibilitato a combattere per superare il primo taglio con il solo motore termico. Hamilton staccava il miglior tempo, davanti a Rosberg (a oltre tre decimi), Bottas, Button, Magnussen, Kvyat, Räikkönen, Alonso (con problemi al sensore della pompa benzina), Hülkenberg e Vergne a chiudere la Top Ten momentanea. Vettel, 11°, precedeva il compagno di squadra Ricciardo, Perez, Sutil, Gutierrez e Grosjean, ultimo degli ammessi alla manche successiva. Eliminati Ericsson, comunque bravo a lasciare il fondo griglia, Massa, Kobayashi, Maldonado e Chilton, sull’unica Marussia in pista.

Anche nella Q2 un colpo di scena, ma fino a un certo punto (viste le ultime libere), con Vettel escluso dalla Top Ten finale che si sarebbe contesa la pole (si fa per dire…). Miglior tempo ancora di Hamilton, davanti a Rosberg a meno di tre decimi, Bottas, Magnussen, Kvyat, Button, Ricciardo, Alonso, Räikkönen e Vergne, ultimo dei piloti ammessi in Q3. Eliminati appunto Vettel, le due Force India di Hülkenberg e Perez, le due Sauber di Gutierrez e Sutil, la Lotus superstite di Grosjean.

Da rilevare che sulla McLaren di Magnussen è stato sostituito anticipatamente il cambio, con relativa penalità di cinque 20141011-q1+2+3posizioni in griglia di partenza. Analogamente avverrà per Hülkenberg (cambio sostituito ieri), per Max Chilton (sostituzione questa mattina) e per Maldonado, ma quest’ultimo paga un “residuo di pena” per la sostituzione del motore a Singapore (metà della penalità l’ha pagata a Suzuka).

Domani l’asfalto della pista spinge per la soluzione di una sola sosta, perché le mescole portate dalla Pirelli semplicemente non si consumano poggiando sulla chimica emergente dal bitume. Una scelta ancor più obbligata per l’abbassamento della velocità in corsia box (da 80 a 60 km/h), a causa della larghezza limitata della pit lane.

Per la Ferrari semplicemente una prestazione che mostra i limiti del motore, una sorta di contraddizione naturale in termini. Ma questa è la stagione 2014, ce ne siamo fatti da tempo una ragione.

Domani la gara parte alle 13, con diretta sul Canale 207 di Sky. Su Rai1 alle 21 la differita. Intollerabile.

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