Hamilton e Rosberg i più veloci nelle prime libere ad Austin, ma la sorpresa è Button

Primo turno di libere sul circuito texano per il GP degli Stati Uniti. Nasr al posto di Bottas, Verstappen Jr al posto di Vergne. Kvyat 4°, Alonso 6°. Solo 18 monoposto in pista, non accadeva da Monaco 2005

20141031-f1-ev17-usa-gp-fp1-ham-leads-2-655x488

Austin – La prima sessione di prove libere del Gran Premio degli Stati Uniti si è conclusa con i due piloti della Mercedes, Lewis Hamilton e Nico Rosberg, davanti a tutti. Al terzo posto Jenson Button, su McLaren, che ha preceduto Daniil Kvyat sulla prima Toro Rosso. Quinto tempo per la seconda monoposto di Woking, con Kevin Magnussen.

Fernando Alonso con la prima Ferrari si è piazzato al sesto posto, precedendo il suo sostituto nel 2015, Sebastian Vettel, e 20141008-tous-avec-jules#17-300x150il brasiliano Felipe Nasr, che ha girato sulla Williams di Valtteri Bottas come terzo pilota, destando una ottima impressione a dispetto di una stagione deludente in GP2.

Al nono e decimo posto Nico Hülkenberg e Maz Verstappen, per la seconda volta al volante della Toro Rosso nel primo turno di libere.

Felipe Massa, undicesimo, ha preceduto Kimi Räikkönen, PPastor Maldonado, Adrian Sutil e Sergio Perez., mentre le ultime due posizioni sono state occupate da Daniel Ricciardo e Romain Grosjean.

Solo 18 monoposto in pista, per l’assenza della Marussia e della Caterham, a causa di problemi finanziari che sembrerebbero insormontabili per il team anglo-malese, mentre quello anglo-russo potrebbe tornare nell’ultimo appuntamento di Abu Dhabi. Non accadeva dal 2005 che in pista vi fossero solo 18 monoposto, segno evidente di una crisi che non è solo finanziaria, ma di impostazione generale della F1.

Hamilton è stato l’unico a girare sotto l’1’39”, concludendo il turno con meno di tre decimi di vantaggio sul compagno di squadra, ma la sorpresa iniziale è stata Jenson Button, in testa per molta parte del turno, finendo a meno di un decimo da Rosberg. Un distacco che – se confermato in qualifica e gara – potrebbe aprire scenari di spettacolo molto interessanti per l’andamento del Gran Premio di domenica. 

Prove aerodinamiche in Ferrari, dove sono stati provati un muso anteriore sperimentale e ali posteriori diverse, proiettate probabilmente al 2015, soprattutto in funzione della visibilità dall’abitacolo, considerato che i team non possono provare le monoposto nel corso dell’anno.

Contrariamente a quanto annunciato, Sebastian Vettel ha provato come usualmente, perché parteciperà alle qualifiche, nonostante prenderà l’avvio dai box per il montaggio del sesto motore stagionale. Una penalità da ridiscutere che può minacciare lo spettacolo. E infatti Vettel alla vigilia aveva ricevuto forti critiche dalla stampa americana, che ha sottolineato negativamente l’eventuale assenza.

Problemi alla power unit per Daniel Ricciardo, che ha fatto solo il penultimo tempo, compiendo solo cinque giri, mentre Romain Grosjean ha girato con un nuovo musetto sperimentale, che – in prospettiva 2015 – elimina i due baffi asimmetrici a “zanna di elefante”.

Novità annunciata per le qualifiche: con sole 18 monoposto, in Q1 gli eliminati saranno quattro, così come in Q2. Sempre i primi dieci della seconda eliminatoria invece parteciperanno alla battaglia per la pole position e la determinazione delle prime cinque file della griglia di partenza.

Alla fine del turno, le monoposto hanno compiuto un giro supplementare a cronometro fermo, per provare il sistema di sicurezza a bassa velocità “Delta Time” o di “virual Safety car”, per imporre una slow zone di sicurezza, introdotto dalla FIA per governare meglio le situazioni di sicurezza in caso di incidente, come non è avvenuto nel caso di Jules Bianchi durante il Gran Premio del Giappone.

Si replica dalle 20 alle 21.30, con diretta su RaiSport2 e il Canale 207 di Sky.

Ultimo aggiornamento 31/10/2014, ore 19:05:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

2014 FORMULA 1 UNITED STATES GRAND PRIX – PROVE LIBERE 1

20141031-f1-ev17-usa-gp-fp1-timesheet-neutral-655x484

 

2014 FORMULA 1 UNITED STATES GRAND PRIX – ANALISI TECNICA PIRELLI