Droga, “traffico di stupefacenti all’ombra del Cupolone”. La denuncia del procuratore generale del Vaticano

La denuncia dell’avvocato Gian Piero Milano all’apertura dell’Anno giudiziario presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano. Ma si tratta di “tentativi isolati” che sono stati “neutralizzati sul nascere”. Resi noti anche due delicati casi di “differente gravità” di detenzione di materiale pedopornografico emersi dall’attività investigativa in Vaticano

20150131-citta-vaticano-655x436


Città del Vaticano – La piaga del traffico di droga non ha risparmiato nemmeno il Vaticano. “Tentativi isolati” all’ombra del Cupolone che sono stati“neutralizzati sul nascere“. Lo ha denunciato l‘avvocato Gian Piero Milano, il Procuratore Generale del Vaticano, aprendo l’Anno giudiziario presso il Tribunale dello Stato della Città del Vaticano.

Il Pg vaticano ha spiegato che la fruttuosa collaborazione tra le forze di polizia del Vaticano con i corpi di polizia di altri Stati ha aiutato “nella repressione di gravi reati, come quello del traffico internazionale delle sostanze stupefacenti che, purtroppo, non ha lasciato indenne il nostro piccolo Stato, teatro di isolati tentativi – neutralizzati sul nascere – posti in essere, con modalità insolite, da trafficanti senza scrupoli”.

Nel dettaglio, il Pg Milano ha ricordato “l’ apprezzato impegno della Gendarmeria nel 2014” relativo al “monitoraggio del traffico di droga da Stati esteri verso lo Stato vaticano, in particolare tre spedizioni. In un caso specifico è stata effettuata una consegna controllata della sostanza stupefacente, che transitava attraverso uno stato comunitario. L’improvvida divulgazione della notizia da parte di un quotidiano straniero ha reso vana l’operazione congiunta tra forze di polizia di diverse nazionalità, non essendosi presentato alcuno per il ritiro del plico contenente la sostanza stupefacente”.

L’avvocato Milano ha anche reso noto che due delicati casi di “differente gravità” di detenzione di materiale pedopornografico sono emersi dall’attività investigativa in Vaticano. Nel dettaglio, il Pg vaticano ha puntato l’attenzione sull’ “attività di analisi forense ed info-investigativa soprattutto di carattere informatico, per due delicati casi – di differente gravità – di detenzione di materiale pedopornografico”.

Una vera e propria minaccia quella dei reati via web, ha denunciato Milano: “Molte condotte delittuose oggi si consumano attraverso le vie telematiche; di qui l’importanza delle intercettazioni di comunicazioni come strumento di indagine imprescindibile”.

(Adnkronos)

Se hai gradito questo articolo, clicca per favore “Mi piace” sulla pagina Facebook di The Horsemoon Post (raggiungibile qui), dove potrai commentare e suggerirci ulteriori approfondimenti. Puoi seguirci anche su Twitter (qui) Grazie in anticipo!